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quiBresciaNotizie Agosto 2000
In questa pagina riportiamo una selezione delle principali notizie del mese di agosto 2000. Sono ordinate sia per argomenti (nel sommario) sia per data. Cliccando sul titolo riportato dal sommario, si va direttamente a leggere la notizia. Se avete variazioni o integrazioni da suggerire, scrivete a quiBrescia.

Archivio

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Vai alle notizie di ottobre 2000
Vai alle notizie di novembre 2000
Vai alle notizie di dicembre 2000


Sommario

Ambiente
Come sarà il Parco delle Colline  03/08/00
La Provincia dice no alla terza linea del termoutilizzatore Asm  16/08/00
Grave incendio distrugge la pineta di Tignale  20/08/00
Avvistato un orso nei boschi della Valtrompia  23/08/00

Cronaca
Neonata cinese abbandonata in via Bassiche  01/08/00
Famiglia di Manerbio precipita col camper sullo Stelvio  06/08/00
Ladro 12enne ferito a fucilate a Paratico  06/08/00
Rubati 100 milioni in una banca di Bagolino  09/08/00
Presi in Spagna tre bresciani con un latitante  11/08/00
Arriva in banca mentre c'è la rapina: gli rubano 140 milioni  11/08/00
Traffico di droga e armi coi Balcani: due bresciani nella rete  12/08/00
Voleva salutare la figlia, ricercato catturato in casa  12/08/00
Militare di leva bresciano ucciso dall'ecstasy in Romagna  13/08/00
Rodengo, tornano i sassi dal cavalcavia?  16/08/00
Ome, anziana malmenata dalla figlia e dal genero  19/08/00
Precipita sulle Ande e muore alpinista di Bornato  21/08/00
Canoista perde la vita nel Garda  24/08/00
Rapina in una villa di Maclodio: 500 milioni di bottino  26/08/00
Strada: cinque vittime in un solo giorno   28/08/00
Limone, colpo un banca da 100 milioni  28/08/00
Due ammazzati e bruciati dai killer a Rovato  29/08/00
Rapinati in casa sul lago d'Iseo  30/08/00
Voleva suicidarsi, lo salva l'amica conosciuta su Internet  31/08/00
Ruspista muore sul lavoro in una cava di Serle  31/08/00

Economia
Due lanci falliti per il satellite bresciano  26/08/00

Metropolitana
Quattro consorzi in corsa per l'appalto da 1.130 miliardi  01/08/00
Comincia la raccolta delle firme per il referendum  14/08/00

Sanità
Alberto Ugazio lascia Brescia e l'Ospedale Civile  04/08/00

Sport
Napoli, Corbelli strappa il contratto con Telepiù  01/08/00
Diritti tivù: il tribunale dà ragione a Corbelli  19/08/00

Urbanistica
Il consiglio comunale dà il via libera al quartiere di San Polino  03/08/00
Il comune si lascia scappare 90 appartamenti al Carmine  10/08/00
Cinque progetti in corsa per il nuovo parco di Brescia 2  13/08/00

Vincite
Superenalotto: 11 miliardi e 700 milioni a Clusane d'Iseo  05/08/00

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martedì 1 agosto 2000

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Cronaca

Neonata cinese abbandonata in via Bassiche 

La sera del 31 luglio, un giovane che passava per via Bassiche ha trovato una neonata di chiara origine orientale. La piccola, subito ricoverata al Civile, è stata dichiarata in buona salute dai medici che l'hanno ribattezzata Elisa. Il futuro della piccola sembrava incerto, si parlava di affido ma, nel frattempo, proseguivano le ricerche della madre naturale. La donna infatti è stata ritrovata pochi giorni dopo a Torino dove aveva denunciato la scomparsa della bambina. La ragazza, una cinese di 20 anni, in realtà non voleva sbarazzarsi della figlia ma, al contrario, se l'era vista sottrarre perchè frutto di una relazione proibita, avuta con il marito della cugina che la ospitava. La bambina era stata abbandonata dai parenti per una questione d'onore.
 

Metropolitana

Quattro consorzi in corsa per l'appalto da 1.130 miliardi 

L'Asm ha deciso di ammettere all'appalto-concorso per la metropolitana leggera automatica di Brescia tutti e quattro i raggruppamenti di imprese che avevano presentato domanda entro il 31 maggio di quest'anno. Si tratta del consorzio Brescia-Val (Fiat, Matra e gruppo Pisa) e dei gruppi capitanati da Daimler-Chrysler rail systems di Pittsburgh (Usa), Ansaldo Trasporti, Alstom Transport di Parigi. Ora i concorrenti hanno sette mesi di tempo per presentare all'Asm un progetto dettagliato con l'offerta complessiva riguardante il tratto di 18 chilometri Concesio-Fiera-Sant'Eufemia. La cifra di riferimento, chiamata base d'asta, è di 1.130 miliardi di lire. L'Asm prevede che la firma del contratto possa avvenire verso la fine del 2001, l'apertura del primo cantiere agli inizi dell'anno successivo, e la conclusione dei lavori cinque anni dopo, cioè nell'aprile 2007.
 

Sport

Napoli, Corbelli strappa il contratto con Telepiù 

Giorgio Corbelli, l'imprenditore bresciano presidente del Napoli calcio e patron di Telemarket ha unilateralmente rescisso il contratto che concedeva i diritti televisivi della sua squadra a Telepiù (per 21,5 miliardi all'anno), passando ai concorrenti di Stream per ben 60 miliardi all'anno. Un'operazione da 300 miliardi complessivi, visto che il nuovo contratto scade nel 2005. Telepiù ha presentato ricorso in tribunale chiedendo di bloccare la nuova trattativa.
 


 

giovedì 3 agosto 2000

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Ambiente

Come sarà il Parco delle Colline 

Il monte Maddalena, i colli S. Giuseppe e S. Anna, la valle di Mompiano, il parco Castelli, il corso del fiume Garza fino al Civile e ancora la zona di Costalunga, della Bornata e l'area verde che da via Turati arriva sino a Canton Mombello. Questa la zona che, nel territorio di Brescia, costituirà il parco delle Colline, un parco locale di interesse sovraccomunale. Con una variante al piano regolatore vigente infatti, il progetto è stato approvato dalla maggioranza nell'ultimo consiglio comunale di Brescia. Ora devono trascorrere i 60 giorni per le osservazioni dei cittadini e poi si potrà inoltrare la richiesta di riconoscimento alla regione Lombardia che dovrebbe anche concedere i contributi previsti per questo genere di iniziative. Oltre al capoluogo, nella realizzazione del parco sono coinvolti i comuni di Botticino, Cellatica, Collebeato e Rodengo Saiano. Le amministrazioni, che hanno firmato un accordo risalente al 1998, possono comunque agire autonomamente e decidere a seconda delle proprie esigenze il perimetro della loro fetta di parco. I contenuti del progetto, in verità, sono ancora da delineare ma, in linea di massima, il parco delle colline dovrebbe tutelare l'agricoltura, le vecchie cascine da recuperare, i sentieri, oggi lasciati all'incuria, e la salute del bosco. E la gestione? La Regione prevede che, vista la partecipazione all'iniziativa di più comuni, debba essere formato un apposito ente. Nulla sembra quindi sbarrare la strada alla realizzazione del parco, anche se alcuni problemi potranno arrivare dalla Provincia, governata dal centro-destra. Il Polo infatti, preoccupato soprattutto dalle reazioni delle associazioni venatorie, in consiglio comunale ha votato contro il progetto. La Loggia però non sembra darsene pena e, sicura di aver seguito tutte le prescrizioni previste dalla legge, aspetta il via del Pirellone.
 

Urbanistica

Il consiglio comunale dà il via libera al quartiere di San Polino 

Il consiglio comunale ha approvato con il voto contrario di Polo, Lega, An e Rifondazione il nuovo insediamento edilizio che nascerà a San Polino (tra San Polo vecchio e San Polo nuovo), nella zona Sud-Est della città. Qui verranno costruite entro il 2004 ben 1.873 nuove abitazioni in regime di edilizia economico-popolare, tra villette a schiera e condomini di sette, otto e 15 piani. Si tratta in pratica di far nascere un intero nuovo quartiere nel quale è previsto l'insediamento di almeno 7/8 mila abitanti. Altri 140 nuovi alloggi verranno costruiti al Violino. Solo per l'acquisizione delle aree e la realizzazione delle infrastrutture, il comune spenderà almeno 70 miliardi di lire.
Ma la stessa zona sarà interessata da un altro importante cambiamento urbanistico: verrà infatti ridisegnata tutta la viabilità della via Bornata, che sarà resa più fluida ma meno veloce con la creazione di due rotatorie e sarà costruita attorno alla ristrutturazione della ex birreria Whurer dalla quale, secondo il mega piano approvato in consiglio comunale con l'astensione delle opposizioni e il no di Rifondazione, verranno ricavati alloggi per 28 mila metri quadrati, spazi commerciali per 13 mila metri, 27 mila metri di spazi pubblici e 23 mila di parcheggi.
 


 

venerdì 4 agosto 2000

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Sanità

Alberto Ugazio lascia Brescia e l'Ospedale Civile 

Uno dei protagonisti della battaglia per la creazione a Brescia di un nuovo ospedale per i bambini abbandona il campo. Alberto Ugazio, direttore della clinica pediatrica del Civile di Brescia e professore di pediatria all'Università di medicina, lascia la nostra città per passare al Bambin Gesù di Roma. Il trasferimento da un'ospedale all'altro è definitivo e scatterà dal 1° ottobre, mentre dall'università Ugazio ha ottenuto un anno di aspettativa non pagata. Il professore, considerato un luminare della pediatria e pioniere dei trapianti genetici nell'utero, lascia un vuoto pesantissimo nella Fondazione per il nuovo ospedale dei bambini (quello che dovrebbe essere costruito a Mompiano su un terreno donato dalle Ancelle della Carità). Ugazio era infatti l'unico candidato alla direzione dell'ospedalino e molta della credibilità del progetto della Fondazione si basava proprio sulla sua presenza e sul suo autorevole nome.
 


 

sabato 5 agosto 2000

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Vincite

Superenalotto: 11 miliardi e 700 milioni a Clusane d'Iseo 

Non è stato realizzato alcun 6, ma un gruppo di 16 amici di Clusane d'Iseo ha messo a segno un fortunatissimo 5+1. La schedina, un sistema che ha realizzato anche quattro 5 e diversi 4, vale 11 miliardi e 700 milioni circa, ed è stata giocata al Bar Tris di Clusane d'Iseo, nell'unica ricevitoria del paese posta proprio sulla strada provinciale, via Risorgimento. La caccia ai vincitori non è durata a lungo: sono stati ben presto individuati poiché si tratta di un gruppo di scommettitori della zona che da tempo giocavano questo sistema. A ognuno dei fortunati toccherà un assegno di oltre 700 milioni. Questa la combinazione vincente: 23 - 36 - 56 - 78 - 80 - 83 - numero jolly 40.
 


 

domenica 6 agosto 2000

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Cronaca

Famiglia di Manerbio precipita col camper sullo Stelvio 

La tragedia è avvenuta nel pomeriggio: Aldo Dadda, 55 anni, titolare della pasticceria Capriccio di Manerbio, era alla guida del mezzo; accanto a lui la moglie Antonietta Marchese, 48 anni, e il figlio tredicenne Roberto. Mentre percorreva la discesa dello Stelvio sul versante trentino, giunto all'altezza del 33esimo tornante, il camper è sfuggito al controllo, precipitando per 30 metri da una scarpata e schiantandosi sul fondo. La causa dell'incidente è stato un guasto al sistema frenante messo a dura prova dal ripido tratto stradale. Quando sono arrivati i soccorsi, per Aldo Dadda non c'è stato niente da fare; feriti anche gli altri due componenti della famiglia, ricoverati negli ospedali di Merano e Silandro. Madre e figlio però se la caveranno.
 

Ladro 12enne ferito a fucilate a Paratico 

Carlo Suardini, 45 anni, titolare di un'officina a Endine Gaiano, nella notte ha sentito alcuni rumori nella sua abitazione di via Panoramica 3, a Paratico, e ha visto due ladri che fuggivano. Afferrata una doppietta li ha inseguiti fino in strada e ha fatto fuoco due volte. Colpito da una rosa di pallini, è rimasto ferito un ragazzino di 12 anni, di origine albanese, mentre il complice è fuggito. Suardini sostiene di aver sparato accidentalmente essendo scivolato. Il ragazzino è arrivato di corsa fino a una birreria di Paratico, nella quale ha ricevuto i primi soccorsi. Poi è stato ricoverato all'ospedale. Il ladruncolo faceva probabilmente parte di una banda di albanesi specializzati in furti nelle case. La questione si è complicata quando alcuni amici di Suardini, nel frattempo messo agli arresti domiciliari, hanno deciso di sviare le indagini, lasciando nel giardino della sua villetta, proprio in un punto già perlustrato dai carabinieri, una pistola. Inutile dire che questo gesto non ha per nulla migliorato la posizione di Suardini e ora anche tre dei suoi amici sono indagati per avere ostacolato le indagini. Il giovane albanese, inoltre, non appena si è sentito meglio, è fuggito dall'ospedale di Bergamo facendo perdere le tracce. Carlo Suardini è in attesa di processo per tentato omicidio.
 


 

mercoledì 9 agosto 2000

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Cronaca

Rubati 100 milioni in una banca di Bagolino 

Colpo grosso mercoledì pomeriggio alle 15,30 alla Cassa rurale di Darzo e Lodrone di piazza Marconi a Bagolino. Due uomini mascherati con parrucche e armati di pistola hanno fatto irruzione in banca facendo razzia dei soldi contenuti nella cassa. Chiusi i due impiegati e due clienti in uno stanzino, i rapinatori, che parlavano con un forte accento bresciano, se ne sono andati con una Fiat Uno risultata rubata e ritrovata a poche centinaia di metri dall'istituto di credito. Poi, probabilmente a bordo di una moto, hanno fatto perdere le tracce. Il bottino è ingente: circa 100 milioni di lire.
 


 

giovedì 10 agosto 2000

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Urbanistica

Il comune si lascia scappare 90 appartamenti al Carmine 

A riqualificare e ristrutturare molti vecchi edifici del Carmine doveva essere il Comune di Brescia. Invece lo faranno i privati. E' infatti saltato l'accordo, siglato esattamente un anno fa, tra il Comune e la famiglia Tinti, proprietaria di cinque immobili semi-fatiscenti, ma tutti collocati nel vecchio quartiere del Carmine, per un totale di 6.400 metri quadrati e 90 appartamenti. A portare a casa il pacchetto è stata l'impresa Fratelli Garatti, che ha già aperto un cantiere in via Capriolo. Saranno così i privati a mettere le mani su questo blocco di abitazioni che, se rimesse a posto dal comune, sarebbero state ristrutturate in regime economico popolare e avrebbero potuto essere affittate a vecchi abitanti della zona. Ma dalla Loggia fanno sapere che la famiglia Tinti poneva condizioni troppo onerose e inaccettabili per il comune. Evidentemente non per i privati.
 


 

venerdì 11 agosto 2000

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Cronaca

Presi in Spagna tre bresciani con un latitante 

Puntavano a sorprendere un gruppo di latitanti bresciani ricercati per vari reati e appartenenti alla gang Strambini della Valtrompia, invece nella rete è finito un bergamasco ricercato per rapina e porto d'armi abusivo. Con lui, a Jerez de la Frontera, nella zona di Malaga, sono stati catturati tre bresciani incensurati ma in possesso di documenti falsi. Il gruppo è stato sorpreso dai carabinieri del Reparto operativo della nostra città in trasferta in terra spagnola, che hanno agito in collaborazione con la polizia locale. In carcere in attesa di estradizione è finito Gian Luigi Pisoni, bergamasco di 42 anni che deve scontare 16 anni e tre mesi di reclusione. L'uomo, secondo gli investigatori, è legato a esponenti della banda Facchinetti, attiva in Lombardia negli Anni 80. Insieme con lui sulla costa iberica i carabinieri hanno trovato anche tre giovani della nostra provincia: il lumezzanese 27enne Marco Notarangelo, Cristian Boifava di Gavardo, 26 anni, e Ivano Gorni, 23 anni, di Botticino. Anche i bresciani, senza pendenze in Italia, sono finiti nelle carceri locali per ricettazione, furto, resistenza e lesioni. I quattro, accortisi di essere braccati dagli agenti, hanno tentato di fuggire a bordo di una Golf, che è stata speronata con un'altra auto dalla polizia spagnola.
 

Arriva in banca mentre c'è la rapina: gli rubano 140 milioni 

Stava tranquillamente andando in banca a versare 140 milioni in contanti, quando, nell'entrare, ha incrociato tre rapinatori che uscivano dopo aver svuotato le casse. I malviventi hanno notato la grossa busta gialla che l'uomo teneva in mano e se la son fatta consegnare sotto la minaccia delle armi. Vittima di questo sfortunatissimo scherzo del destino un imprenditore (il nome non è stato fatto) che di venerdì pomeriggio ha avuto la sventura dei recarsi alla filiale della Rolobanca di viale Venezia per portare al sicuro quei soldi contanti. Ma nella banca avevano appena messo a segno un colpo tre uomini con il volto coperto che, con pistole e taglierino, si erano fatti consegnare 65 milioni dagli impiegati. Nell'uscire hanno quindi messo le mani su altri 140 inaspettati milioni.
 


 

sabato 12 agosto 2000

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Cronaca

Traffico di droga e armi coi Balcani: due bresciani nella rete 

La banda si muoveva sull'asse Bergamo-Brescia-Trieste: i suoi componenti compivano grosse rapine a furgoni portavalori e investivano il bottino nel traffico di droga e di armi. Non i soliti rapinatori di provincia, dunque, ma una vera e propria organizzazione con base dalle nostre parti e solidi agganci nei Balcani. Da qui provenivano la droga e le armi, che venivano utilizzate in proprio oppure vendute alla malavita della Lombardia. La polizia ha arrestato sei componenti della banda, tra i quali anche due bresciani: si tratta di Giorgio Gipponi di Poncarale e di Isidoro Girelli di Castelmella. I bresciani sono stati presi a Trieste insieme con altri due uomini, proprio mentre stavano per ritirare una fornitura di armi caricata su una vecchia Mercedes, nella quale erano nascosti anche cinque chili di eroina purissima. L'auto carica di merce scottante proveniente dai Balcani era stata parcheggiata qualche giorno fa in una strada appartata nei pressi del valico di Farneti, in attesa che gli acquirenti passassero a ritirarla. Ma quando il quartetto di bresciani e bergamaschi si è presentato all'appuntamento, ha trovato ad attenderlo la polizia. Altre due persone sono state ammanettate a Bergamo dove, nel corso di alcune perquisizioni, è stato trovato il grosso dell'arsenale della gang, composto da pistole, fucili a pompa e d'assalto, mitragliette, mitragliatori e altre armi da guerra con munizioni di tutti i tipi.
 

Voleva salutare la figlia, ricercato catturato in casa 

Era ricercato da quattro mesi ed è stato preso grazie alla sorveglianza discreta che i carabinieri esercitavano sui suoi famigliari e sulla loro abitazione. Girolamo Zane, 38 anni, accusato di aver fatto parte del commando che il 29 marzo scorso diede l'assalto alla filiale Bipop di Chiari, è stato catturato nella sua casa di Portese del Garda dove si era recato per salutare e fare gli auguri di compleanno alla figlioletta di cinque anni in partenza per il mare, confidando in un allentamento della sorveglianza alla quale erano sottoposti i suoi parenti. Ma non è riuscito a sfuggire all'arresto. Quattro mesi fa, durante la sparatoria seguita all'assalto alla banca di Chiari, erano rimasti feriti due carabinieri: Zane (scoperto grazie alle riprese di una telecamera a circuito chiuso) era insieme con due complici, che ancora non sono stati identificati.
 


 

domenica 13 agosto 2000

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Cronaca

Militare di leva bresciano ucciso dall'ecstasy in Romagna 

Cristian Mesa, un ragazzo di 20 anni di Ghedi, era militare di leva presso il reggimento del Genio ferrovieri di Castelmaggiore, nei pressi di Bologna. Grazie a qualche giorno di licenza era arrivato sulla riviera con alcuni amici, alloggiando in un albergo di Riccione. Sabato notte era in pista alla discoteca Gheodrome di San Mauro mare, una delle più grandi e conosciute della zona. Verso le 3 di domenica mattina, improvvisamente, Cristian è crollato a terra entrando in coma irreversibile. Ha perso la vita per un improvviso malore: per lui non sono serviti i soccorsi prestati nel locale, e neppure l'immediato trasferimento all'ospedale Bufalini di Cesena, dove è deceduto poche ore dopo il ricovero. Dopo aver effettuato l'autopsia i medici hanno dichiarato che il ragazzo è morto per aver ingerito una o più pastiglie di Ecstasy, la micidiale droga sintetica che ha già mietuto molte vittime soprattutto tra i giovanissimi. Non si sa ancora chi abbia venduto al ragazzo le pastiglie incriminate ma si presume che provenissero dalla provincia di Brescia, per questo è la procura della nostra città ad occuparsi del caso.
 

Urbanistica

Cinque progetti in corsa per il nuovo parco di Brescia 2 

Dei 19 progetti presentati, ne sono stati scelti cinque. Alla fine la spunterà uno solo e sarà quello lo studio sul quale si baserà la realizzazione a Brescia 2 del nuovo parco Tarello, nella zona posta ai due lati del cavalcavia Kennedy. La fase progettuale sta quindi arrivando alle battute finali dopo che la commissione di valutazione del Comune di Brescia ha "scremato" le varie proposte presentate da ingegneri, architetti e urbanisti, lasciandone in lizza solo cinque. Ora i prescelti hanno tempo fino all'11 dicembre per consegnare un dettagliato piano comprendente anche un'offerta economica. Tra via Malta, via Nenni, via Cefalonia e via Sardegna nascerà quindi un parco pubblico che si svilupperà su un'area di 74 mila metri quadri. Su due lotti, per complessivi 94 mila metri quadri ai due lati di via Sardegna, sorgeranno invece insediamenti commerciali e residenziali. Infine, ancora verde pubblico in un'area di 36 mila metri a sud di via Cefalonia.
 


 

lunedì 14 agosto 2000

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Metropolitana

Comincia la raccolta delle firme per il referendum 

Il Comitato per il referendum sulla metropolitana leggera di Brescia (il cosiddetto metrobus) comincia la raccolta delle firme. L'iniziativa è infatti stata dichiarata ammissibile dall'apposito organismo comunale. A partire da oggi, quindi, si potrà sottoscrivere l'iniziativa in tutte le nove circoscrizioni cittadine, durante l'orario d'ufficio, presentandosi con un documento d'identità. A settembre, verranno anche allestiti dei banchetti nei quartieri. Per il referendum sono necessarie 10 mila firme che, per avere una qualche efficacia, dovranno essere raccolte in tempi stretti. Infatti il progetto della metropolitana bresciana, nonostante l'opposizione degli ambientalisti, procede a grandi passi e attualmente è in attesa della valutazione di impatto ambientale richiesta dalla regione Lombardia il cui parere dovrebbe essere reso noto entro il gennaio 2001. Risolto questo, che sarà probabilmente solo un passaggio formale, si potrà procedere all'appalto dei lavori, per il quale sono già in corsa quattro consorzi d'imprese. Se le iniziative degli oppositori non andranno a buon fine, i cantieri per l'esecuzione della metropolitana (che prevede una spesa di 1.100 miliardi di lire) apriranno nel 2002.
 


 

mercoledì 16 agosto 2000

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Ambiente

La Provincia dice no alla terza linea del termoutilizzatore Asm 

Probabilmente i lettori più attenti all'ambiente si ricordano bene le promesse di municipio e Asm. Quando era necessario convincere la gente ad accettare senza timori il termoutilizzatore di via Codignole (quello che produce calore ed energia bruciando rifiuti), durante le numerose assemblee organizzate con la cittadinanza, soprattutto nella zona Sud della città, gli uomini del comune di Brescia e dell'Azienda municipalizzata giuravano che mai sarebbe stata costruita la terza linea del termoutilizzatore per aumentare la portata del forno e la quantità di materiale bruciato. E rispondevano con aria offesa all'incredulità dei cittadini: tutto si sarebbe fermato lì, alle due linee del primo progetto. Ebbene, naturalmente si trattava di promesse da marinaio visto che ormai la terza linea si appresta a divenire realtà. Che cosa significa? Che alle due linee già esistenti attraverso le quali passano circa 266 mila tonnellate di rifiuti all'anno, ne verrà aggiunta una terza per bruciare le biomasse, ciè gli scarti biologici come quelli della vendemmia e della distillazione (vinacce), quelli delle cartiere, fanghi dei depuratori, scarti degli oleifici e cascami vari. Insomma, grazie a questa linea l'Asm, che già cerca rifiuti fuori provincia, si appresta a fare della nostra città la pattumiera del Nord Italia. Con buona pace delle promesse. Il Comune, maggiore azionista dell'azienda, sembra subirne passivamente le strategie: ha nominato due ingegneri (Roberto Maviglia e Filippo Mutti) come tecnici di propria fiducia all'interno del pool di esperti che dovrà presentare in Loggia una relazione sul progetto della terza linea. Quella, lo ricordiamo, che mai sarebbe stata fatta. Di parere opposto, per fortuna, la Provincia la cui posizione è così sintetizzabile: sì alle biomasse, ma che vengano bruciate dai forni attualmente attivi (perfettamente compatibili), senza costruire un'inutile terza linea.
 

Cronaca

Rodengo, tornano i sassi dal cavalcavia? 

Il fatto è accaduto sotto il cavalcavia delle Moie, nel territorio di Rodengo Saiano, sulla superstrada che collega Brescia con il lago d'Iseo. Era notte, quasi le 23, quando due sorelle di Brescia, Lorella e Roberta Belotti, hanno visto il parabrezza della loro Citroen andare in frantumi per colpa di una pietra arrivata dall'alto. Il sasso, recuperato, non è di quelli che possono essere fatti schizzare dalle ruote di un'auto o di un camion (piuttosto pesante, misura circa 15 centimetri di larghezza), ecco perché i carabinieri, che indagano sull'episodio, propendono per il gesto criminale. E' tornato così nella nostra provincia l'incubo dei sassi lanciati dai cavalcavia, tragico gioco che può costare la vita a ignari automobilisti. Per fortuna le dua sorelle se la sono cavata più che altro con un grosso spavento: le schegge le hanno ferite al volto e alle braccia e sono state medicate alla clinica San Rocco di Ome.
 


 

sabato 19 agosto 2000

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Cronaca

Ome, anziana malmenata dalla figlia e dal genero 

La donna, un'anziana, è stata ricoverata per aver riportato lesioni guaribili in un mese. Chiamati dai vicini spaventati dalle grida di un violento litigio, i carabinieri di Gardone Valtrompia hanno scoperto che la figlia e il genero, che lei ospitava in casa propria perché sfrattati, la stavano picchiano selvaggiamente a bastonate. Una coppia di tossicodipendenti di Ome, marito e moglie di 36 e 39 anni, è così finita in carcere con l'accusa di lesioni volontarie aggravate: l'uomo a Canton Mombello, la donna a Verziano.
 

Sport

Diritti tivù: il tribunale dà ragione a Corbelli 

Il Tribunale di Milano ha dichiarato nullo il contratto che il Napoli Calcio aveva stipulato con Telepiù nel gennaio 1999. Giorgio Corbelli, l'imprenditore bresciano presidente della squadra partenopea e patron di Telemarket, ha vinto così il primo round della battaglia per ottenere maggiori introiti dai diritti televisivi. Poco tempo fa infatti fa Corbelli aveva unilateralmente rescisso il contratto che legava la sua squadra a Telepiù (per 21,5 miliardi all'anno), passando ai concorrenti di Stream per ben 60 miliardi all'anno. Un'operazione da 300 miliardi complessivi, visto che il nuovo contratto scade nel 2005. Il tribunale di Milano, al quale Telepiù si era rivolta, ha dato ragione all'imprenditore bresciano sostenendo che al momento della firma del contratto l'emittente televisiva aveva approfittato di una posizione dominante. Il Tribunale ha anche revocato il provvedimento provvisorio che vietava al Napoli di negoziare i diritti con altre televisioni, dando di fatto via libera al nuovo accordo. Ma l'iter giudiziario della vicenda non dovrebbe esaurirsi qui: già è stato annunciato il ricorso degli sconfitti.
 


 

domenica 20 agosto 2000

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Ambiente

Grave incendio distrugge la pineta di Tignale 

Le fiamme, sviluppatesi nella pineta sopra Tignale, nel Parco dell'Alto Garda, hanno trovato facile esca nelle foglie e negli arbusti resi secchi dal caldo e dalla siccità di questo periodo, riuscendo a divorare rapidamente larghe porzioni di bosco. Il rogo, che si è diffuso su diversi fronti, è stato affrontato da alcune decine di persone tra vigili del fuoco, volontari e guardie forestali che sono state impegnate sul posto per diversi giorni con l'aiuto di due elicotteri. Martedì 22 agosto anche un Canadair della Protezione civile ha compiuto 46 lanci. Un incendio particolarmente insidioso questo di Tignale perché le fiamme che venivano circoscritte durante il giorno, riprendevano vigore con il buio anche grazie alla brezza notturna. Circolano pesanti dubbi sulle origini dolose del rogo: si ricordano altri incendi scoppiati in passato proprio nella stessa zona. Il bilancio dell'incendio è molto grave: 25 ettari di pineta distrutti.
 


 

lunedì 21 agosto 2000

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Cronaca

Precipita sulle Ande e muore alpinista di Bornato 

Alessandro Conti, un 35enne residente a Bornato, alpinista esperto, si trovava insieme con altri due italiani sul ghiacciaio andino dell'Huascaran di cui aveva raggiunto la vetta. Mentre era incamminato sulla strada del ritorno, a 6.100 metri di quota, è scivolato in un crepaccio di alcune centinaia di metri. Il suo corpo sarà ritrovato dalle squadre di soccorso solo giovedì 24, congelato in fondo alla fenditura. Conti, iscritto al Cai di Crema, aveva sposato alcuni anni fa un'insegnante di Bornato, Beatrice Sardini, e alla fine di luglio si era recato in Sudamerica con la moglie: due fratelli della donna, Giancarlo e Angelo Sardini, operano infatti nella zona come volontari e il viaggio era anche l'occasione per un raduno di famiglia. Sulla stessa montagna, sette anni fa, persero la vita due iscritti al Cai di Cedegolo, Battistino Bonali e Giandomenico Ducoli, precipitati per circa mille metri dalla parete Nord.
 


 

mercoledì 23 agosto 2000

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Ambiente

Avvistato un orso nei boschi della Valtrompia 

Da qualche tempo si vociferava della sua presenza, ma da decine d'anni non se ne avvistava uno. Ora invece un escursionista gardonese non solo l'ha visto, ma l'ha anche fotografato. Si tratta di un orso "bresciano", un esemplare cioè cresciuto autonomamente sui nostri monti e che non fa parte di quel gruppetto di cinque plantigradi rilasciati alcuni anni fa nel parco dell'Adamello. Questi ultimi sono infatti muniti di un radiocollare che ne segnala gli spostamenti e il 7 luglio, quando il signor Battista Rizzitelli ha fotografato l'orso nella zona del Maniva, erano da tutt'altra parte. Il nuovo esemplare non porta collare, è probabilmente femmina e ha il muso con il pelo bianco. E' assolutamente inoffensivo: di taglia non enorme, da lontano può sembrare un grosso (e grasso) cane. Onnivoro, si ciba di radici, frutta e carogne di animali. Chi lo avvistasse è pregato di rispettarlo, anche perchè è facile incontrarlo in Alta Valtrompia: dove è stato visto nuovamente sopra Bagolino.
 


 

giovedì 24 agosto 2000

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Cronaca

Canoista perde la vita nel Garda 

Marco Ghidotti, un esperto canoista e nuotatore, 36enne, e un amico, Paolo Don, entrambi di Salò, hanno preso due canoe del circolo Canottieri attraversando il tratto di lago fino all'isola Borghese-Cavazza. Poi hanno sostato alla Baia del Vento e sono ripartiti per tornare a casa. Paolo Don ha perso terreno rimanendo indietro, mentre Ghidotti si allontanava precedendolo verso Salò. Ma quando Don ha toccato terra non ha trovato traccia dell'amico e subito sono scattate frenetiche le ricerche da parte di numerose imbarcazioni di soccorso. Dopo alcuni giorni di apprensione e inutili speranze, il corpo di Marco Ghidotti è stato ripescato a 40 metri di profondità e a circa 80 dalla riva dai sommozzatori. Sono in molti a puntare il dito sui motoscafi che sfrecciano sul lago, incuranti delle imbarcazioni più piccole.
 


 

sabato 26 agosto 2000

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Cronaca

Rapina in una villa di Maclodio: 500 milioni di bottino 

Hanno aspettato nascosti che Giambattista Pacini rientrasse e l'hanno aggredito pestandolo con violenza a colpi di bastone. Poi, dopo aver malmenato anche la moglie Mariarosa che era con lui e il custode della villa, Luigi Tomasoni, che era sopraggiunto attirato dal rumore, si sono fatti aprire la porta di casa. A botte, calci e pugni si sono fatti consegnare il denaro e i gioielli contenuti nella cassaforte, per un valore superiore ai 500 milioni e, infine, sono fuggiti portandosi via anche il potente fuoristrada dello stesso padrone di casa. Nel frattempo il figlio e la figlia della coppia si erano barricati nelle rispettive camere. Questa la ricostruzione della terribile avventura capitata nella notte del 26 agosto, intorno alle 2, alla famiglia di Pancini, un imprenditore 50enne titolare della "Pama prefabbricati" di Rezzato, ma originario di Maclodio, nella Bassa occidentale, dove risiede in via Rudiana. I malviventi, cinque o sei, non hanno estratto armi e sono riusciti a far perdere le tracce. Vengono ricercati in tutta la Lombardia occidentale, dove sono attive molte bande di slavi e albanesi specializzate nelle rapine notturne alle abitazioni.
 

Economia

Due lanci falliti per il satellite bresciano 

Primo tentativo, venerdì, fallito. Secondo tentativo, sabato, pure fallito. La sfortuna si accanisce contro il satellite bresciano Megsat 1, il cui lancio in orbita, dopo il primo stop, è stato addirittura rinviato di un mese, al 28 settembre prossimo. Il motivo? Un problema al sistema del razzo vettore Dnepr, che avrebbe dovuto farlo salire fino a 650 chilometri di quota partendo dalla ex base sovietica di Baikonour, in Kazakistan. Megsat 1, l'ultimo prodotto della Meggiorin, l'azienda tecnologica della bassa Valtrompia, pesa 55 chili e appare alla vista come un grosso cubo: è alimentato da quattro pannelli solari che producono energia elettrica ed è programmato per una vita operativa di poco superiore ai quattro anni. Tra le sue funzioni, quella di sperimentare il rilevamento automatico dei consumi dei contatori famigliari del gas, dotati di un sistema di riconoscimento e trasmissione. Il razzo, insieme con il satellite bresciano, avrebbe dovuto portarne in orbita altri quattro.
 


 

lunedì 28 agosto 2000

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Cronaca

Strada: cinque vittime in un solo giorno 

Cinque in un solo giorno le vittime della strada nella nostra provincia: tre sono stati gli incidenti mortali, mentre un giovane motociclista è spirato all'ospedale dov'era ricoverato da sabato. I morti sull'asfalto delle nostra strade dall'inizio dell'anno sono stati ben 152. Ma vediamo la cronaca della tragica giornata.
Tragedia prima dell'alba sulla statale 668 che collega Orzinuovi a Montichiari. Appena fuori dall'abitato orceano una Fiat Punto si è scontrata frontalmente con una Golf che proveniva dalla direzione opposta. Le cause del violentissimo impatto sono ancora in corso d'accertamento, ma il tremendo urto è costato la vita ai due ragazzi che viaggiavano sulla Fiat. Si tratta di due giovanissimi di San Paolo: Nicolas Pizzamiglio, 19 anni, militare di leva a Ghedi, e Andrea Canini, 24 anni, autista presso una ditta di dolciumi di Orzinovi. Il conducente della Golf, un 29enne, è ricoverato all'ospedale di Manerbio con gravissime fratture: ne avrà per almeno sei mesi.
Un incidente frontale avvenuto sempre nella notte è costato la vita a un uomo di Rezzato. La vittima è Primo Gussago, 34 anni, residente a Rezzato in via Almici. La dinamica esatta del sinistro è ancora in via di ricostruzione: l'uomo si trovava alla guida della sua Ford Fiesta quando, giunto all'altezza del supermercato Continente, si è scontrato con un autoarticolato proveniente dalla direzione opposta. Inutili i soccorsi: per il conducente della Fiesta, distrutta dall'impatto, non c'è stato niente da fare.
E' praticamente morta sul colpo l'anziana investita nella mattinata a Urago d'Oglio. Ester Gozzini, 79 anni, residente in paese, era alla guida della propria bicicletta quando, giunta nei pressi del cimitero, ha deciso di attraversare la strada ed è stata investita da un'autovettura.
E' morto invece all'ospedale di Brescia dov'era ricoverato in gravi condizioni dalla notte tra sabato e domenica, Alessandro Zabbialini, figlio 23enne del sindaco di Muscoline. Il giovane era in sella alla sua moto sulla gardesana occidentale all'altezza di Campione del Garda quando, poco dopo il bivio di Tremosine, si è scontrato frontalmente con un'auto Honda guidata da un turista tedesco. Il fatto è accaduto alle 23,30 di sabato scorso: il ragazzo, alla guida di una Ducati 1000, stava tornando a casa da Riva del Garda dove aveva incontrato alcuni amici. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime ed è stato ricoverato in rianimazione al Civile con prognosi riservata per trauma cranico. Il padre Albino, insieme con la madre e la sorella del giovane, si trovava in vacanza in Puglia.
 

Limone, colpo un banca da 100 milioni 

Un bandito solitario ha messo a segno un colpo di tutto rispetto questo pomeriggio a Limone. L'uomo ha assaltato la locale filiale della Cassa rurale di Arco in via Caldogno, riuscendo a farsi consegnare 100 milioni dagli impiegati. Poi è fuggito facendo perdere le tracce.
 


 

martedì 29 agosto 2000

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Cronaca

Due ammazzati e bruciati dai killer a Rovato 

Sono un siciliano e una ragazza ceca le due persone ammazzate a colpi di pistola nella notte sulla strada tra Rovato ed Erbusco e poi bruciate con la loro auto. L'uomo è un 31enne originario di Siracusa ma residente da alcuni anni a Sarnico (Bergamo). Si chiamava Giuseppe Leonardo Leonardi, incensurato, ufficialmente imbianchino ma senza un'occupazione fissa, con molte frequentazioni nella nostra provincia. La donna è una sua amica, una ballerina diciannovenne di origine ceca, Alena Koldelacova. La strage è stata scoperta perché l'auto, una Punto nuovissima, bruciava con alte fiamme ai bordi della strada di campagna tra Rovato ed Erbusco, poco distante dall'autostrada, ferma in uno slargo a due passi dai campi di mais. Ma quando i pompieri di Palazzolo sono riusciti a spegnere il rogo, hanno fatto la prima macabra scoperta: un corpo di donna carbonizzato, riverso sui sedili anteriori. Poi i carabinieri con le torce elettriche hanno trovato un altro cadavere, un uomo stavolta, sempre carbonizzato, riverso nel campo di mais. Entrambi brutalmente ammazzati e poi bruciati, insieme con la macchina, per nascondere le tracce. Un'ipotesi sulla dinamica dei fatti è questa: i killer hanno portato sul posto le vittime con almeno due vetture; la donna era sul sedile anteriore della Punto e, nel fermarsi, è stata subito ammazzata con un colpo alla nuca. L'uomo ha cercato di fuggire, di nascondersi tra le piante di granturco che in questo periodo sono alte nei campi: una speranza durata pochi istanti perché i banditi l'hanno raggiunto e fermato, freddandolo. Infine hanno cosparso di benzina i cadaveri e gli han dato fuoco, fuggendo con l'altra vettura. La seconda possibilità è che i due uccisi si siano recati sul posto per un appuntamento con i killer e che siano stati subito ammazzati sulla loro macchina alla quale i banditi hanno poi dato fuoco. Una volte scoppiato l'incendio l'uomo, gravemente ferito e già avvolto dalle fiamme, avrebbe cercato un'inutile rifugio nei campi prima di spirare.
 


 

mercoledì 30 agosto 2000

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Cronaca

Rapinati in casa sul lago d'Iseo 

Un'altra famiglia aggredita, pestata e rapinata in casa propria da una banda di almeno cinque individui. Il fatto, che ha impressionanti analogie con quello accaduto alcuni giorni fa a Maclodio, nella Bassa, questa volta ha avuto come teatro un paese dell'alto lago d'Iseo, proprio sul confine tra le province di Brescia e Bergamo: Costa Volpino. Gli investigatori cercano i basisti, cioè coloro che forniscono alle bande di rapinatori le informazioni per arrivare e andare a colpo sicuro. Gli esecutori del crimine infatti vengono da altre zone della Lombardia, e devono ricevere le "dritte" da qualcuno bene informato. A Costa Volpino cinque uomini armati di bastoni e cacciavite, che parlavano italiano con forte accento straniero, hanno assalito Palmino Filippi, facoltoso imprenditore 50enne del ramo costruzioni, mentre rientrava a bordo di un fuoristrada Mercedes nella sua abitazione in località Piano. Gli aggressori sapevano benissimo dell'esistenza di una cassaforte e ne volevano la combinazione. Così hanno brutalmente picchiato l'uomo per fargliela confessare. Proprio in quel momento stava rientrando anche il figlio di Filippi, David, 20 anni. I due sono stati malmenati e costretti ad aprire il forziere, dal quale i malviventi hanno prelevato un bottino di circa 80 milioni tra denaro e preziosi. Poi, chiusi i due ostaggi in una stanza, hanno cominciato a sfasciare i mobili della casa cercando altri soldi e gioielli. Infine, trovati alcuni monili d'oro, se ne sono andati con la jeep del padrone di casa. In tutto hanno rubato un centinaio di milioni di roba.
 


 

giovedì 31 agosto 2000

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Cronaca

Voleva suicidarsi, lo salva l'amica conosciuta su Internet 

Diciassettenne e senza patente aveva approfittato di un paio di giorni d'assenza dei genitori per prelevare la macchina del padre e farsi un bel giro notturno. Ma ha bucato una gomma: ormai sicuro di essere scoperto, con l'auto in panne sulla tangenziale sud e temendo una punizione, ha deciso di uccidersi. Prima di compiere il gesto, però, ha pensato di telefonare a una nuova amica romana, conosciuta pochi giorni prima in una chat-line su Internet e con la quale s'era scambiato il numero di telefono. La ragazza ha subito rilanciato l'allarme alla questura di Brescia e la polizia è riuscita, seguendo le scarse indicazioni della giovane, a trovare il diciassettenne prima che fosse troppo tardi. E' stato bloccato a Raffa di Puegnago e riconsegnato ai genitori che nel frattempo erano rincasati.
 

Ruspista muore sul lavoro in una cava di Serle 

Un operaio è morto in un incidente sul lavoro nella cava "Villa" di Serle. L'ennesimo gravissimo episodio è probabilmente accaduto a causa della pioggia che ha bagnato la nostra provincia. Forse per l'acqua, una parete della cava è improvvisamente crollata, seppellendo Giovanni Benedetti, 54 anni, residente a Serle, che era appena sceso da una ruspa e ci stava proprio passando sotto. Per l'uomo non c'è stato niente da fare: inutili i soccorsi dei colleghi di lavoro. Si tratta del 15° morto sul lavoro nella nostra provincia dall'inizio dell'anno.