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quiBresciaFitness
di Stefania Campo
Come
prevenire la stanchezza primaverile
Anche
se la neve e le temperature rigide degli ultimi giorni ci
hanno disilluso sull'arrivo anticipato della primavera, non
bisogna dimenticare che questa stagione è ormai alle
porte e, a volte, può causare problemi di
adattamento. In molte culture la primavera è tempo di
digiuno come dimostrano i riti della Quaresima, che prevede
un'astensione ferrea da dolci, alcool e dagli eccessi in
generale, e dell'islamico Ramadan, un vero e proprio digiuno
dall'alba al tramonto. Questo periodo è certamente
unoi dei più propizi per permettere al corpo di
purificarsi, di abbandonare la pesantezza invernale e
migliorare la salute sintonizzandosi con la natura. Ma in
che modo? Ovviamente stando più attenti alla dieta,
facendo attività fisica e utilizzando alcune erbe e
rimedi naturali specifici. Ecco cosa hanno consigliato a
quiBrescia due erboriste bresciane.
1
Entrate in
armonia con la natura. La primavera è la stagione
in cui la natura si risveglia. Gli alberi germogliano, i
fiori sbocciano e gli animali riprendono la loro
attività, dopo la pausa invernale. E' logico quindi
che anche gli esseri umani subiscano dei cambiamenti. Il
nostro corpo deve trovare la giusta armonia con la natura.
"Bisogna entrare nuovamente in contatto con la natura",
dice
l'erborista Liliana Grandi dell'erboristeria "Alpestre" in
corso Garibaldi, 41 a Brescia, "che poi vuol dire ascoltare
noi stessi, accettare e comprendere i cambiamenti del nostro
organismo". Il consiglio della Grandi quindi non è
solo di migliorare l'alimentazione o integrarla con erbe
specifiche, ma soprattutto di saper percepire i cambiamenti
che avvengono fuori e dentro il nostro corpo, concedendosi
una pausa anche di pochi minuti, per rilassarsi e
riflettere.
2
Fate attenzione
al fegato. E' uno degli organi più delicati,
spesso sottoposto a stress e superlavoro, soprattutto nel
periodo invernale. Per purificarlo l'erborista Maria Pia
Donegà dell'erboristeria "Il Germoglio " in via
Castello a Desenzano del Garda consiglia: "Ottimo può
essere l'utilizzo della radice nera o rafano. Sono
però utilissime anche il tarassaco, il carciofo e il
boldo". Originario della Russia meridionale, il rafano
è una radice lunga e carnosa utile come diuretico e
antianemico, ma rigorosamente sconsigliata a chi soffre di
irritazioni all'apparato digerente, a donne in gravidanza e
a persone nervose. Il tarassaco può essere
considerato uno dei rimedi più utili, semplici e
popolari; infatti lo si trova tutto l'anno con i suoi fiori
chiusi di notte che si riaprono al sorgere del sole.
Contiene vitamina A,B, C , sali minerali e ha varie
proprietà tra cui quella diuretica, depurativa,
lassativa. L'efficacia terapeutica del carciofo invece
è stata scoperta questo secolo. E' particolarmente
utile nella cura di affezioni epato biliari, ma ha effetti
benefici anche sul sistema cardiocircolatorio, abbassando il
livello del colesterolo nel sangue.
3
Prevenite la
depressione. Disinteresse, stanchezza, abbassamento del
desiderio vitale, malumore sono certo sintomi che non vanno
sottovalutati e che in primavera possono essere un segnale
del corpo che ha bisogno di liberarsi dalle tossine
accumulate in inverno. Ognuno deve analizzare la propria
situazione personale, ma c'è qualche consiglio utile
per tutti: "Cambiate alimentazione", ammonisce la Grandi,
che aggiunge: "Non bisogna mangiare solo cibi elaborati o i
pasticci ". Il consumo giornaliero di cibo deve infatti
comprendere vitamine, minerali, amminoacidi e, consiglia
ancora l'erborista, "Bisognerebbe integrare la dieta con il
lievito di birra o con oligoelementi come il manganese e
rame, oppure, nei casi di allergia, con del ribes nero che
difficilmente dà intolleranza". Anche la
Donegà ricorda l'importanza di cure ricostituenti e
consiglia: "Si può utilizzare il ginseng, che
però ha anche un effetto eccitante. Pappa reale,
miele e polline, invece, non hanno controindicazioni".
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