|
|
quiTeatrobrescianoa
cura di Rossella Prestini
La
commedia dialettale di "Chéi del
Pònt"
La compagnia
Nella
nostra provincia il dialetto è la lingua
della tradizione. E' infatti ricco di colore, di
modi di dire e di espressioni uniche, anche se
negli ultimi tempi il suo uso è riservato
quasi esclusivamente all'ambito famigliare e alle
persone di una certa età. E' anche per
questo che la compagnia teatrale "Chéi del
pònt" ha deciso di usare proprio il
vernacolo per le sue rappresentazioni. Questi amici
di Ponte San Marco - fra cui citiamo Stefano
Fanelli, Andrea Boletti, Marco Negrisoli, Giuseppe
Marchesini, Adriana Scalvini e Margaret Vinci -
hanno iniziato il loro percorso artistico
all'interno dell'oratorio del paese e, ben presto,
hanno visto crescere l'interesse della
comunità nei confronti del loro lavoro.
Oggi, con una ventina di spettacoli all'attivo, il
gruppo ha una vita movimentata e durante le sue
turnée si spinge fino alla provincia di
Mantova. Essendo una compagnia amatoriale,
comunque, "Chéi del pònt" sta in
piedi solo grazie alla forza d'animo dei suoi
componenti che, tra mille sacrifici, si
occupano
di tutto: dalla ricerca dei testi da rappresentare
alla scenografia, agli allestimenti. Inoltre, per
tutte le persone che si dedicano a questo progetto
il teatro è innnzitutto una forma di
coesione e un' occasione per ritrovarsi facendo
qualcosa di piacevole e divertente, aiutando anche
altre persone a dimenticare i problemi e le
difficoltà.
Ed è questo il motivo per cui la compagnia
organizza spesso spettacoli per oratori, ed enti
pubblici e benefici.
Il
lavoro
La
spina dorsale della compagnia "Chéi del
pònt" è il regista Stefano Fanelli,
un uomo attivo e intraprendente che si interessa di
teatro fin dal 1975, quando allestiva commedie
dialettali con i ragazzini di Ponte San Marco. E'
sempre lui poi che si occupa di scovare,
rielaborare e tradurre in vernacolo i testi
teatrali, tratti per lo più da opere di
Roberto Zago, un autore milenese, prediletto dal
gruppo. "Trilogia
femminile" del 1995, "La quaterna" del 1997, "El
testament" e "El trapianto" del 1999, sono infatti
tutti allestimenti che prendono vita dai lavori di
questo scrittore che, come racconta Fanelli,
è ricco di umanità, ironia e riesce a
presentare i casi della vita con una
semplicità e uno spirito eccezionali. Per
quanto invece concerne la realizzazione degli
spettacoli, i membri del gruppo fanno tutto da
soli, creano scenografie, costumi, si occupano
delle luci e di promuovere la loro attività,
cosa certo non semplice, ma possibile grazie
all'affiatamento dei vari membri che appartengono
alla stessa comunità e sono stretti da
rapporti di amicizia anche nella vita di ogni
giorno.
Per contattare la compagnia: Marco Negrisoli 0339
4113595.
|
Consulta
l'archivio dei
gruppi teatrali
bresciani
Leggi
le
recensioni di
www.quiBrescia.it
Torna
alla pagina indice del teatro
Segnala
la tua compagnia a: teatro@quibrescia.it
|
|
|