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quiTeatrobrescianoa
cura di Rossella Prestini
Il
Risveglio: attori, ma soprattutto amici
La
compagnia
Nata
nel 1987 come compagnia esclusivamente femminile,
il Risveglio di Vobardo voleva essere
un'alternativa al grigiore della vita quotidiana in
un paese che, dal punto di vista culturale, non
concedeva molti spunti e oppurtunità. Dopo
la prima opera rappresentata: "La Marcolfa" di
Dario Fò del 1989, il gruppo, che nel
frattempo aveva aperto le porte anche agli uomini,
ha iniziato a produrre uno spettacolo nuovo
all'anno recitando opere di autori noti e meno
noti, tradotte in dialetto valsabbino. I 24
componenti del Risveglio, animati da una viva
passione, provano due volte alla settimana e,
benché si esibiscano soprattutto nella loro
zona, hanno all'attivo parecchie trasferte in tutta
la provincia e a Brescia. Fondamentale per la buona
riuscita degli spettacoli e segreto della lunga
vita della compagnia è senza dubbio la
collaborazione tra i membri, supportata e resa
possibile dall'amicizia, vero collante e base dalla
quale si sviluppa il lavoro teatrale.
Il
lavoro
Il
legame con la tradizione valsabbina e con la
comunità vobarnese è stato
determinante nella scelta, intrapresa fin dagli
esordi della compagnia, di esibirsi in vernacolo.
Gli attori del Risveglio inoltre, non essendo
professionisti, preferiscono utilizzare la lingua
che, sin dall'infanzia, li accompagna nella vita e,
oltre ad adattarsi bene alle commedie brillanti
interpretate, oggi è sempre meno conosciuta,
soprattutto dai giovani. Questo però non
vuol dire che evitino di misurarsi con autori
importanti, anzi. Nel curriculum del gruppo
spiccano infatti nomi come Dario Fò, Luca
Goldoni e l'ultimo, ovviamente solo in ordine di
tempo, Aldo De Benedetti di cui, proprio
quest'anno, hanno messo in scena "Una dozzina di
rose scarlatte". Benché l'attività
teatrale della compagnia sia autoprodotta e
autogestita, i componenti si impegnano
affinché il prodotto delle loro fatiche sia
gradevole e di buona qualità. Per ottenere
un livello più alto possibile, il Risveglio,
dove tutti sono alla pari e non esiste un leader,
ha un metodo infallibile: i caratteri e le
attitudini reali degli attori determinano
l'assegnazione dei ruoli cosicché, laddove
la tecnica potrebbe fallire, la natura possa
compensare.
Per contattare la compagnia: Foscolo Staffoni,
direttore artistico 0365 61577
Guarda
alcune immagini tratte dallo
spettacolo:
"En
casa me comande me"
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