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cura di Flavio Archetti
La
tecnica e il cuore di Massimiliano Motterle
L'artista
Lione,
Strasburgo e poi Salisburgo, Lugano, Bruxelles per
arrivare a San Francisco e Los Angeles oltre a una
nutritissima serie di appuntamenti nazionali fra i
quali Roma, Milano, Mantova, Cagliari, Trani.
Queste alcune delle tappe che il ventottenne
pianista giramondo Massimiliano Motterle ha
affrontato nella sua già intensa storia
musicale. Fin da bambino Motterle ha unito la
passione per la musica alla voglia di viaggiare e,
pungolato e sorretto dal padre che oggi gli fa da
manager e consigliere, ha iniziato la pratica
pianistica fra le mura domestiche aiutato da
qualche lezione privata. Iniziato il conservatorio
e incoraggiato dai buoni risultati subito evidenti,
all'età di 17 anni Motterle già
provava la sua prima avventura iscrivendosi a un
concorso della Rai. Il risultato? Primo posto e
l'onore di rappresentare la categoria dei pianisti
in uno spettacolo televisivo in prima serata (Gran
Premio Rai 1). Il diploma presso il Conservatorio
G. Verdi di Milano è arrivato nel 1994 con
il massimo dei voti e la lode. Il giovane talento
di Clusane di Iseo ha continuato la sua strada
andando di città in città,
partecipando a concorsi nazionali e internazionali
e vincendone addirittura 16; ha potuto inoltre
arricchire il suo bagaglio di esperienze
collaborando con orchestre prestigiose, prima fra
tutte quella della Rai di Milano, e perfezionandosi
con pianisti del calibro di Berman, Badura-Skoda e
Weissenberg.Questo instancabile peregrinare
tuttavia non gli ha fatto dimenticare la sua terra
d'origine: da due anni infatti Motterle è
impegnato nell'insegnamento presso l'accademia
Pasini di Corte Franca dove ha l'incarico di
direttore. Nel 1998 ha inciso il suo primo lavoro:
un album con musiche di Bach, Busoni, Brahms,
Chopin e Listz.
La
sua musica
Nonostante
il vasto repertorio con il quale Motterle ha
dimestichezza, i suoi pezzi preferiti sono quelli
legati alla corrente romantica di autori quali
Chopin, Listz, Schuman e Brahms. Il modo in cui
affronta il suo ruolo di esecutore lascia
trasparire grande equilibrio interiore, ma anche
esuberanza giovanile. Questo si intuisce
soprattutto nelle esecuzioni dei pezzi di Chopin,
molto passionali, che vengono affrontati a tratti
con grande padronanza e partecipazione, quasi
fossero scritti da lui stesso, mentre in altri
frangenti, con esuberanza forse eccessiva dovuta
probabilmente all'ancor giovane età (Chopin
ha scritto i suoi pezzi tra i 30 e i 40 anni,
Motterle è ventottenne). La tecnica
sopraffina acquisita grazie a doti naturali,
unite al profondo studio, si nota nella
capacità delle mani di interagire
strettamente fra loro e nello stesso tempo di
concedersi grande autonomia; anche il passaggio
dall'esecuzione velocissima a quella lentissima
denota un enorme controllo e una padronanza totale
dello strumento. Le esecuzioni dei brani di Listz
sembrano essere ancor più congeniali a
Motterle: il compositore cecoslovacco infatti
esprime un repertorio nel quale predominano il
gusto per il bello, l'estetica e la voglia di
giocare con i suoni utilizzando il pianoforte per
stupire e divertirsi. Motterle aderisce a questi
virtuosismi tecnici con abilità sorprendente
non disdegnando però, nei suoi concerti,
chiusure con pezzi semplici per il gusto
dell'ironia e del puro piacere.
Per contattarlo: Massimiliano Motterle, via
Risorgimento Clusane d'Iseo.
Tel: 030 989134.
Guarda
il videoclip di Massimiliano Motterle in formato
RealPlayer
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