Verona, le tre
"chicche" della stagione invernale
Al
Teatro Filarmonico Rossini con il "Mosè in
Egitto", Mascagni e Caikovskij
La
Fondazione Arena durante il festival estivo ha
fatto il pieno di titoli verdiani del grande
repertorio popolare, ma per la sua stagione
invernale propone tre opere poco rappresentate e di
sicuro interesse.
Inaugurazione il 17 novembre con Mosè in
Egitto di Gioachino Rossini sotto la direzione
di Claudio Scimone. Definito melodramma sacro,
venne rappresentato nella versione italiana al
Teatro San Carlo
di Napoli il 5 marzo 1818, fu poi rimaneggiato per
le scene parigine con il titolo "Moise et Pharaon
ou Le Passage de la Mer Rouge". E' fra le poche
opere veramente corali di Rossini e
impressionò anche Stendhal per la potenza
evocativa del canto del profeta. Ricordiamo la
notissima preghiera di Mosè e il coro che
segue "Dal tuo stellato soglio
" Fra gli
interpreti spiccano il soprano veronese Cecilia
Gasdia (foto a destra) e il basso Giorgio Surjan,
impegnato in una parte che è stata banco di
prova per tutti i grandi bassi del secolo da
Ghiaurov a Ruggero Raimondi di cui ricordiamo la
splendida e intensa interpretazione di alcuni anni
fa al Teatro Comunale di Bologna. Regia, scene e
costumi sono a cura di Pier Luigi Pizzi.
Segue L'Amico Fritz di Pietro Mascagni,
opera interessante ma scarsamente rappresentata del
musicista livornese che è stato
letteralmente fagocitato in vita dall'enorme
successo di Cavalleria Rusticana a cui non fu
capace di far seguire opere di pari riscontro
popolare. Mascagni, accusato dopo Cavalleria di
scarsa sapienza armonica, reagisce con quest'opera
di ambiente borghese dove il soggetto è
basato sulla scommessa di riuscire a far maritare
lo scapolo impenitente Fritz. Degna di nota in
questo senso la scelta di presentare l'allestimento
già visto al Teatro Bellini di Catania. Fra
gli interpreti segnaliamo nuovamente Cecilia Gasdia
e Andrea Bocelli. La regia è affidata a
Marco Gandini.
Scene Edoardo Sanchi, costumi Carlo Poggioli.
Ad aprile 2001 la stagione si conclude (ci
sarà poi L'Olandese Volante di Wagner in
ottobre) con una delle opere più riuscite di
Piotr Il'ic Caikovskij (nell'immagine a sinistra),
Eugenio Onegin, densa di atmosfere decadenti
in cui il protagonista brucia la sua vita fra
piaceri mondani e crudeli passioni finendo per
uccidere il suo amico poeta Lenski. L'opera
è tratta dall'omonimo e celeberrimo romanzo
in versi di Puskin. La direzione è affidata
a Vjekoslav Sutej e la regia a Yuri Alexandrov. Fra
gli interpreti Eteri Gvazava reduce dalla criticata
Traviata televisiva di Parigi e il tenore Victor
Afanasenko (Lenski), che in Italia ha già
cantato Don Josè a Macerata con voce calda e
sensuale. Meno noto il baritono serbo Nikola
Mijailovic a cui è affidata la parte di
Onegin.
Ecco il
calendario delle tre opere in programma
Il 17, 21, 23 e 25
novembre 2000
ore
20,30
domenica 19 novembre
2000 ore
15,30
Mosè
in Egitto
Musica di
Gioachino Rossini, direttore Claudio Scimone,
regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi
Interpreti principali : Cecilia Gasdia, Giorgio
Surjan
Il 19, 23 e 25 gennaio
2001 ore
20,30
domenica 21 gennaio
ore
15,30
L'Amico
Fritz
Commedia lirica in tre atti
Musica di Pietro Mascagni, direttore Steven
Mercurio, regia di Marco Gandini, scene di Edoardo
Sanchi, costumi di Carlo Poggioli, maestro del coro
Armando Tasso
Interpreti principali: Cecilia Gasdia, Tiziana
Carraro, Andrea Bocelli, Alberto Mastromarino.
Il 6, 10 e 12 aprile 2001
ore
20,30
domenica 8 aprile ore
15,30
Eugenio
Onegin
Commedia lirica
in tre atti
Musica di Peter Ilic Ciajkovskij, direttore
Vjekoslav Sutej, regia di Yuri Alexandrov, scene e
costumi di Graziano Gregori, maestro del coro
Armando Tasso.
Interpreti principali: Eteri Gvazava, Victor
Afanasenko, Nikola Mijailovic,
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