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quiBresciaMostre
a
cura di Nino Lo Castro
"Razmataz",
la veste pittorica di Paolo Conte
La
mostra. "Razmataz": sono esposte alcune delle 1.800
tavole dipinte da Paolo Conte. Disegni, guazzi, pastelli a
olio e inchiostri che compongono un progetto multimediale,
prodotto in Dvd, che unisce i brani dell'ultimo album alle
illustrazioni pittoriche, trasformandoli in una
narrazione.
Dove, come, quando. Brescia, palazzo Bonoris, via
Tosio 8. Aperta dal 21 settembre al 7 ottobre 2001. Orari:
tutti i giorni tranne il lunedì dalle 10 alle 19 .
Ingresso gratuito.
La recensione. Se mai ci fosse bisogno di
sottolineare la sensibilità artistica e l'eclettismo
di un cantautore come Paolo Conte c'è una mostra a
Brescia, intitolata "Razmataz", che può farlo. Si
tratta di un progetto multimediale fatto di musica, disegni
e video che lo stesso cantautore piemontese ha creato dopo
circa vent'anni di incubazione. Ospitata a palazzo Bonoris,
la mostra contiene molte delle 1.800 tavole dipinte
dall'artista, disegni, guazzi, pastelli a olio e inchiostri
che, montati su pannelli bruniti con andamento ondulato,
illustrano le atmosfere e le storie raccontate nei pezzi del
suo ultimo album attraverso un inaspettato talento
pittorico.
Il Dvd che unisce musica e arte visiva, non è altro
che un racconto, fatto di immagini, suoni e parlato in
lingua francese, incentrato sulla storia di una ballerina di
colore, di nome Razz Matazz, che scomparve misteriosamente
durante un viaggio in treno verso la capitale francese,
durante gli Anni 20. E' proprio questo periodo storico a
stuzzicare da sempre la fantasia e la creatività
artistica di Paolo Conte che ricorda con nostalgia
l'atmosfera europea, ma in particolare parigina, incendiata
dalle avanguardie artistiche e dalle passioni più
estreme.
La nascita del jazz, ossia l'incontro tra la musica nera e
le orchestre europee, la voglia d'esotismo e di
libertà che hanno scatenato le correnti artistiche
dell'arte povera e primitiva sono evocate in maniera
vibrante dalle sue opere pittoriche. Attraverso un segno
deciso ed espressionista, Conte ritrae i visi dei musicisti
di colore e delle ballerine nere, come icone di un nuovo
ideale di bellezza. I colori - talvolta forti e decisi,
altre tenui e sfumati - hanno lo stesso sapore delle armonie
e dei cromatismi che l'artista sa creare con il suo
pianoforte.
Tanto in musica quanto in pittura Conte riesce a divertire e
allo stesso tempo
a far pensare, grazie al suo stile elegante e disincantato.
Molto interessanti, e sicuramente ben riusciti, anche gli
scorci delle strade parigine, dei jazz club e dei motel che,
anche se non ricunducibili a un particolare luogo,
trasmettono l'atmosfera umida, snob e un po' retrò
della capitale francese. Una piacevole sorpresa questa, che
verrà apprezzata sicuramente dai fan dell'avvocato di
Asti e che può stupire anche chi non conosceva la sua
produzione pittorica.
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