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quiBresciaMostre
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cura di Nino Lo Castro
Rassegna
delle nuove architetture bresciane
La mostra. "Nuove
architetture bresciane. Rassegna 2001". Sono esposti
più di 70 pannelli didascalici, che documentano,
attraverso
immagini e note tecniche, le opere architettoniche
realizzate da professionisti bresciani in tutto il nord
Italia e in particolare nella nostra provincia. Ospitata a
palazzo Bonoris è curata da Franco Maffeis, ideata e
promossa dall'Ordine degli architetti della provincia di
Brescia.
Dove, come, quando. Brescia, palazzo Bonoris, via
Tosio 8. Aperta dal 26 maggio al 17 giugno 2001, tutti i
giorni dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 19,30.
L'ingresso è gratuito. Per prenotazioni e
informazioni: 030 3751883.
In alto, a destra: palazzina
uffici con laboratorio artigianale, Camignone di Passirano.
Qui sotto, a destra: termoutilizzatore Asm, Brescia. In
basso a sinistra: il nuovo stabilimento "Centro stampa
quotidiani", Erbusco.
La recensione. La mostra, ospitata a palazzo Bonoris,
è il risultato di un'iniziativa bandita nel
2000 dall'Ordine degli architetti di Brescia, che aveva come
tema "Le architetture ad uso pubblico, terziario e
produttivo". Le 89 opere di professionisti bresciani
(architetti e ingegneri) sparse sul territorio della nostra
provincia, e non solo, sono state sottoposte a una
commissione esaminatrice, composta da architetti operanti
nelle redazioni delle principali riviste italiane che si
occupano di architettura. Questo gruppo - formato da Marco
Casamonti (direttore di Area), Fulvio Irace (redattore di
Abitare), Marco Mulazzani (redattore di Casabella) e Luigi
Spinelli (redattore di Domus) - ha dapprima selezionato 30
progetti, per premiarne poi solo sette. Le sette opere
segnalate risultano avere, secondo la commissione, grande
attenzione alla qualità del progetto e della sua
realizzazione. Lo scopo della mostra è innanzitutto
quello di promuovere il dibattito sulla qualità
dell'architettura prodotta nel Bresciano, distinguendo tra
opere di semplice edilizia e progetti architettonici di
pregio. Inoltre, si sottolinea il ruolo civile e sociale che
l'architettura può avere, diventando elemento di
qualificazione di una certa area urbana. Alcuni dei progetti
esposti a palazzo Bonoris si riferiscono a costruzioni
realizzate fuori provincia. Per esempio, la piscina coperta
di Isili, nel Nuorese, dell'architetto Eliseo Papa,
oppure il padiglione del Venezuela, allestito negli spazi
dei giardini di Venezia per ospitare opere d'arte, frutto
del lavoro di un gruppo di progettisti coordinati da Carlo
Scarpa e realizzato dalle Officine Rivaldossi. Sono presenti
in mostra anche alcune grandi opere commissionate dal Comune
di Brescia, che sono diventate ormai parte del volto della
città e sinonimo di modernità, come il palazzo
che ospita la facoltà di medicina e l'edificio
multifunzionale dell'Ospedale Civile (dello studio Dabbeni),
oppure il nuovo allestimento del museo di Santa Giulia
(degli architetti Frassoni e Tortelli) e ancora il centro
commerciale "Le Rondinelle" (di Pippo Cantarelli e Lucio
Moro) o il grande termoutilizzatore Asm di via Codignole. Il
16 giugno, si terrà un convegno all'interno dello
stesso Palazzo Bonoris durante il quale si discuterà
della qualità dell'architettura e del rapporto tra i
progettisti e la committenza pubblica e privata.
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