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quiBresciaTeatro di Rossella Prestini

La Bovary di Monica Guerritore incanta il pubblico



"Madame Bovary", per la regia di Giancarlo Sepe, va in scena, fino a domenica 26 novembre, al teatro Sociale. Se siete appassionati del romanzo flaubertiano, se ve ne piacciono le dinamiche e gli ambienti, sappiate che nulla di questo si vede nello spettacolo. Sepe, infatti, non solo ha scelto di non attenersi alla lettera del testo, ma ha voluto compiere una sorta di viaggio fantastico tra le pagine del libro, pescandone qua e là solo qualche immagine evocativa, piccoli appigli per gli spettatori un po' disorientati. E così, dal buio più totale, due figure si illuminano sulla scena: un manichino-bambola-fantasma di Emma Bovary e una donna, vestita con austeri abiti grigi, che, unica voce dello spettacolo per tutta la sua durata, inizia a narrare le sorti di Emma, con la quale poi si identifica. Monica Guerritore, protagonista assoluta e unica, si lancia in un monologo di un'ora e mezza, correndo sul palco, ballando nell'acqua che piano piano lo invade, muovendosi ora prigioniera, ora felice all'interno di una scenografia-scatola, simbolo della sua oppressione. Come l'eroina di Flaubert, quella di Sepe è vittima di se stessa, delle sue contraddizioni, della solitudine, dell'incapacità di comunicare. Tutte cose presenti nello spettacolo, ma come visioni, persone mute, manichini ai quali la protagonista cerca invano di aggrapparsi e che si muovono solo con la musica, quasi non fossero capaci di vita propria. E la colonna sonora è un altro aspetto fortemente caratterizzante di questa messa in scena. La musica è costante, ad alto volume e, a volte, decisamente invadente. Ma è anche l'unica "voce" che parla con Emma, riservandole dolci chansons francesi, coinvolgenti tango, impressionanti pezzi d'orchestra.
Benchè certo di non facile fruizione, lo spettacolo propone un modo diverso di pensare e concepire la celebre figura letteraria di Madame Bovary, ottimamente interpretata da un'intensa Guerritore. Nel suo insieme però la messa in scena lascia un po' perplessi. A tratti è infatti macchinosa, criptica, ripetitiva e tende a perdersi nel simbolo. Il pubblico del Sociale l'ha comunque ben accolta, soprattutto per la sua interprete femminile, lungamente applaudita.
Repliche tutte le sere alle 20,30 fino allo spettacolo pomeridiano di domenica 26 novembre (ore 15,30), il biglietto costa 42 mila lire in platea, 30 mila in galleria (20 mila in laterale). Per informazioni: 030 2928611.



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