Tempo libero

Ristoranti

Osterie

Birrerie, Pub

Bar

Per uno spuntino

Gelaterie

Cinema

Teatri

Dopo mezzanotte

Itinerari

Viaggi

Cucina

Fitness

Appuntamenti

Agenda

Link bresciani


Arte, cultura

Mostre

Musei

Biblioteche

Artisti bresciani

Gruppi musicali

Gruppi teatrali

Lirica e classica

Il nostro archivio


BRESCIA
DI NOTTE

Dove mangiare, bere, ascoltare musica dopo mezzanotte
 

 

 

 


quiBresciaTeatro di Rossella Prestini

Mandragola, una storia moderna

Immaginate gli interpreti della Mandragola di Niccolò Machiavelli, vestiti come uomini di oggi, girare per le vie di una Firenze simboleggiata da un tavolo, due sedie, un attaccapanni. Immaginate poi che il toscano parlato da queste bizzarre figure sia sicuramente arcaico, ma interpretato con una freschezza e un'espressività tipica della modernità. Così, a grandi linee, si presenta la versione della celebre opera del diplomatico toscano nell'allestimento del Progetto Urt (compagnia innovativa composta da giovani) in scena, per la regia di Jurij Ferrini, martedì 12 e mercoledì 13 febbraio 2001 al Sociale di Brescia.
La storia è nota: un marito un po' tonto e non più giovanissimo ha, come unico desiderio, che la stupenda moglie resti incinta. Poiché questo non avviene l'uomo si rivolge a un amico (più che altro uno scroccone) che gli consiglia di chiedere a un dottore cosa fare. Il medico però, lungi dall'essere un luminare, è un impostore: finge perché è perdutamente innamorato della giovane donna e vuole trovare il modo di averla. E' qui che entra in gioco la Mandragola, radice magica e potente. Al marito viene fatto credere che la donna resterà incinta se accetterà di berla, ma il primo che andrà a letto con lei è destinato alla morte. Ovviamente questo non è vero, ma l'innamorato ottiene il suo scopo.
Certo la boccaccesca trama dell'opera, basata sull'equivoco e sul raggiro, è già di per sé divertente. L'interpretazione del Progetto Urt, però, fa scoprire i lati impensati del testo, trasformandolo facilmente e senza forzature in una situazione reale e assolutamente attuale. La ricostruzione è infatti fedele, forse alcuni toni sono leggermente smorzati e perdono un po' dell'irriverenza originale, ma l'insieme è interessante e gli attori si muovono molto bene creando dei personaggi credibili e riusciti. Ottimamente interpretate soprattutto le parti dell'innamorato Callimaco (Alberto Giusta) e di frà Timoteo (Roberto Serpi). Il pubblico, per lo più composto da studenti e insegnanti, ha apprezzato e applaudito lungamente. Replica alle 20,30. Il biglietto costa 20 mila lire. Per informazioni: 030 2808600.



Consulta l'archivio delle recensioni

I gruppi teatrali bresciani

Torna alla pagina indice del teatro

Scrivi a: teatro@quibrescia.it


Servizi pubblici

Ospedali

Professioni

Associazioni

Sindacati

Uffici pubblici

Luce, gas

Università

Chi ci rappresenta

Enti turistici

 

ESCLUSIVO

Le trame
dei film
da vedere
in città
e provincia

 

   

Dove andare a

Desenzano

Iseo

Palazzolo

Rovato

Salò

Sarnico

Sirmione

Toscolano