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Che
cosa succede quando uno dei comici più
anticonformisti e irriverenti d'Italia si scontra
con l'autorità della tragedia
Shakespeariana? Una "serata di delirio
organizzato": attori improvvisati, coriandoli che
cadono dalle balconate, scherzi, canti e qualche
momento poetico. Paolo Rossi ha aperto al teatro
Sociale la stagione di prosa del Ctb con "Romeo and
Juliet", uno spettacolo che spezza i normali schemi
teatrali invertendo le parti. Un ottico,
un'impiegata, uno studente, presi dal pubblico e
trascinati sul palco, si sono trasformati
così in Romeo e Giulietta, nei |
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Montecchi
e nei Capuleti, rivelando rare doti comiche (spesso
involontarie), sotto la guida di un Paolo Rossi
sorprendentemente attento e pronto. Non sempre
infatti il comico milanese dà il meglio di
sè, ma questa volta, immerso nel caos
più totale, si è mosso con destrezza
riuscendo a gestire senza cadute una situazione
difficile e imprevedibile. Accanto a lui, un
manipolo di attori professionisti che, in questa
folle messa in scena, sono diventati di volta in
volta musicisti, prestigiatori, aiutanti, non
costituendo però altro che un contorno, una
nota di colore posta sul palco e un diversivo per
far meglio sopportare al pubblico gli inevitabili
tempi morti. Infatti in "Romeo and Juliet" qualche
calo di ritmo c'è, ma lo spettacolo
conquista la sala con la ricetta del
coinvolgimento, stuzzicando il sogno, condiviso dai
più, di calcare le scene almeno una volta
nella vita. Il risultato? Applausi a iosa
chiaramente per Paolo Rossi, ma anche per i
protagonisti caserecci che potreste essere voi in
una delle prossime repliche bresciane, previste
fino a domenica 12 novembre. Sempre che riusciate a
trovare il biglietto.
