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quiBresciaTeatro di Rossella Prestini

Una sposa ironicamente persiana


Una passione irrefrenabile e sconvolgente, ma anche ironia e sarcasmo hanno caratterizzato "La sposa persiana" di Andrea Taddei, che ha debuttato al teatro Santa Chiara per la stagione di prosa del Ctb. In un ambiente da harem moderno, pacchiano e fumettistico quanto basta, si sono consumate le vicende di Ircana, schiava irruente e bella, che combatte con tutte le sue forze contro l'insediarsi di Fatima, moglie di Tamar, suo padrone e amante. Scelta abbastanza ardita di questi tempi, l'opera venne scritta da Goldoni nel 1753 e, nella Venezia impazzita per turcherie ed esotismi, ebbe un successo fulmineo. Oggi però, quei versi in rima baciata, tutto quell'oro e quei tappeti, risultano esagerati ed è forse per questo che Taddei ha deciso di puntare sull'ironia, accentuando i toni e i caratteri dei personaggi, fino a renderli protagonisti di una farsa. Si sono visti così un'Ircana urlante e isterica (decisamente troppo, a nostro parere), accompagnata dai tuoni nel suo ingresso in scena; un Tamar smidollato e inconcludente, che non riesce a opporsi all'autorità paterna e passa il tempo mangiandosi le unghie; una Fatima furba e potente nella sua dolcezza da finta bambina, usata come arma per ottenere ciò che vuole e ciò che alla fine sembra ottenere. Sembra, perché la mogliettina, proprio pochi attimi prima che si chiuda il sipario, vede il marito scappare dall'harem e correre sulle tracce di Ircana, a cui lei stessa aveva dato la libertà. Lo scontro tra le due donne (Sandra Toffolatti, Ircana, e Paola Bigatto, Fatima), se nella commedia goldoniana è stato vinto dalla schiava, nella rappresentazione del Ctb vede primeggiare Paola Bigatto, che ha saputo dar vita a un personaggio credibile, divertente e perfettamente controllato, il meglio riuscito dell'intera rappresentazione benchè sia molto convincente anche Emanuele Carucci Viterbi, nella parte della vecchia guardiana del serraglio, morbosamente attratta dall'oro e dagli uomini (il ruolo femminile era interpretato da un uomo anche nell'originale goldoniano). Nonostante qualche esagerazione "La sposa persiana" di Andrea Taddei è interessante, abbastanza divertente ed è stata accolta da scroscianti applausi dal pubblico del Santa Chiara, dove è in replica fino al 10 dicembre.
Il biglietto costa 25 mila lire, per informazioni: 030 3772134.



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