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Messico
parte III: in autobus dal Chiapas fino ai
Caraibi Qui
sopra: l'immagine di una delle piramidi di Chichen
Itzà, nello Yucatan. In basso a destra: il
Cañon
del sumidero, Chiapas. L'itinerario.
Questo viaggio è diviso in tre parti, tre
itinerari possibili di cui in queste pagine viene
presentata la Terza che, dal Chiapas, regione
prevalentemente montuosa e coperta di fitta giungla
, porta sulla costa caraibica del Messico,
attraversando la penisola dello Yucatan ricca di
tradizione e storia. Perché
in autobus. I mezzi di trasporto che
consigliamo di utilizzare per questo viaggio
all'interno delle suggestioni e delle atmosfere
messicane sono gli autobus, in tutto il paese
gestiti da varie compagnie private. Vanno
praticamente ovunque, sono comodi, rapidi e
mediamente economici: considerate di spendere una
cifra tra le 8 e le10 mila lire per 100 chilometri.
Vi sono compagnie di trasporto di prima e di
seconda classe: la variazione di prezzo per la
medesima destinazione è circa del 20 per
cento. La differenza principale è data
dall'età del mezzo (e dall'aria
condizionata). Il
periodo migliore. Ci si può recare in
Messico in qualunque periodo.Considerate
però che da maggio a ottobre i mesi sono
più piovosi e che il periodo tra aprile e
luglio è il più caldo. Sull'altopiano
le notti invernali possono essere fredde e umide,
mentre la zona dello Yucatàn gode di
temperature abbastanza costanti e temporali di
breve durata sono possibili durante tutto
l'anno. Avvertenza.
Tutti i prezzi che vengono indicati sono riferiti
alla primavera del 2000 e, se non altrimenti
specificato, a camere doppie: inflazione e
quotazione della moneta possono renderli
semplicemente indicativi. Il
percorso tappa per tappa San
Cristòbal de las Casas. Da Tuxtla
Gutièrrez , passato il cañòn
del Sumidero, la strada sale verso le alture del
Chiapas. San Cristòbal (a 85 chilometri)
è una piacevolissima città dal tipico
impianto coloniale, con strade dritte e basse case
bianche posta a 2100 metri di altitudine, resa
famosa nel gennaio 1994 per la pacifica occupazione
da parte dell'Ezln (il movimento rivoluzionario
zapatista) tendente a far conoscere la situazione
di oppressione in cui ancora oggi vivono le
popolazioni indie della zona. Nei dintorni vi sono
molti villaggi in cui si parlano diverse lingue che
potrete visitare con brevi escursioni: i più
interessanti sono San
Juan Chamula e Zinancantàn . Non
vi consigliamo di scattare fotografie in questi
luoghi: rischiereste un'aggressione e la
distruzione della macchina fotografica. Molto
interessante è la visita alla chiesa di San
Juan Chamula: si entra dopo avere avuto una formale
approvazione e pagando un biglietto (sulle 2 mila
lire). All'interno regna una strana atmosfera con
le statue dei vari santi vestite con abiti in
stoffa, incenso a profusione e in terra fieno misto
a erba. Durante le festività principali vi
si svolgono affollate cerimonie mistico-pagane con
scoppi di petardi e grandi bevute di alcoolici, in
un evidente sincretismo di grande suggestione.
Tutte le mattine verso le 9, con partenza dalla
piazza di San Cristòbal, una signora locale
di nome Mercedes, riconoscibile da un ombrello
colorato sempre aperto, organizza la visita ai
villaggi dei dintorni, in cui vi porterà
servendosi di minibus locali e raccontandovi , in
inglese o spagnolo, varie notizie sulla storia e le
popolazioni indie. Nella zona nord della
città, il Templo di S. Domingo
è una chiesa, la più bella di San
Cristòbal, nelle cui vicinanze si trova un
famoso mercatino indio in cui troverete tutto il
repertorio dell'artigianato dei vari villaggi
vicini. La qualità e la bellezza delle cose
qui vendute è nettamente inferiore a quella
offerta negli analoghi mercati guatemaltechi, per
questo se meta di un vostro viaggio è il
Guatemala rimandate l'acquisto. Nella stessa zona
della chiesa c'è anche il mercato principale
nel quale è sempre piacevole avventurarsi,
anche solo per vagare tra i banchi di mercanzie o
per mangiare qualcosa negli economicissimi
comedores. Da qui partono anche i collectivos (i
minibus locali) per i villaggi dei dintorni. Tutta
la città è in ogni caso un posto in
cui è piacevole vagare passeggiando senza
una meta precisa: belle case coloniali e palazzi
sono sparsi ovunque e non mancano centri culturali
e un museo regionale. Un buon posto per dormire
è l'Hotel Fray Bartolomè de Las Casas
- Niños Heroès 2, qualche isolato a
sud della piazza 31 di marzo -, che offre in un
edificio coloniale o nell'annessa nuova costruzione
stanze con bagno per circa 45 mila lire la doppia.
Per mangiare sono moltissimi i ristoranti sparsi
nel centro, tra questi un posto simpatico è
il Parìs-Mexico - calle Madero 20, non
lontano dalla piazza - buono anche per la
colazione. Le stazioni degli autobus per le lunghe
distanze sono vicine tra loro e sono dislocate a
circa 6/700 metri dal centro, poco più di
cinque minuti a piedi. Mérida.
Pochi autobus diretti percorrono in circa 9 o
10 ore i 550 chilometri di strada piatta che
separano Palenque dalla capitale dello stato dello
Yucatàn. Mérida è una grande
città dall'aspetto coloniale, molto
animata
e ricca di edifici storici interessanti: la Plaza
Mayor , con la Cattedrale e i palazzi
amministrativi, è il posto sul quale tutta
la città converge. Le rovine Maya di
Uxmal sono visitabili con una facile
escursione: alcuni mezzi dal Terminal de Autobuses
fanno servizio da e per il sito che si trova circa
80 chilometri (meno di due ore) da Mérida.
Come in tutte le rovine dello Yucatàn, fa
molto caldo ed è umido: provvedete con una
buona scorta di acqua ed abiti adeguati. Sulla
costa, a 33 chilometri, la cittadina balneare di
Progreso, che vanta uno dei più
lunghi moli esistenti (ben 6,5 chilometri),
è un sonnolento posto in cui recarsi per un
bagno o per mangiare il pesce in uno dei numerosi
ristoranti che si animano nel fine settimana. In
città esistono molti alberghi di vario
livello e prezzo: Casa Bowen - calle 66, 521b, non
lontano dalla piazza in direzione della stazione
degli autobus - è un posto economico con
stanze grandi ma un po' in decadenza. Si può
trovare comunque di meglio. I ristoranti del centro
hanno spesso l'aspetto di trappole per turisti,
cercate quindi quello che meno vi
dispiace. Chichén
Itzà. Le rovine Maya di Chichén
Itzà sono tra le più grandi e meglio
conservate di tutto il Paese. Ovvio quindi che
siano meta di grandi quantità di turisti che
si spargono sulla vasta superficie del sito, pur
senza nulla togliere al piacere della visita. La
piramide di Kukulcàn, il campo da gioco
della pelota, il tempio dei guerrieri, el Caracol e
molto altro sono le cose più belle e famose
che qui si possono vedere. Purtroppo da qualche
tempo non è più possibile salire la
scalinata del tempio dei Guerrieri per vedere da
vicino uno dei più inquietanti "Chac Mool"
(statua che serviva nelle funzioni sacrificali) di
tutto il Mexico;
si può invece salire nell'interno della
piramide (umidissimo e claustrofobico) fino alla
cella in cui si trovano un sedile a forma di
giaguaro e un Chac Mool. Nelle vicinanze, a 500
metri, un grande cenote (laghetto) in cui
venivano gettate le vittime dei sacrifici nelle
cerimonie Maya. La tranquilla cittadina di
Valladolid è un buon posto da cui
partire per la visita alle rovine. Dista solo 40
chilometri dal sito e molti autobus lo raggiungono
in meno di un'ora. L'hotel Zacì - calle 44,
191 - è un buon posto in cui dormire: le
stanze doppie con bagno e ventilatore costano sulle
40 mila lire e c'è anche una piccola
piscina. Sulla piazza si può mangiare in
alcuni ristoranti per pochi soldi: il restaurante
del Parque è uno di questi. La stazione
degli autobus è lontana dal centro e
sarà quindi meglio ricorrere a un taxi per
arrivarci. Tulum.
Affacciata sul mare caraibico la città Maya
di Tulum, pur senza possedere nessun edificio di
pregio, è un posto di grandissimo fascino.
La vista delle rovine, con la spiaggia e il mare
verde azzurro e blu, vale da sola la visita.
Andateci anche solo per il piacere di passeggiare
tra le pietre - tra cui non è raro
incontrare smeraldini lucertoloni - o per un bagno
sulla piccola spiaggia, per ammirare la vegetazione
e il paesaggio o seguire il volo dei pellicani: ne
varrà in ogni caso la pena. Nei pressi
dell'incrocio con la statale, l'hotel Acquario, un
buon posto nuovo e pulito dall'arredo in muratura,
o il meno caro El Cruceiro, offrono stanze in cui
non sarà raro imbattersi in grossi ragni
neri o gechi inoffensivi. Poco più avanti,
sulla spiaggia, vi sono varie possibilità di
alloggio in "cabanas". Il ristorante El fasan y el
venado, di fronte all'hotel Acquario, offre
discreto cibo a prezzi accettabili. La stazione
degli autobus è a 3 chilometri dalle rovine,
e da Valladolid alcuni autobus percorrono in tre
ore i 156 chilometri di strada in mezzo alla
foresta. Per recarsi verso nord non è invece
necessario andare fino alla stazione: al cruceiro,
presso gli hotel citati, c'è una comoda
fermata, frequenti autobus di varie classi passano
di qui per arrivare a Playa di Carmen o
Cancùn. Playa
del Carmen. Lungo tutto il tratto di costa tra
Tulum e Cancùn sono disseminate varie
spiagge più o meno accessibili e attrezzate:
Xcaret, Pamul, Akumal,
Xcacel e Xel-ha sono le più
famose e belle. Il paese di Playa del Carmen, circa
a metà strada, è un luogo in cui si
può scegliere tra varie possibilità
per l'alloggio ed il cibo. Non mancano una lunga
spiaggia, la banca, una strada pedonale piena di
negozietti e movimento, agenzie di viaggio e il
molo con l'imbarco per l'isola di Cozumel.
Tutto questo rende il luogo piacevole per una sosta
anche di qualche giorno, rilassante dopo le
"fatiche" del viaggio attraverso il Messico.
L'hotel Shan Khan, sulla via principale - 5°
avenida - ha differenti possibilità di
alloggio in villette in muratura, mediamente sulle
45 mila lire la doppia con bagno; nel giardino ben
curato, una vasca con decine di iguana e vari
uccelli. La Posada Lily - avenida Juaréz, di
fronte alla stazione degli autobus - ha stanze
accettabili per cifre più modiche e meno
comfort. Sulla via pedonale ci sono vari ristoranti
dove vale la pena provare a mangiare: alcuni sono
vistosamente turistici, altri più
tranquilli. Sulla spiaggia, a pochi metri
dall'hotel Shan Khan, il ristorante La Tarraya ha
prezzi davvero competitivi e buona qualità e
quantità: provate i vari piatti di coronado
- tipico pesce caraibico- e le altre
specialità messicane. Per andare
all'aeroporto di Cancùn,
prendete un autobus in direzione nord e fatevi
lasciare all'incrocio: da qui non sarà
difficile trovare un passaggio fino al terminal,
ovviamente se non avete con voi un bagaglio che
v'impedisca di fare qualche passo a
piedi. Le associazioni ambientaliste bresciane Gli itinerari bresciani in quiBresciAmbiente |
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