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quiBresciaViaggiare di Matteo Borghesi

Questa rubrica, che con cadenza mensile propone vacanze in paesi esteri, non vuol essere sostitutiva di una buona guida - strumento indispensabile -, ma fornisce suggerimenti, consigli e piccole notizie pratiche frutto di esperienza diretta, disegnando itinerari che toccano le località più interessanti e particolari del paese descritto. Ovviamente non c'è pretesa di essere esaustivi: considerate il tutto come il racconto di chi, con tutti i limiti del caso, c'è stato. Sono quindi graditi suggerimenti, aggiornamenti e integrazioni.

Introduzione alla Thailandia


In apertura un'immagine di elefanti al bagno in in fiume thailandese. In basso a sinistra una scultura del buddha di Sukhothai.

La Thailandia è un paese davvero molto interessante, nel quale viaggiare è facile e dove i servizi offerti al turista rendono la visita un vero piacere. Per chi non avesse mai fatto viaggi in Oriente o fosse all'esordio nella vacanza "fai da te" questo è davvero il posto da cui iniziare: costituirà un agevole apprendistato anche per chi solitamente non ama o teme il doversi organizzare in proprio. Sparsi su tutto il territorio del paese troverete alcuni dei migliori parchi archeologici (con rovine di templi e statue di Buddha a profusione) del continente asiatico, oltre a bellissimi paesaggi agresti, spiagge, foreste, alcuni palazzi davvero fantastici e molto altro. L'impatto con la Thailandia, che è pur sempre un paese esotico, non sarà mai troppo duro: la gente cordiale e la occidentalizzazione economica e dei costumi vi faranno sentire meno lontani da casa di quanto sarete in realtà.Solo viaggiando nelle zone meno turistiche potreste avere problemi di comunicazione per il fatto che l'inglese, comunemente parlato da tutte le persone che normalmente avranno a che fare con voi, è conosciuto da pochissimi. In questi posti anche scegliere un piatto al ristorante o domandare la più semplice delle informazioni per strada presenterà qualche difficoltà: la Thailandia, a differenza dei paesi vicini, non ha mai conosciuto dominazioni coloniali e quindi l'unica lingua che vi si parla correntemente è quella del luogo. Una conoscenza pur minima di questo paese richiederà almeno un paio di viaggi di tre settimane, poiché il mare e le spiagge, che sono tra le più belle del pianeta, convinceranno anche il viaggiatore più dinamico a concedersi alcuni giorni di puro ozio.
La Thailandia è probabilmente uno dei paesi più economici - in rapporto alla qualità offerta - in cui trascorrere una vacanza. Nemmeno l'India o il Guatemala, restando tra i luoghi più frequentati e meno costosi, hanno prezzi così bassi e infrastrutture di così elevata qualità. Gli alberghi medi, per esempio, costano cifre comprese tra le 5 e le 35 mila lire a notte e in alcuni di questi il livello è decisamente buono, paragonabile a un nostro hotel a 3 stelle; anche i trasporti, capillarmente diffusi ovunque, sono abbastanza confortevoli e economicissimi; escursioni e gite locali sono disponibili con facilità a cifre irrisorie.

Il periodo migliore. In Thailandia conviene programmare un viaggio nei mesi compresi tra novembre e aprile: è questa infatti la stagione asciutta, mentre in estate il monsone porta piogge e temporali che si protraggono fino a ottobre, causando spesso allagamenti e difficoltà negli spostamenti soprattutto via mare. La temperatura invece rimane abbastanza costante e sempre su valori simili a quelli dell'estate italiana, anche se molte zone hanno un clima pesantemente umido e afoso.

Gli alberghi. Un tipo di alloggio molto diffuso ovunque è la guest house a gestione familiare, talvolta di buon livello e a costi generalmente bassi. Costituisce buona alternativa agli hotel anche se spesso non si capisce bene in cosa consista la differenza, essendo di fatto molto simili tra loro. Se si escludono le più famose e frequentate spiagge, il costo di una stanza media difficilmente oltrepasserà le 20 mila lire e si tratterà spesso di belle camere pulite e ben arredate, con doccia e quasi sempre acqua calda. Nelle zone di mare sono molto diffuse le casette in stile tradizionale di legno e muratura, costruite direttamente sulla spiaggia: per una sistemazione di livello accettabile la cifra parte dalle 20 mila per arrivare ad un massimo di 50, 70 mila lire. Solo una stretta minoranza degli alberghi di medio livello, posti nelle località più famose, pratica prezzi più elevati nell'alta stagione, arrivando a far pagare un massimo di 100 mila lire .

Qui sopra a sinistra un'immagine di Stupa e Chedi a Si Satchanalai, a destra il tempio Khmer a Sukhothai.

La cucina. La cucina thai è in genere apprezzabile per il palato occidentale: non ricorre, se non in limitati casi, all'uso pesante del peperoncino o di altre spezie. Il riso e i tagliolini cinesi sono presenti nel menu di quasi tutti i locali e vengono serviti in diverse combinazioni con verdure o carne. Le bancarelle nei mercati notturni sono il posto in cui il cibo, cucinato in grandi padelle sotto i vostri occhi, è buono (spesso) ed economico (sempre). Non esitate quindi a sedervi sulle panche o ai piccoli tavolini e a ordinare, magari indicando con il dito quello che volete mangiare: non esiste menu scritto e i prezzi non vanno mai oltre le 2-3 mila lire per una cena. Diversa la situazione nei ristoranti turistici delle principali città o presso località di mare: il menu è sempre scritto in inglese e prevede una scelta molto ampia con piatti di pesce e altro offerti a cifre che difficilmente supereranno le 6-7 mila lire.

Qui sopra a sinistra il vecchio tempio a Chiang Mai, a destra un'immagine del fiume Kok.

I trasporti. Per gli spostamenti è possibile usare indifferentemente il treno o gli autobus. La ferrovia è infatti abbastanza diffusa e ramificata nel paese ed è preferibile nel caso in cui si debbano sostenere delle tappe lunghe o notturne. Il costo del biglietto è vario: in terza classe e su un treno locale si paga circa l'equivalente di mille lire italiane per 100 chilometri. Utilizzando un espresso o un rapido con carrozze molto confortevoli di seconda classe (provviste di aria condizionata) la cifra da sborsare sale fino alle 4 o 6 mila lire (dipende dalla distanza). La prima classe, invece, è poco diffusa e limitata a un esiguo numero di treni su poche tratte. La velocità media di un convoglio si aggira intorno ai 50/70 chilometri orari. Gli autobus, gestiti sia dallo Stato sia da compagnie private, sono un poco più veloci dei treni. I mezzi poi sono moderni e con aria condizionata, molto frequenti sui principali itinerari e sempre economici: costano mediamente tra le 2 e le 4 mila lire per 100 chilometri. Potendo scegliere, sono preferibili i mezzi dello Stato, generalmente più sicuri e affidabili rispetto ai privati.

Gli itinerari. Nelle prossime settimane, verranno proposti tre itinerari: il primo, a nord, toccherà i principali siti archeologici e storici del paese; il secondo porterà alla visita della capitale e delle più importanti località del centro del paese (comprese alcune tappe poco frequentate dal turismo ma di notevole interesse); il terzo arriverà nella zona sud che può vantare alcuni tra i più bei posti di mare offerti da tutto l'Oriente, con spiagge da sogno lambite da acque trasparenti e calde. I prezzi che verranno suggeriti sono sempre riferiti a camere doppie e aggiornati all'inverno 2001.

Qui sopra a sinistra un monaco buddhista, a destra il tempio di Chiang Mai.



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