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quiBresciaViaggiare di Matteo Borghesi

Questa rubrica, che con cadenza mensile propone vacanze in paesi esteri, non vuol essere sostitutiva di una buona guida - strumento indispensabile -, ma fornisce suggerimenti, consigli e piccole notizie pratiche frutto di esperienza diretta, disegnando itinerari che toccano le località più interessanti e particolari del paese descritto. Ovviamente non c'è pretesa di essere esaustivi: considerate il tutto come il racconto di chi, con tutti i limiti del caso, c'è stato. Sono quindi graditi suggerimenti, aggiornamenti e integrazioni.

Thailandia parte I: nel nord, da Chiang Mai a Lopburi


In apertura un complesso di rovine a Sukhothai. Sotto, a destra, un wat a Chiang Mai. In basso, a sinistra, un'immagine di Chiang Rai.

Questo primo itinerario proposto, che dalla città di Chiang Mai arriva fino a Lopburi, si dipana attraverso il nord della Thailandia. Offre la possibilità di conoscere un volto poco usuale di questo paese, noto più per le spiagge e il mare che per l'innegabile bellezza delle sue montagne, ricche di templi e fiumi.

Chiang Mai. Si può raggiungere Chiang Mai direttamente in aereo in coincidenza con il volo dall'Italia: ci sono alcuni voli ogni giorno e il costo si aggira sulle 100 mila lire. Altrimenti bisogna optare per uno dei treni che partono da Bangkok e che passano anche da Ayutthaya: ve ne sono quattro al giorno - tre notturni - e impiegano circa 12 ore per coprire la distanza. La città, la più interessante del Nord del paese, è meta di molti turisti che vi giungono sia per visitarne i Wat (complessi monastici entro i quali si trovano, oltre al tempio, altri edifici religiosi e padiglioni vari) sia perché nei dintorni si possono effettuare escursioni e trekking con visita ai villaggi nella foresta. Chi scrive non ritiene molto interessanti queste visite poiché si tratta spesso di trappole per turisti che non hanno molto di autentico: i villaggi sono continuamente meta di "incursioni" di stranieri alla ricerca di non si capisce quale El Dorado. Molti dei templi in centro sono invece di grande interesse e tutta la città è intrisa da un'atmosfera di grande animazione e attività. In una zona a est del centro, si tiene un grande mercato notturno nel quale si trovano moltissimi capi di abbigliamento, per lo più di foggia occidentale - maglie e jeans, per intendersi - oltre a oggetti artigianali locali. La città offre centinaia di possibilità di alloggio, molte delle quali guest house di buon livello poste nella zona centrale e nei pressi della Porta Tha Phae. Difficile dire quali siano le migliori dato l'elevato numero di possibilità: ce ne sono per ogni tasca ed esigenza. A un centinaio di metri fuori della Porta, l'Happy Guest House offre stanze con bagno per circa 8/10 mila lire, non sono certo speciali, ma la soluzione è molto economica e dignitosa. Per mangiare, oltre ai mercati notturni, vi potrete recare in uno dei numerosissimi piccoli ristoranti sparsi un po' ovunque nel centro città che offrono cibo gustoso per pochi soldi.

Chiang Rai. Un tempo centro di produzione e di smistamento dell'oppio, questa cittadina oggi non offre grandi cose al turista: qualche Wat sparso per il centro e poco più. Molti ci vengono perché alcune agenzie organizzano trekking nelle foreste e sui monti dei dintorni, altri per il fatto che è il punto di arrivo delle barche che discendono il fiume Kok, provenienti da Tha Ton, un villaggio vicinissimo al confine con il Myanmar. Pur non essendo particolarmente suggestiva, è un'escursione che merita di essere fatta: si passa da molti villaggi rurali e non di rado potrete vedere elefanti fare il bagno o al lavoro, anche se poi il paesaggio non è nulla di speciale, il motore della barca molto rumoroso e l'unica vera emozione è data dal timore di essere assaliti da qualche pirata del fiume; la possibilità che accada è remota, i posti di controllo lungo il tragitto sono rassicuranti, però…Per fare questa gita è consigliabile passare la notte a Tha Ton presso una delle guest house del villaggio e partire al mattino: verso mezzogiorno c'è una barca che fa il servizio lungo il fiume, ma se si trova un gruppetto di 7/8 turisti interessati (non è difficile) è meglio affittarne una, cosa che vi costerà circa la stessa cifra e cioè 8/10 mila lire a testa; la durata del viaggio è di circa 4 ore. Da Chiang Mai si arriva con un autobus fino a Fang, quindi con un songthaew (un camioncino con due file di panche, molto diffuso in tutta la Thailandia) a Tha Ton. A Chiang Rai una buona possibilità per l'alloggio è data dalla Ben Guest House, situata non lontano dal centro, anche se per arrivarci, dato il percorso tortuoso, è meglio farsi portare: non di rado i proprietari attendono i turisti all'arrivo delle barche sul fiume. La casa è interamente costruita in legno di tek secondo lo stile tradizionale ed è un posto molto simpatico, ha annesso un piccolo ristorante e il personale è cortese. Una stanza con bagno costa intorno alle 10 mila lire ed è sicuramente di buon valore.

Lampang. Molti autobus in un paio d'ore coprono la distanza da Chiang Rai fino a questa tranquilla cittadina. L'unico motivo di interesse è offerto dal Wat Phra Kaew Don Tao, situato oltre il fiume, che un tempo custodiva il Buddha di Smeraldo, ora a Bangkok; ci si arriva con una piacevole passeggiata di un quarto d'ora dal centro città. A 18 chilometri, presso Ko Kha, che si raggiunge con mezzi locali, si può visitare il Wat Phra That Lampang Luang, tipico esempio di architettura del Nord del paese e probabilmente uno dei complessi templari più ricchi di questa parte della Thailandia. A Lampang buone stanze si trovano presso l'Asia Lampang Hotel, in Boonyawat Road. Costano cifre variabili secondo il comfort partendo da circa 20 mila lire per una doppia con bagno. Per il cibo provate una delle bancarelle lungo la strada nei pressi dell'hotel oppure, se volete del pesce, cercate il ristorante 641, nelle vicinanze dell'ufficio postale.

Sukhothai. Presso questa città, che si raggiunge agevolmente in autobus, potrete visitare uno dei migliori parchi storici del paese e non lontano da qui, a Chaliang - un'ora di autobus dal centro città - se ne trova un altro ancora più suggestivo, disposto lungo le rive del fiume Yom. Sono posti che non bisogna assolutamente mancare di visitare: per vedere più comodamente i siti è necessario ricorrere a una bicicletta che si può affittare all'ingresso per poche lire. Le rovine dei templi sono sparse sia a Sukhothai, sia a Si Satchanalai-Chaliang, su di un'area abbastanza grande. La visita richiede infatti almeno un paio d'ore che trascorrerete piacevolmente aggirandovi tra vecchie pietre e laterizi, con statue di Buddha in abbondanza, poste fra magnifici alberi e laghetti sui quali galleggiano fiori di loto e ninfee. Alcuni dei Wat sono in pessimo stato di conservazione, altri un po' meno, però il tutto è veramente superbo. A Chaliang, il ponte di legno sul fiume presso l'ingresso vi farà provare l'emozione del dondolio che l'attraversamento provoca, provate a farlo in bicicletta! In entrambi i siti l'ingresso costa sulle 1500 lire e sono aperti dalle 8 del mattino fino al tramonto. Se il tempo stringe e arrivate non troppo tardi a Sukhothai, recatevi nel pomeriggio alle rovine di Chaliang e quindi il mattino dopo - le prime ore sono le migliori sia per il clima sia per l'affollamento possibile - visitate le rovine della città vecchia, che si raggiungono con frequenti autobus che fanno la spola tra il centro e il sito. In città si trovano numerose guest house e alberghi presso i quali alloggiare: il Sukhothai Hotel, in Singhawat Road, ha stanze malandate ma sufficienti per 10 mila lire, meglio il River View, vicino al fiume in centro, che offre stanze per circa 20 mila lire con aria condizionata. Per mangiare c'è un buon numero di bancarelle e piccoli ristoranti presso il mercato notturno.

Qui sopra a sinistra un'immagine del Buddha a Si-Satchanalai. A destra, un Buddha a Chaliang.

Lopburi. Piacevole cittadina ricca dei resti del suo passato, piena di templi e palazzi sparsi per il centro e tutti raggiungibili con brevi passeggiate. Merita sicuramente una visita anche perchè è a metà strada tra Sukhothai e Korat, una delle tappe del nostro prossimo itineraro. Per arrivarci, provenendo da Sukhothai, il modo più comodo è quello di recarsi a Phitsanulok con un autobus (circa un'ora) e, dalla stazione dei bus, con un tuk tuk raggiungere quella ferroviaria (dista quattro chilometri) e quindi prendere un treno diretto verso Bangkok che, in circa 3 ore, se è un espresso o un rapido, arriva a Lopburi. La città è piccola e la si visita in mezza giornata: il Palazzo del re Narai (Phra Narai Ratchaniwet) è il luogo più interessante per iniziare la visita, non mancate poi il Santuario di Kala (San Phra Kan) con una colonia di scimmie che abitano nel recinto del tempio - fate attenzione a non infastidirle perché possono essere aggressive - e il vicino Prang Sam Yot, in stile khmer, abbastanza in rovina, ma suggestivo e pure popolato di scimmie. Un buon hotel della città vecchia è l'Asia Lopburi, posto quasi di fronte all'ingresso del Phra Narai: buone stanze con bagno costano circa 10 mila lire e ci sono anche un paio di discreti ristoranti. Al mercato si trovano le consuete bancarelle che, per pochissimi soldi, offrono cibo fresco ed appetitoso.

Qui sopra due immagini di Lopburi.



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