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a cura di Stefania Campo
Capretto
arrosto con patate novelle
Dopo
il soffocante caldo estivo, il clima più fresco di
questi giorni fa tornare la voglia di piatti gustosi e dai
sapori decisi. La carne del capretto, di per sé
tenera e succulenta, consente di preparare piatti
stuzzicanti senza eccessivi sforzi culinari. E' l'ideale
quindi per una piccola trasgressione nel solco della cucina
tradizionale lombarda. Abbandoniamo quindi per una volta la
diffidenza nei confronti dei grassi di origine animale, e
gustiamoci la semplice ricetta di questa settimana,
consigliata dallo chef Giuseppe Maffioli del ristorante
Carlo Magno di via Campiani 9 a Collebeato, che abbina al
gusto forte del capretto quello decisamente delicato delle
patate novelle.
Ingredienti e dosi
per quattro persone
- 1800 grammi di capretto da latte
- 800 grammi di patate novelle
- 100 grammi di lardo
- 150 grammi di burro
- 2 bicchieri di vino bianco secco
- 4 noci intere
- sale fino
- salvia
- rosmarino
Come si
realizza
1 Tagliate il capretto in pezzi
regolario.
2
Mettetelo in una casseruola da forno capiente,
aggiungendo il burro, il lardo tagliato in piccoli pezzi, la
salvia e il rosmarino.
3
Cuocete la carne nel forno preriscaldato a 180
gradi. Per smorzare il gusto selvatico del capretto potete
aggiungere nella casseruola le noci intere (con il
guscio).
4
Dopo venti minuti bagnate il capretto con il vino
bianco e salate.
5
Continuate la cottura e dopo altri venti minuti
togliete la salvia, il rosmarino, le noci e aggiungete le
patate novelle sbucciate.
6
Lasciate cuocere e rosolare le patate, mescolando
di tanto in tanto.
7 Terminata
la cottura, servite capretto e patate accompagnati, come
vuole la tradizione, da un bel piatto di polenta.
Tempo di
preparazione
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20 minuti
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Tempo di
cottura
|
1 ora
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Costo
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35 mila circa
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Difficoltà
|
facile
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Lo chef
Racconta una
leggenda che l'imperatore Carlo Magno, affascinato dai
Campiani, abbia deciso di edificare su queste colline
l'imponente costruzione che oggi è sede del
ristorante che porta il suo nome. Qui lavora Giuseppe
Maffioli, nato a Brescia nel 1965 e residente a Collebeato.
Diplomato presso l'Istituto professionale alberghiero di
Stato di Desenzano del Garda, Maffioli ha affinato la sua
arte presso diversi ristoranti: all'"Eurotel Garda" di
Verona, al ristorante "Da Vittorio" di Bergamo, a
"L'Albereta"di Erbusco ma, soprattutto, al "Cafe de Paris"
di Londra, dove ha avuto come maestro lo chef Charlie
Mercier.
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