il Sommolago, il Trentino e l'Alto Adige

Associazione I Ghiottoni


Condotta del Garda Veronese

direttore Angelo Peretti



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Gli itinerari del vino e della tavola
Clicca qui sotto per leggere l'itinerario della strada del vino che t'interessa
Il Sommolago
La Vallagarina
Lungo le strade della carne salàda
L'Istituto agrario di San Michele
Una scheda per scoprire un fondamentale risorsa dell'enologia trentina
Il concorso del Pinot Nero
Ad Egna conferme e sorprese nel concorso dei Blauburgunder

Il Sommolago
Un viaggio nel territorio gardesano della doc Trentino può incominciare da Torbole: la seicentesca chiesa di Sant'Andrea conserva una pala del Cignaroli. Una deviazione lungo la salita che conduce a Nago permette di avvicinare le marmitte dei giganti, cavità scavate nella roccia dall'azione delle acque e dei ghiacci. Ripresa la strada costiera, dopo aver oltrepassato il fiume Sarca si raggiunge Riva del Garda, il cui museo civico, che raccoglie reperti archeologici e opere d'arte, è ospitato nella poderosa Rocca difesa da quattro torri angolari. Da visitare la pieve dell'Assunta e l'affascinante chiesa dell'Inviolata. Da Riva ci si sposta velocemente nell'entroterra, ad Arco: risalgono all'Ottocento parchi, giardini e vari edifici, fra i quali l'ex villa Archiducale e l'ex Casinò. Splendida la chiesa Collegiata. Da Arco si può proseguire verso Dro e poi, lungo il Sarca, sino all'incantevole lago di Toblino, da dove è abbastanza breve la strada per Trento.
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La Vallagarina
Chi viaggia verso il Trentino provenendo da sud, può uscire in terra veronese al casello autostradale di Affi e da qui puntare verso Volargne, seguendo il corso dell'Adige sino a Dolcè. Attraversato il fiume, si entra a Brentino Belluno, da dove si abbandona la Valdadige veronese per entrare nella Vallagarina trentina ad Avio, raggiungendo quindi Mori, dopo aver lambito Ala. Proseguendo, si incontrano Nogaredo, Nomi e Aldeno e quindi la città di Trento, varcata la quale si giunge a Lavis, San Michele all'Adige, Mezzocorona e Mezzolombardo. Tra gli itinerari che si dipartono dalla Vallagarina, è particolarmente suggestivo quello che porta alla Valle dei Laghi e al Garda.
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Lungo le strade della carne salàda
Il tratto settentrionale del lago di Garda è in territorio trentino. Qui le suggestioni paesaggistiche e gastronomiche sono davvero notevoli. I panorami spaziano dagli scenari "mediterranei" del Garda a quelli tipicamente alpini. E in cucina convivono la tradizione gardesana del pesce di lago e quella più tipicamente trentina. E poi ci sono vini eccellenti, un olio leggerissimo ed altre micro-produzioni agricole di pregio. Ma il Garda trentino è noto anche per un'altra sua particolarità gastronomica: la carne "salàda", gustosissima. È carne di manzo posta in salamoia secondo tecniche antiche e formule tramandate di padre in figlio. La si può mangiare cruda, tagliata sottilissima, oppure scottata alla piastra: una proposta semplicissima, che però giustifica ampiamente il viaggio.

La visita al Garda trentino può incominciare da Torbole, dove il grande scrittore tedesco Johann Wolfgang Goethe giunse nel 1786 durante il suo viaggio in Italia (la visita è ricordata da un'iscrizione nel centro storico). Il porticciolo è caratterizzato dalla casetta del dazio, memoria dell'età veneziana. La seicentesca chiesa di Sant'Andrea, sul dosso sovrastante il paese, conserva una pala del Cignaroli. Salendo verso Nago, lungo la strada ci si imbatte nelle marmitte dei giganti, grandi cavità scavate nella roccia dall'azione delle acque e dei ghiacci. Poco dopo si incontrano i forti austriaci costruiti attorno al 1860. Giunti a Nago, può essere interessante addentrarsi in mezzo alla vegetazione mediterranea per scoprire, in posizione panoramica, i pochi ruderi di castel Penede.
Ridiscesi a Torbole, il viaggio continua in direzione di Riva del Garda, oltrepassando il fiume Sarca (il Garda nasce qui). A Riva la poderosa Rocca, difesa da quattro torri angolari, si affaccia sul lago ed ospita il bel museo civico, che raccoglie reperti archeologici ed opere d'arte provenienti dalla zona. La pieve dell'Assunta conserva pregevoli tele del Craffonara e del Cignaroli. Di grande fascino è la chiesa dell'Inviolata, costruita nella prima metà del Seicento per custodire una miracolosa immagine della Vergine: l'interno, a pianta ottagonale, è straordinario, ricco di tele (le pale d'altare sono di Palma il Giovane), pitture (del Lucchese e del Polacco) e stucchi (del Reti). Presso il porticciolo sorgono la duecentesca torre Apponale e il palazzo pretorio di età scaligera, collegato al quattrocentesco palazzo municipale. Vari edifici recano la tipica impronta stilistica di Giancarlo Maroni, l'architetto del Vittoriale di Gardone Riviera: ad esempio l'albergo Sole nei pressi del porto, casa Armani vicino alla Rocca, il lido della Spiaggia degli Olivi, oppure, fuori del paese, l'imponente centrale idroelettrica del Ponale. Nei dintorni, a circa tre chilometri dal centro di Riva, è da ammirare lo spettacolo della cascata del Varone.
Da Riva si arriva velocemente ad Arco, nell'entroterra del Garda trentino. Nell'Ottocento questa cittadina era la mèta privilegiata del bel mondo mitteleuropeo. Risalgono a quell'epoca parchi, giardini e vari edifici, fra i quali l'ex villa Archiducale e l'ex Casinò, sede oggi della biblioteca civica. Da visitare la splendida chiesa Collegiata, seicentesca; sulla piazza antistante sorge la fontana del Mosè, con lo stemma dei conti d'Arco.
Da Arco l'itinerario può proseguire in direzione di Dro (località famosa per le eccellenti produzioni di prugne) e Drena (dai castagni della zona provengono dolcissimi marroni). A Drena è interessante il castello.
Da Riva sono possibili due altre interessanti deviazioni. La prima conduce a Tenno, con l'antico borgo medievale raccolto attorno al castello. Interessanti gli affreschi della chiesa di San Lorenzo e quelli della chiesa di San Zeno nella frazione di Cologna. Di notevole interesse sono le tipiche strutture architettoniche delle antiche abitazioni delle Ville del Monte, nome con cui vengono identificate le frazioni di Sant'Antonio, Pastoedo, Calvola e Canale. A Canale c'è la Casa degli Artisti "Giacomo Vittone", che ospita pittori e scultori italiani e stranieri e propone interessanti mostre d'arte. Affascinante il piccolo lago di Tenno, in una conca alle falde del Monte Misone.
La seconda deviazione è quella che invece conduce al lago di Ledro, raggiungibile in pochi minuti. Prima di arrivare al lago si incontra Prè, che ogni anno rimane priva di sole dall'11 novembre sino al 5 febbraio. A Molina di Ledro il Museo delle palafitte conserva i notevoli reperti preistorici raccolti in zona (è possibile visitare la zona archeologica). Il viaggio prosegue raggiungendo prima Mezzolago e poi Pieve di Ledro. L'itinerario può continuare nella Valle di Ledro sino a Bezzecca, località resa celebre dai combattimenti che nel 1866 videro protagonista Giuseppe Garibaldi.
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L'Istituto agrario di San Michele all'Adige
38010 San Michele all'Adige (Trento) - Via Edmund Mach, 1 - tel. 0461.615111
L'Istituto agrario di San Michele è un punto di riferimento fondamentale per la vitivinicoltura trentina. La sua storia ebbe inizio il 12 gennaio 1874, quando la Dieta tirolese di Innsbruck deliberò di attivare una scuola di agraria con annesso centro sperimentale. Fu l'infaticabile opera di Edmund Mach a farla decollare: fu lui ad allestire a San Michele il primo vigneto didattico e sperimentale, nel quale le numerose varietà locali venivano coltivate accanto a quelle provenienti dalle più famose aree vinicole europee. Dopo la prima guerra mondiale la gestione, passò alla Provincia di Trento e dal '26 è affidata ad un Consorzio con lo Stato. L'Istituto si basa tuttora su due poli essenziali: uno per la didattica (gli studenti della scuola di agraria sono circa cinquecento), l'altro per la ricerca. Una selezione dei numerosi vini, tutti di spiccata tipicità, che escono dalla cantina dell'Istituto agrario provinciale non può che prendere avvio dal celebre Trentino Rosso Castel San Michele, tratto da uve di cabernet e merlot (il classico uvaggio bordolese). Nella stessa linea "selezione" si trovano il Trentino Merlot e il Trentino Cabernet Sauvignon, vini di struttura abbastanza robusta. Il gradevolissimo Trentino Rebo è un omaggio a Rebo Rigotti, lo sperimentatore che ideò il vitigno incrociando merlot e marzemino gentile. Molto interessanti anche i bianchi, tra i quali spiccano il Trentino Pinot Bianco, il Trentino Nosiola e il Trentino Moscato Giallo. Una piccola chicca dell'Istituto agrario di San Michele è infine il dolce Trentino Moscato Rosa.
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Il concorso 2003 del Pinot nero dell'Alto Adige
Ottimi risultati per i vini dell'Alto Adige, nell'ambito della seconda edizione del Concorso del Pinot nero di Egna, la cui degustazione, riservata a vini dell'annata 2000 già imbottigliati e regolarmente in commercio, si è svolta mercoledì 9 aprile presso il Centro Sperimentale Laimburg di Vadena in provincia di Bolzano a cura dell'ingegner Armin Kobler, che ha curato lo svolgimento delle degustazioni (ovviamente rigorosamente effettuate alla cieca), il comportamento dei degustatori e la meticolosa elaborazione dei risultati, coinvolgendo una qualificata commissione d'assaggio formata da tecnici, enologi, sommelier, giornalisti specializzati, italiani e stranieri.

La classifica finale, che prevede giudizi sui vini espressi in ventesimi, ha confermato l'ottimo valore complessivo dei Pinot nero, soprattutto quelli prodotti in Alto Adige, dell'annata 2000, con ben 25 vini altoatesini presenti (con vari ex aequo) nelle prime cinque posizioni della classifica finale, che vede a pari merito, al primo posto, due vini a 16,5/20, al secondo posto tre vini, distaccati solo di mezzo punto, che hanno ottenuto 16/20. Seguono sempre ex aequo, al terzo posto, otto vini a 15,5/20, al quarto posto sette vini a 15/20 e infine sei vini, in quinta posizione, a 14,5/20.
I due vincitori, a pari merito, della seconda edizione del Concorso di Egna, sono stati:

Pinot nero - Blauburgunder riserva Cornell Cantina Produttori Colterenzio
Pinot nero - Blauburgunder riserva Cantina Produttori Caldaro

Al secondo posto, a pari merito, fermi a 16/20 contro il 16,5/20 dei due vincitori:
Pinot nero - Blauburgunder Patricia della Cantina Produttori Cornaiano
Pinot nero - Blauburgunder Castel Juval prodotto in Val Venosta dalla Tenuta Unterortl (proprietà di Reinhold Messner),
Pinot nero - Blauburgunder riserva Hausnannhof della Haderburg di Salorno.
A seguire, al terzo posto, ben otto vini, tutti targati Alto Adige, con la sola eccezione dell'IGT Sebino L'Arturo dell'Azienda agricola Roncocalino (lo scorso anno vincitore, con l'annata 1999 della prima edizione del Concorso) di Calino in Franciacorta. I vini sono:
Pinot nero - Blauburgunder Franz Graf Pfeil
Pinot nero - Blauburgunder Panigl riserva Weingut Klosterhof
Pinot nero - Blauburgunder Cantina Produttori Burggräffler
Pinot nero - Blauburgunder Norital Loacker
Pinot nero - Blauburgunder Trattmannhof Cantina Produttori Cornaiano
Pinot nero - Blauburgunder Praepositus riserva Abbazia di Novacella
Pinot nero - Blauburgunder St. Valentin Cantina Produttori San Michele Appiano

Quarta posizione in graduatoria, a 15 ventesimi, per altri sette vini altoatesini:
Pinot nero - Blauburgunder Franz Haas
Pinot nero - Blauburgunder Panigl Weingut Klosterhof
Pinot nero - Blauburgunder Mazzon Gottardi
Pinot nero - Blauburgunder Podere Provinciale Laimburg
Pinot nero - Blauburgunder Mason di Mason Tenuta Manincor
Pinot nero - Blauburgunder Fritzenhof Cantina Produttori Cortaccia
Pinot nero - Blauburgunder Falkenstein Franz Pratzner Falkenstein

Chiudono la graduatoria, a pari merito, con 14,5/20, al quinto posto, altri sei vini:
Pinot nero - Blauburgunder Alois Lageder
Pinot nero - Blauburgunder Mazon J. Hofstätter
Pinot nero - Blauburgunder Niedrist
Pinot nero - Blauburgunder Schiessstand Cantina Produttori Termeno
Pinot nero - Blauburgunder Burgum Novum riserva Castelfeder
Pinot nero - Blauburgunder Gummerhof riserva Malojer

Il regolamento del Concorso prevede che vengano resi noti i nomi dei vini, e delle aziende produttrici, che si sono collocati nelle prime cinque posizioni, 26 vini su un totale di 56 degustati, mentre degli altri 30 vini partecipanti sarà fornito un semplice elenco alfabetico, senza comunicare il punteggio ottenuto e la posizione conseguita nella classifica finale.

In occasione della premiazione dei vini vincitori della seconda edizione del Concorso del Pinot nero di Egna, che ha avuto luogo giovedì 22 maggio presso la Haus Unterland di Egna, da parte dell'Assessore Provinciale Hans Berger e dal Sindaco di Egna Alfred Vedovelli, si è svolta una tavola rotonda - dibattito sul tema "Tipicità e tipologia del Pinot nero in Italia", che ha visto la partecipazione di:
Niccolò d'Afflitto, enologo presso la Marchesi Frescobaldi in Toscana ed il Marchese Pancrazi
Francesco Polastri, enologo trentino consulente dell'azienda Ronco Calino in Franciacorta
Hans Terzer, enologo e kellermeister della Cantina Produttori San Michele Appiano
Gianluca Ruiz de Cardenas, produttore in Oltrepò Pavese
Jean-François Coquard, enologo francese attivo presso la Tenuta Mazzolino in Oltrepò Pavese
Armin Kobler del Centro Sperimentale Laimburg coordinatore tecnico della degustazione
La discussione è stata coordinata dal giornalista Franco Ziliani.

Giornate del Pinot nero di Egna: le degustazioni

Il programma delle Giornate del Pinot nero di Egna, dopo la premiazione e la tavola rotonda, proseguirà poi, venerdì 23 e sabato 24 maggio, con alcune degustazioni di una serie dei Pinot nero che hanno preso parte alla seconda edizione del Concorso.
Il programma delle degustazioni è il seguente:
Venerdì 23 maggio
Degustazione presso la Haus Unterland di Egna dalle ore 18.00 fino alle 22.00.
Sabato 24 maggio
Degustazione presso la Haus Unterland di Egna dalle ore 11.00 alle ore 16.00.
Il costo d'ingresso é di 10 Euro

Il panel tasting del Concorso del Pinot nero di Egna

Il panel tasting della commissione di degustazione del Concorso del Pinot nero di Egna 2003, era formato da due tecnici del Centro Sperimentale Laimburg e da:
Giorgio Grai enologo altoatesino, consulente di numerose aziende vinicole italiane
Christian Roger, creatore di Vino e finanza e l'Atelier del vino a Milano
Giorgio Grigliatti, gourmet, buongustaio, esperto di vini e di gastronomia
Wolfango Jezek, esperto di vini, collaboratore di Il mio vino, Bere, produttore in Sicilia
Guido Ricciarelli, giornalista collaboratore di Spirito di Vino/ Monsieur
Juancho Asenjo, giornalista spagnolo, collaboratore del più importante sito Internet del vino in Spagna, www.elmundovino.com esperto di vini italiani e francesi
Raoul Salama, giornalista francese, collaboratore e membro del Comité de dégustation della Revue du vin de France, la più importante rivista che si occupa di vino in Francia
Lynne Scherriff, inglese, master of wine
Paolo De Marchi, produttore attivo in Chianti Classico (Isole e Olena) e prossimamente nel nord Piemonte
Jean-Louis Denois, produttore francese attivo in Languedoc (già proprietario del Domaine des Aigles), consulente di aziende vinicole in Sud Africa e Oregon
Gianni Briarava, ristoratore, proprietario dell'Antica Trattoria alle Rose di Salò sul Lago di Garda
Giancarlo Tassi, sommelier professionista, ristoratore proprietario del Capriccio di Manerba sul Garda
Giorgio Rinaldi, sommelier professionista, responsabile della delegazione di Como dell'A.I.S., collaboratore de Il mio vino e di A.I.S. Lombardia news
Paolo Basso, sommelier professionista, già secondo classificato al concorso per il miglior sommelier del mondo, opera presso le Cantine Badaracco in Canton Ticino
Wilma Zanaglio, sommelier professionista, collabora a WineReport, Corriere Vinicolo, A.I.S. Lombardia news
Peter Dipoli, produttore in Alto Adige, commerciante e distributore di vini, esperto di vini di tutto il mondo
Franco Ziliani, giornalista, direttore di WineReport.com.
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