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GRAZIE PER LA CIOCCOLATA La banalità del male: e la sua gelida, calcolata, terrificante, efferatezza. Da un maestro del noir, Claude Chabrol, gran fustigatore, delitto per delitto, della borghesia, una storia sospesa tra menzogna e verità. Quella di Mika Muller (Isabelle Huppert, attrice feticcio del regista transalpino), presidente di un'industria di cioccolato. Mika è sposata con il virtuoso pianista André Polonski (Jacques Dutronc), che ha avuto nel frattempo un figlio, Guillame (Rodolphe Pauly), dal matrimonio con Lisbeth, deceduta in un incidente stradale. La giovane pianista Jeanne Pollet (Anna Mouglalis) sta preparando il concorso per pianoforte di Budapest. Con grande stupore apprende per caso di essere stata scambiata nella culla con Guillame. A questo punto si mette in viaggio alla scoperta di una vita che non le appartiene, entrando in una famiglia che non è la sua, e nella quale stanno per essere messi in atto strani giochi di potere ed accettazione. Huppert brava, come sempre: ma occhio alla giovanissima Anna Mouglalis, splendida scoperta. |
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