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ZORA
LA VAMPIRA
Regia:
Manetti Bros
Con: Toni Bertorelli, Micaela Ramazzotti, Carlo Verdone, Chef Ragoo Distribuzione Cecchi Gori Durata 92' Genere: Grottesco Transilvania anno 2000. Dracula è stanco di bere sempre lo stesso sangue dei trasandati contadini locali. Tramite una potente antenna parabolica guarda ogni giorno i programmi della televisione italiana, affascinato dai bianchi colli della giovani soubrette. Decide quindi di partire per l'Italia con un fedele servitore. Ma nel Bel Paese il Conte viene trattato come un qualsiasi profugo rumeno: affitta una stanzetta sporca per quattro soldi. Nei paraggi di notte è aperto solo un Centro Sociale. Non gli resta che frequentare questo posto fatto di rap, hip hop, raggae e comitati politici. Nulla di emozionante, per il povero Dracula. Finché non s'imbatte nell'affascinante Zora, una giovane writer dalla forte personalità. Quando uno dei leader del Centro, Zombie Mc, rapper appassionato di horror, scopre che il nuovo ospite è Dracula, subito s'ingegna per proteggere l'amica Zora...Prodotto da Carlo Verdone. CARLO VERDONE "E' come se avessi trovato una nuova linfa". Parla così Carlo Verdone, nella veste entusiasta di produttore, con Marco Scaffardi e la Cecchi Gori. La sua parte nel film è divertente quanto insolita: " i miei figli mi hanno detto: " a papà, ammazza quanto sei strano…". E' il Commissario Lombardi, un presuntuoso e ottuso funzionario di polizia, una sorta di Steven Seagall dei poveri, vestito eternamente di nero e con gli occhiali a specchio anche di notte. Talmente negato da non capire neanche l'evidenza dei fatti. Fino al tragico errore e al profondo cinismo del finale. Ma se la versatilità dell'attore è un dato di fatto, è quello di talent scout, l'aspetto più esaltante di Carlo Verdone I MANETTI BROS. "E' un mondo difficile" recita una canzone dell'estate duemila. E i Manetti Bros. da Roma, fratelli di assoluta creatività, sembrano essere d'accordo. Con ironia, originalità e una fortissima colonna sonora, in uscita i primi di ottobre, presentano "Zora la Vampira". Una denuncia verso l'intolleranza della gente e la cecità delle forze dell'ordine: brutta copia dei telefilm americani. Una realtà notturna fatta di musica, rap, writer e centri sociali. Il film, un horror esilarante, è un po' splatter e un po' musical. Roberto Rombi, La Repubblica |
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