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LA CENA DEI CRETINI
Regia:
Francis Veber
Il
loro imperativo è superare la monotonia e il tedio quotidiano. Per qualche ora
di puro divertimento farebbero qualsiasi cosa. E in parte già la fanno. Si sono
inventati un rituale tutto loro: la cena dei cretini. Pierre Brochard (Thierry
Lhermitte) e i suoi fidati amici hanno escogitato un principio molto semplice,
in grado di assicurargli, almeno una volta alla settimana, grasse risate
liberatorie. Si tratta sostanzialmente di questo: invitare a cena un perfetto
cretino, una di quelle persone idiote da sbeffeggiare per la strada. E c’è
pure un premio in palio: lo vince chi riesce a portare l’idiota totale. Il
mercoledì diventa così un appuntamento irrinunciabile. E questa volta Pierre
è fuori di sé dalla gioia. Ha stanato una persona che potrebbe assicuragli il
premio. Il cretino in questione si chiama François Pignon (Jacques Villeret) ed
è un oscuro contabile del Ministero delle Finanze. Uno il cui unico svago è la
costruzione di oggetti di ogni sorta composti esclusivamente da cerini. Il
campione mondiale dell’idiozia! Ma Pierre non può sapere cos’altro nasconde
il cretino della serata: non può neanche immaginare che François ha
l’inquietante potere di attirare su di sé e su chi lo circonda le peggiori
sventure...
Quand on est con,on est
con (quando uno è cretino è cretino)canticchiano i titoli di testa del film,
che è poi la lampante dimostrazione di questo assunto, nonostante riesca a
incrinare le borghesi certezze del protagonista. Perchè il gioco crudele di
questi nell'invitare a cena e sfottere un cretino diventa un boomerang di
proporzioni mirabolanti. Risate e applausi a scena aperta per oltre un'ora
giustificano i 6 Cèsar.
FRANCIS VEBER Dal regista specialista in commedie brillanti, un’altra prova tutta da gustare. Di Veber ricordiamo in particolare l’esilarante “La capra”, del 1981, con uno smagliante Gérard Depardieu affiancato dallo sfortunatissimo Pierre Richard, alle prese con la ragazza più portasfiga del globo. E inoltre “Due fuggitivi e mezzo”, sempre con Depardieu, e la versione americana dello stesso, “In fuga per tre”, che ha rilanciato Nick Nolte in un ruolo comico. |
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