Last updated: 13, Jan., 2008 

     THALASSA. Portolano of Psychoanalysis

 

 

 

 

 

TEXTS ON LINE:

 

 

"Remémoration, traumatisme et mémoire collective - Le combat pour la emémoration en psychanalyse"  de W. Bohleber

 

 

"De quoi témoignent les mains des survivants? De l'anéantissement des vivants, de l'affirmation de la vie" de Janine Altounian

"Les cachés de la folie" de J.-P. Verot  

  "La difficoltà di dire io. L'esperienza del diario nel conflitto inter-jugoslavo di fine Novecento" di Nicole Janigro (source: "Frenis Zero" revue)

 

  "I Balcani" di Predrag Matvejevic (source:  "Frenis Zero" revue)

  "La Shoah e la distruttività umana" di A. A. Semi (source:   A.S.S.E.Psi. web site)

"Breve Storia della Psicoanalisi in Italia" di Cotardo Calligaris (source: A.S.S.E.Psi. web site)

"The Meaning of Medication in Psychoanalysis" by Salomon Resnik (source: A.S.S.E.Psi. web site)

"Note sulla storia italiana dell'analisi laica" di Giancarlo Gramaglia (source: "Frenis Zero" revue )

"Adriatico" di Predrag Matvejevic

"Mon Adriatique" de Predrag Matvejevic

 

 

 

Austria/Hungary
Balkans        *Serbia (History of Psychoanalysis in)
Eastern Europe
• EU
France
Germany
Greece/Malta
• Italy
Spain/Portugal
Switzerland
Turkey, Armenia and Caucasian Rep.
Vatican
Tatiana Rosenthal and Russian Psychoanalysis

 History of Russian Psychoanalysis by Larissa Sazanovitch
-

 Israel/Palestine

- Syria

 - Jordan

- Lebanon

 

- Egypt 

-Morocco

 -Tunisia

- Algeria

- Libya

 

 

Questo testo è tratto dal discorso pronunciato da J.-P. Vernant (morto il 9.01.2007) nel 1999, in occasione del 50° anniversario del Consiglio d'Europa, e che è inscritto sul ponte che collega Strasburgo a Kehl:

<<Passare un ponte, traversare un fiume, varcare una frontiera, è lasciare lo spazio intimo e familiare ove si è a casa propria per penetrare in un orizzonte differente, uno spazio estraneo, incognito, ove si rischia - confrontati a ciò che è altro - di scoprirsi senza

 "luogo proprio", senza identità. Polarità dunque dello spazio umano, fatto di un dentro e di un fuori. Questo "dentro" rassicurante, turrito, stabile, e questo "fuori" inquietante, aperto, mobile, i Greci antichi hanno espresso sotto la forma di una coppia di divinità unite e opposte: Hestia e Hermes. Hestia è la dea del focolare, nel cuore della casa. Tanto Hestia è sedentaria, vigilante sugli esseri umani e le ricchezze che protegge, altrettanto Hermes è nomade, vagabondo: passa incessantemente da un luogo all'altro, incurante delle frontiere, delle chiusure, delle barriere. Maestro degli scambi, dei contatti, è il dio delle strade ove guida il viaggiatore, quanto Hestia mette al riparo tesori nei segreti penetrali delle case.  Divinità che si oppongono, certo, e che pure sono indissociabili. E' infatti all'altare della dea, nel cuore delle dimore private e degli edifici pubblici che sono, secondo il rito, accolti, nutriti, ospitati gli stranieri venuti di lontano. Perché ci sia veramente un "dentro", bisogna che possa aprirsi su un "fuori", per accoglierlo in sé. Così ogni individuo umano deve assumere la parte di Hestia e la parte di Hermes. Tra le rive del Medesimo e dell'Altro, l'uomo è un ponte>>.

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FRENIS zero in collaborazione con
 Penta Editions  organizza

ID-ENTITA'

MEDITERRANEE.

Psicoanalisi e luoghi della

memoria.

 
 

 

Sabato, 5 aprile 2008

Lecce, Biblioteca Caracciolo

via Imperatore Adriano, n. 79

 

 
I RELATORI

 

 

 

Curriculum Salomon Resnik

Psichiatra e psicoanalista, membro della International Psychoanalytic Association, è una delle figure di spicco della scena psicoanalitica mondiale. Di origine argentina, ha continuato e completato la sua formazione nell'ambiente della scuola psicoanalitica inglese, che si riconosceva nelle idee di M. Klein. Nel corso degli anni londinesi è venuto in contatto ed ha collaborato con eminenti personalità - quali H. Ronsefeld, E. Bick, D.W. Winnicot, W.R. Bion e la stessa Klein - e si è interessato alle idee di A. Warburg e di E.H. Gombrich. Attualmente esercita la professione di psicoanalista a Parigi, collaborando con varie università francesi e italiane. Ha fondato a Venezia il Centro Internazionale di Studi Psicodinamici della Personalità (C.I.S.P.P.), dove tiene seminari mensili aperti a psicoterapeuti, psicologi, psichiatri ed educatori che sono interessati alle problematiche dell'infanzia e dell'adolescenza. E' autore di numerosi saggi, pubblicati da riviste specializzate italiane e straniere, e di opere fondamentali, in particolare sulla psicosi.

Alcuni suoi libri sono stati tradotti in Italia:

ABITARE L'ASSENZA

Scritti sullo spazio-tempo nelle psicosi e nell'autismo infantile

Autore: Salomon Resnik, Enrico Levis, Simona Nissim, Maria Pagliarani

Franco Angeli - 2005

 

CLINICA PSICOANALITICA DELLE PSICOSI

Seminari padovani

Autore: Salomon Resnik

Franco Angeli - 2005

 

IL TEATRO DEL SOGNO

Saggio introduttivo di Mauro Mancia

Autore: Salomon Resnik

Bollati Boringhieri - 2002

 

L'AVVENTURA ESTETICA

Prospettive sull'arte

Curatore: Salomon Resnik

Franco Angeli - 2002

 

L'ESPERIENZA PSICOTICA

Autore: Salomon Resnik

Bollati Boringhieri - 2002

 

GLACIAZIONI

Viaggio nel mondo della follia

Autore: Salomon Resnik

Bollati Boringhieri - 2001

 

PERSONA E PSICOSI

Il linguaggio del corpo

Autore: Salomon Resnik

Einaudi - 2001

 

SUL FANTASTICO VOL. 2

Impatti estetici

Autore: Salomon Resnik

Bollati Boringhieri - 1996

 

SUL FANTASTICO VOL. 1

Dall'immaginario all'onirico

Curatore: Salomon Resnik

Bollati Boringhieri - 1993

 

DIALOGHI SULLA PSICOSI

Autore: Salomon Resnik

Bollati Boringhieri - 1989

 

 

Ambra Cusin

DATI ANAGRAFICI

Cognome:  CUSIN

Nome: AMBRA

 

Luogo di nascita: TRIESTE

Titolo di studio: LAUREA

Qualifica e ruolo professionale (es. responsabile di…; in servizio presso ...): LIBERA

PROFESSIONISTA

Iscritto all’ordine/collegio/associazione professionale: Ordine Regionale degli Psicologi del FVG n.39/33/II e all’Albo degli Psicoterapeuti del FVG.


 

 

CARRIERA LAVORATIVA

Indicare, per i principali ruoli lavorativi

1) le date di impiego

a- dal 1980 al 1986 insegnante di ruolo statale presso il Ministero dell’Istruzione - TS

b- dal 1986 al 1995 consulenza coordinata continuativa presso ASS n.1 Triestina Serv di Alcologia come psicologo/psicoterapeuta

c- dal 1996 al 2004 consulente psicoterapeuta di gruppo presso la comunità terapeutica La Tempesta di Go

d- Insegnamenti  di alcologia e psicologia presso la Scuola Infermieri TS, l’Università circa tra il 1998 e il 1995

e –Docente e supervisore presso l’ Università di Trieste, Facoltà di Psicologia - Scuola di Specializzazione in Psicologia del Ciclo di Vita TS, dal 2001 a tutt’oggi del corso su “Dinamica dei gruppi”

f- Docenza per l’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo MI – dal 2005 a tutt’oggi (due corsi, dal 2007 tre corsi)

g- dal 1986  libero professionista (dal 1996 come attività esclusiva e principale)

h – docente al corso di “Etnopsicologia per operatori in ambito transculturale dell’interculturalità”organizzato da RUE nel 2006 e nel 2007

i – Consigliere dell’Ordine degli Psicologi del FVG dal 1996 al 1999

l- Supervisore dell’attività (soprattutto casi di migranti) delle Assistenti Sociali del Comune di Pordenone dal 2003 a tutt’oggi e dell’Equipe Minori dell’ASS dal 2005 al 2007 dello stesso Comune

 

 

2) il tipo di azienda o settore

a- Scuola materna statale

 

b- Azienda Sanitaria

c - Comunità terapeutica La Tempesta di Go (comunità di recupero per tossicomani)

d - Scuola Infermieri

e - Università

f - Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo

g – attività libero professionale presso il mio studio in Via Pisoni 13

h – Risorse Umane Europa RUE

i – Ordine degli Psicologi FVG

l – Comune di Pordenone

 

3) il tipo di impiego

 

a- insegnante di ruolo di scuola materna

b- collaborazione coordinata e continuativa come psicologo psicoterapeuta

c- psicoterapeuta di gruppo

d- docente

e - docente

f –docente

g – psicoterapeuta e psicoanalista individuale e di gruppo

h- docente del corso sulla relazione di aiuto in ambito interculturale nel 2006 previsto anche per il 2007

i – Consigliere

l – Supervisore equipe minori mista Comune/ASS

 

4) le principali mansioni e responsabilità

a - mansioni relative al ruolo di un’insegnante

b- mansioni di psicologo psicoterapeuta (conduzione di colloqui diagnostici, di sostegno, di psicoterapia individuale e di gruppo per alcolisti e loro famigliari, conduzione di gruppi di supervisione per psicologi e operatori di clubs, conduzione di gruppi didattici sui temi dell’alcolismo, prevenzione nelle scuole di ogni ordine e grado, partecipazione all’equipe sanitaria del servizio, istituzione e conduzione di un dispensario alcologico, istituzione e conduzione di gruppi per figli di alcolisti, produzione di lavori scientifici sul tema dell’uso di sostanze alcoliche, partecipazione in qualità di relatore a convegni e seminari sul tema, ecc.

c – conduzione di gruppi psicoterapeutici per tossicomani

d –docenza (corso di psicologia e corso di alcologia)

 

e- docente di “Dinamiche di gruppo”

 

f – docente di “Aspetti cognitivi del mito” e docente di  “Mito e psicoanalisi di gruppo” (due corsi)

 

g – psicoanalista: colloqui, psicoterapie e psicoanalisi, colloqui di sostegno, diagnostici, perizie legali (CTU e CTP), responsabile di tirocini universitari  presso l’ICS (Consorzio Italiano di Solidarietà) di TS

h – docente del corso su “La relazione di aiuto in ambito interculturale”

i – consigliere

l – supervisore casi clinici


 

 

 

CURRICULUM FORMATIVO

Indicare, per ogni periodo formativo:

1) le date di inizio e di fine (da (anno) a (anno))

- Training psicoanalitico tra il 1994 e il 2002 (analisi didattica, seminari teorico/clinici, supervisioni)

 

1) il nome e il tipo di istituto di istruzione o formazione frequentato

- Società Psicoanalitica Italiana

 

2) le principali materie/abilità professionali oggetto dello studio

- psicoanalisi individuale e di gruppo

 

3) la qualifica conseguita

- Psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana e dell’International Psychoanalytical Association


 

 

Sono inoltre Socio dell’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo (IIPG) dal 2006 (sede a Roma, Milano, Palermo)

 

ATTIVITÀ IN QUALITÀ DI DOCENTE E/O RELATORE

Descrivere brevemente la propria attività negli ultimi 5 anni in qualità di docente e/o relatore

Partecipazione a diversi convegni, conferenze e seminari, trasmissioni radiotelevisive come relatore:

- al Centro Veneto di Psicoanalisi (SPI) con due relazioni di gruppi di lavoro, una sulla storia della psicoanalisi infantile e una sul mito di Orfeo

- Al convegno Edipo e Medea a Catania una relazione su Edipo,

- Seminario su La guerra e i bambini, Pordenone,

- Ai Seminari Multipli della Società Psicoanalitica, Milano, una relazione di gruppo sul tema dell’uso cognitivo del mito in psicoanalisi

- Organizzatrice e relatrice della rassegna Psicoanalisi e Cinema a Gorizia tre edizioni dal 2005 (L’inquietante enigma che ci abita 2005, Identità tra verità e bugia 2006, La sfida di crescere 2007),

- Organizzatrice,supervisore e docente del progetto “Il Ponte” su la formazione di psicologi al lavoro con gli immigrati presso l’ASS n. 1 Triestina,  per conto della SIPEM Soc. Ital. di Psicologa dell’Emergenza,

- Docente al corso di Etnopsicologia organizzato da RUE (nel 2006 e nel 2007) e relatrice di un breve intervento alla conclusione pubblica del suddetto corso nel giu. 2006,

- Come già detto docente di “Dinamiche di Gruppo” alla Scuola di Specialità Universitaria in Psicologia del Ciclo di Vita di Trieste,

- Supervisore di casi clinici individuali e di gruppo presso la suddetta Scuola di Specialità dal 2001

 

- Docente del  corso su “Aspetti cognitivi del mito” e su “Mito e psicoanalisi di gruppo” presso l’IIPG, Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo

- Supervisore dell’ Equipe Minori del Comune/ASS di Pordenone.   

- Organizzatrice, e relatrice, assieme al dott. Picciulin, del Convegno “Psicoterapie a confronto “ tenutosi nel marzo 2007 presso la Scuola di Specializzazione in Psicologia del Ciclo di Vita dell’Università di Trieste  


 

PRINCIPALI PUBBLICAZIONI

Indicare, per ogni pubblicazione:

1) eventuali co-autori

2) titolo della pubblicazione

3) anno della pubblicazione

4) editore

 

 

-          Salvatore Ticali, Ambra Cusin et. al. L’intervento delle istituzioni territoriali e dei servizi specialistici, in Verso un nuovo stile di vita con i club degli alcolisti in trattamento, Editre Edizioni 1990

-          Maurizio De Vanna, Silvio G. Cusin, Claudio Poropat,Ambra Cusin, Il test di Rorschach nella prognosi di un gruppo di alcol dipendenti in trattamento, in  L’uso clinico del Rorschach, Franco Angeli 1991


 

-          Ambra Cusin, Salvatore Ticali Gli acchiappalcolisti ASS n.1 Triestina 2003

-          Franca Amione, Ambra Cusin Eumenidi: Dalla legge primitiva alla legge democratica Un uso del mito per riflettere su di un processo di trasformazione, in Koinos: pensare in gruppo, Borla n. 2 /2004

-          Ambra Cusin     Infanzia straniera tra curiosità e cure quotidiane in Percorsi interculturali Regione FVG 2006

-          Ambra Cusin,  Shohreh Motamedvaziri  Riflessione sugli aspetti di una possibile collaborazione tra mediatori culturali e psicologi   in Percorsi interculturali Regione FVG 2006

-          Ambra Cusin  Alcune riflessioni sull’Assunto di Base di Omertà in Omertà, mafie, terorismi, sette segrete. Quaderni di Pubblic/azione  vol. 3/2006 Re-edizione Catania

-          Ambra Cusin  Lo sbarco con il gommone. Racconto di un’esperienza di ascolto del “disagio migratorio” esperito da un gruppo di psicologi presso un Ambulatorio per Stranieri, Rivista di Psicoanalisi Borla ed. n.  1/2007

 

 

 

 

 

Nicole Janigro, nata a Zagreb (Croazia), vive e lavora a Milano. Psicoterapeuta, analista di formazione junghiana, fa parte dell’associazione “Laboratorio analitico delle immagini” (L.A.I.).

Collabora a progetti di formazione legati al tema dell’ elaborazione del conflitto, rivolti a volontari e operatori attivi sul campo nelle aree di crisi della ex Jugoslavia. Ha in corso una ricerca su sogno e guerra.

Ha svolto attività giornalistica ed editoriale, è autrice di L’esplosione delle nazioni (Feltrinelli 1993,1999), ha curato il Dizionario di un paese che scompare. Narrativa dalla ex Jugoslavia (manifestolibri 1994), l’antologia Accadde a Sarajevo (Edizioni Scolastiche B. Mondadori 1996), Vivere altrimenti, guida alle comunità alternative in Italia e nel mondo (con G.Ciuffreda, Pratiche 1997), l’antologia di narrativa Non troppo uguali. Storie di identità e differenze (con R.Cacciatori, Edizioni Scolastiche B.Mondadori 1999), La guerra moderna come malattia della civiltà, (Bruno Mondadori, Milano 2002), Casablanca serba. Racconti da Belgrado, (Feltrinelli, Milano 2003). Ha tradotto Il centro del mondo (il Saggiatore 1995) e Il divano orientale (il Saggiatore 1997) di Dzevad Karahasan e Il ruolo della mia famiglia nella rivoluzione mondiale di Bora Cosic (edizioni e/o 1997).

 

 

Manuela Avakian, nata a Taranto il 12/05/1977, di madre armena, ha conseguito il diploma di Maturità Tecnica Industriale ad indirizzo Chimico Ambientale presso l’ITIS  Pacinotti di Taranto nell’anno 95/96, possiede un attestato di specializzazione professionale in  Tecniche Bio-Chimico Ambientali ed ha frequentato  un corso post-diploma per “ Tecnico addetto ai sistemi di qualità e sicurezza”. Attualmente lavora presso la Provincia di Taranto nel settore delle “Aree protette”.

La sua vera passione, tuttavia, è la scrittura ed è l’autrice di “Una terra per Siran”, romanzo d’esordio pubblicato dalla Prospettiva editrice, premiato dal Collegio Pontificio di Roma e finalista al Premio Carver. Il romanzo è stato recensito da La Repubblica, Il Corriere del Mezzogiorno, La Voce del Popolo, e da vari altri giornali e riviste locali e non. Inoltre è stato citato nel New York Review of Books. L’autrice, per presentare il suo libro, è stata invitata in molte città tra cui Roma, Milano , Torino, Alessandria, Pesaro, Bologna, Bari, Lecce, Isernia, Caiazzo, Martina Franca, Locorotondo ecc. Inoltre il libro è stato adottato come testo di lettura in diverse scuole da Verbania fino a Taranto. La prestigiosa rivista letteraria Nuovi Argomenti della Mondadori ha pubblicato in seguito un suo racconto intitolato “Il destino nel hadig”.

 

Una terra per Siran è un romanzo che ha come sfondo storico il genocidio armeno, tema di grande attualità legato all’eventuale ingresso della Turchia in Europa. La vicenda, in parte autobiografica, nei suoi riferimenti culturali, si sviluppa sulla figura di Siran, giovane donna armena, figlia di sopravvissuti al genocidio, nata in Etiopia e alla ricerca di una patria in Italia.

Storia al femminile, intrisa di amori intensi, di maternità e di sofferenze, mette a nudo i disagi dell’immigrato, del senza terra, e nello stile ci riporta alla mente, per usare le parole di un critico letterario, “i romanzi post coloniali britannici tanto in voga in libreria”.

 

 

Curriculum  vitae di P. Franca Mazzei Maisetti, psicoanalista didatta

Presidente I.N.P. - Istituto Neofreudiano di Psicoanalisi di Milano

Direttore S.P.I.R. – Scuola Psicoanalitica di Intersoggettività relazionale

Analisi individuale col prof.Cesare Musatti

Analisi didattica col prof. Franco Fornari.

Ricerca, collaborazione e consulenza psicologica con ISCA (Istituto per lo studio e la diffusione del Cinema di Animazione). Ideazione, produzione ed elaborazione di tre filmati “Immagini 1 -2 – 3” presentati a diversi seminari e congressi e successivamente trascritti su Video.

Ricercatrice e consulente psicologica presso la divisione pediatrica dell’Ospedale di Treviglio.

Direzione decennale di un gruppo di ricerca presso la cattedra di reumatologia dell’Università degli Studi di Milano, sugli aspetti psicologici dell’artrite reumatoide

Dal 1987 collaborazione con il prof. Mauro Mancia nella ricerca e nella direzione di gruppi di lavoro.

Autore di numerose pubblicazioni, collabora con periodici di psicologia, filosofia, arte e cinema

Dal 1995  promuove e coorganizza rassegne-convegno annuali di “Cinema e Psicoanalisi”.

 

 

 

CURRICULUM  VITAE di MASSIMO MAISETTI

Massimo Maisetti, giornalista, critico cinematografico, esperto di cinema di animazione, ’ nato nel 1934 a Milano dove risiede.

E’ stato Preside della Scuola di Cinema e Televisione del Comune di Milano e Consigliere dell'Ente Max Massimino Garnier, organizzatore del Salone dei Comics e del Cinema d'Animazione di Lucca.

Direttore dell'Istituto per lo studio e la diffusione del cinema di animazione - ISCA

Presidente della Federazione Italiana dei Cineclub – Fedic.

Ha pubblicato saggi su Ingmar Bergman, l'espressionismo tedesco, il cinema d'animazione russo, ungherese, svizzero e italiano.

Collabora a periodici di cinema, arte e cultura.

Svolge corsi di storia del cinema e di analisi del linguaggio.

Organizza, coordina e dirige concorsi, rassegne, convegni dedicati al cinema d'animazione e più in generale al cortometraggio e ai film d‘autore.

 
DOMENICO UCCIOBIONDI nasce a Ceglie Messapica - Brindisi nel novembre del 1946.
Avvia l'attività artistica nel 1973 sviluppando una produzione pittorica e grafica.
Sino al 1980 segue le poetiche del realismo e della tradizione figurativa espressionista, legate a problematiche esistenziali e alla questione meridionale, documentate da numerose mostre in campo nazionale ed estero. In questo periodo assai fecondo intraprende il lavoro illustrativo per il corpus del poeta Pietro Gatti.

Dopo aver frequentato l'Università di Bari, studia Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce.
Cura cartelle e produce opere d'incisione stampate in proprio su torchio calcografico. Dopo una pausa di riflessione, a suo modo catartica, propone un rinnovato repertorio visivo aniconico, di ispirazione informale (1986-91), non senza suggestioni materico-gestuali (1991-97). Segue la ricerca estetica più matura, rivolta ai nuovi linguaggi della medialità con cui si confronta costantemente. Risolve sintetizzando un proprio zapping pittorico, incentrato sulla reintroduzione dei motivi figurali accostata alla gestualità informale, sul recupero di inserti vili e sul decisivo apporto di composizioni scritturali.

Interessanti sono alcune progettazioni di opere in vetro di grande formato, anche di soggetto sacro.
Nel suo lavoro più recente aggiunge nuova linfa alla sua consolidata produzione pittorica, proponendo soluzioni plastiche di sapore neopop e concettuale, che coniugano scultura e uso del colore.
Si interessa di ricerca teatrale e nel 1982 fonda il Teatro della Calce che dirige e con cui tuttora realizza opere ed azioni performative di intensa suggestione.

E' presente nelle più importanti rassegne e fiere d'arte contemporanea
(arte fiera/ Bologna- Miart/ Milano- ArtePadova- Parma- ExpoarteBari- Lugano).
Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private ed è presente nelle istituzioni museali:
Palazzo Sarcinelli- Conegliano Veneto (a cura di M. Goldin)
C D'Ac.- Olivetani- Università degli Studi- Beni Culturali- Lecce (a cura di Lucio Galante)
Museo d'arte sacra contemporanea- Arcivescovado- Lecce (a cura di Toti Carpentieri)
Museo d'arte contemporanea "Carlo Levi" - Aliano (a cura di Massimo Guastella)
Pinacoteca comunale- Novoli (a cura di Corrado Lorenzo)

 

 

 

 

SANTA  FIZZAROTTI SELVAGGI E’ NATA A CARBONARA DI BARI, DOVE VIVE E LAVORA.

 

Santa Fizzarotti Selvaggi è nata a Carbonara di Bari, dove vive e lavora. Laureatasi all’Università degli Studi di Bari, si è sempre dedicata allo studio della psicoanalisi e del linguaggio delle arti.

 

Critico d’arte. Scrittrice  e poetessa. Esperta nelle tecniche della calcografia classica.

 

Santa Fizzarotti Selvaggi ha scritto monologhi e sceneggiati radiofonici per la RAI di Puglia, ha curato la regia di filmati e cortometraggi. Ha organizzato mostre in Italia ed all’estero. Collabora a quotidiani e riviste specializzate.

 

È membro fondatore di varie associazioni. Socio della Scuola Romana Rorschach, della Società Italiana di Andrologia, della Società Italiana di Estetica e della Società Italiana di Psicodramma Analitico. Iscritta all’Albo dei giornalisti-pubblicisti.

 

Dal 1985 al 1990 è stata Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Bari.

 

Nel 2003 ha fondato e dirige per Schena Editore la collana “ArtePsiche”; “Il Giardino delle Muse. Quaderni di Poesia e Arte” con G. Dotoli, e nel 2005 la collana “Frenis zero. Scienze della Mente, Filosofia, Psicoterapia, Creatività” con G. Leo.

Ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali su tematiche psicoanalitiche e artistiche.

Ha organizzato convegni, seminari di studio, incontri culturali e scientifici.

 

AUTRICE DI NUMEROSI SAGGI E RICERCHE, HA RICEVUTO RICONOSCIMENTI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI.

 

 Suoi lavori sono tradotti in varie lingue.

        

Tra le sue numerose  pubblicazioni ricordiamo :

 

Il luogo amato dell’Arte, Schena Editore 1997 Premio Letterario Ignazio Ciaia

 

Il cuore dell'Altro. Riflessioni sugli aspetti culturali e psicologici del trapianto e della donazione di organi, Schena, Fasano, 2000. Premio Nazionale Valle dei Trulli 2000

 

La porta delTempo, Schena , (2002), Primo Premio “ Fernando Pessoa”- Firenze.

 

 

Il counselling psicodinamico, con Andreas Giannakoulas, Borla,Roma  2003. Premio Gradiva, Lavarone 2004.

 

Il colore della mente, Schena Editore, Fasano ( Brindisi) 2004

 

Creta mia bella, prefazione di  Aldo A. Mola, Schena, 2006

 

In una notte di mezza estate. Inno alla vita, Prefazione di Corrado Petrocelli, Schena Editore, 2007

 

Nel 2005 SIGILLO  dell’Università di BARI e TARGA della Facoltà di Lettere e Filosofia Cattedra di Psicologia e Pedagogia “Per la Passione nel lavoro di ricerca psicoanalitica e l’Impegno nella Cura dell’Altro”                                                                                                                                          

 

Fra  le altre nel 2006 è stata pubblicata una  Monografia sul suo lavoro  sulla Rivista      ENCRES VIVES, Parigi

 

Ha diffuso la Cultura della Donazione di Organi e del Rapporto Medico – Paziente; ha sviluppato la Cultura delle Arti costruttrici di Pace; ha approfondito varie tematiche in ambito psicoanalitico.

 

 

 

 

 

 CURRICULUM VITAE DI COSIMO TRONO

- Laureato in Psicologia all'università Cattolica di Lovanio (Belgio) nel 1975 (con "grande distinction");

- laureato in Criminologia all'Università Cattolica di Lovanio (Belgio) nel 1975 (con "grande distinction);

- dottorato in Psicologia all'Università di Paris-Nord (Francia) nel 2002 (menzione "très honorable")

 

IMPIEGHI

 

- Servizio di Psichiatria dell'Università Cattolica di Lovanio, co-fondatore del Servizio di Psicosomatica delle Cliniques de l'Université de Louvain (Mont-Godinne, Belgio) (1977-1983);

- Servizio di Medicina scolastica del Comune di Losanna (Svizzera), (1989-1995);

- tra il 1983 e 1995 psicoterapeuta riconosciuto dal Dipartimento di Salute Mentale del Canton di Vaud (Svizzera); consulente co-fondatore del Centro per l'Infanzia "Le Cerf Volant" del Comune di Ginevra;  consulente in diverse strutture per l'infanzia di Losanna (Svizzera)

- psicoterapeuta nel Service de Psychiatrie infanto-juvénile de l'Hôpital Delafontaine (Saint-Denis, Parigi, Francia) (1995-agosto 2007)

- psicanalista

- editore

- Chargé de cours ai Masters di Psychologie de l'enfant et de l'adolescent dell'Université Paris-Nord dal 1997.

 

 

PUBBLICAZIONI

Publications

 

 

REVUES :

 

-          L’épisode de la co-Kaïn, Inhibition ou symptôme de Freud ? in Le Bloc-Notes de la psychanalyse, n. 8, Clinique,  Genève/Paris, Georg/Buchet-Chastel,  1988, pp.109-122 ;

-          La virginité de la parole. Baudelaire, in Le Bloc-Notes de la  psychanalyse, n.9, Sexualités, Genève, Georg,  1989-90, pp.167-182 ;

-          Les Fleurs du Mal. Situation baudelairienne de l’analyste, in  Cahiers du Cercle Freudien, Paris, Le mal en psychanalyse, 1990, pp.1-30 ;

-          Etre père aujourd’hui. Entre illusion et réalité, in Esquisses psychanalytiques, n.19, 1993, Le père et le symptôme, Paris, pp. 27-39 ;

-          L’enfant qui était né deux fois, in Esquisses psychanalytiques, n. 21, 1994, Clinique des phobies, Paris, pp.145-152 ;

-          Les censeurs de jouissance. Fétichismes, psychanalyse, cultures, in Le Coq-Héron, n.144, L’actuel de la clinique. Sexualités, maltraitance, le prix à payer, Paris, pp. 65-82.

-          Il padre deve mettere i paletti, la madre farli rispettare,in Psychologie Magazine Italia, Milano, maggio 2006 ;

-          La stagione dei sentimenti, ibid., maggio 2006

-          La fede e la ragione, ibid., luglio-agosto 2006.

 

 

OUVRAGES COLLECTIFS :

 

-          Le re-vers de la psychanalyse, in Art,Littérature, Psychanalyse, Marseille, Passages de Sujet, 1987, pp.61-71 ;

-          Psychanalyse et tarentulisme, in Psychopathologies Méditerranéennes, Paris, A.A.R.P.C. (association aide à la recherche en psychopathologie clinique), Université de Paris 13, 1990, pp.302-303 ;

-          Des-rives analytiques, in L’analyse et l’analyste, Paris, Solin, 1991, pp. 129-135 ;

-          Discours et parcours.  Du pluriel au singulier, in Devenir psychanalyste, Paris, Denoël, coll. L’Espace Analytique dirigée par Maud Mannoni, 1996, pp. 73-100 ;

-          Pour une poétique de l’interprétation analytique, in Où en est la psychanalyse ?, Ramonville Saint-Agne, Erès, 1999, pp. 177-182.

-          Avant propos, in Les Décenseurs, (sous la direction de Cosimo Trono), Paris, Penta/L’Harmattan, pp.5-9 (à paraître novembre 2007) ;

-          Des Censures, in Les Décenseurs, ibid., pp.10-17.

 

LIVRES :

 

-          Figures de double. L’inconscient entre corps et théâtre, Paris, Denoël, coll . L’Espace Analytique, dirigée par Maud Mannoni, 1986, 256 p. ;

-          Poétique et Interprétation, Paris, Penta/L’Harmattan, 2004, 285 p.

-          L’Or du diable. Baudelaire et Caroline Dufays, fiction analytique, Paris, Penta/L’Harmattan, 2004, 144 p.

                                                        

 

 

CURRICULUM VITAE BREF DE ABRAM COEN

Psychiatre honoraire des Hopitaux, à son actif 3 créations de services de Psychiatie de l'Enfant et l'Adolescent

(Rouen, Le Havre et Saint Denis).
Expert auprès des Tribunaux.
Psychanalyste membre d'Espace Analytique.
Membre:
    - du Laboratoire de Recherche en Psychologie de l'Université Paris XII-Villetaneuse.
    - du Comité Executif de l'international Marcé Society
Chargé d'Enseignement d'éthique. Département de Psychologie Université ParisV
Animateur de l'émission "Parlons Psy" à "Radio Enghien".
Directeur de collection "Psychanalyse Médecine et Société" aux Editions Penta.
Auteur de nombreux articles dans des revues spécialisées et ouvrages
 

 

CURRICULUM VITAE de DANA Guy, Emile

Né le 20.05.1948

 

Psychiatre des hôpitaux

Psychanalyste

 

Chef de service – secteur 91G06

 

I – QUALIFICATION

 

-         Psychiatre et psychanalyste

 

 

a) Diplômes :

 

-         Docteur en Médecine (1976)

 

-         Licence de Philosophie (1978)

 

-         Psychiatre qualifié (1988) (E)

 

 

 

b) Titres :

 

NOMINATIONS HOSPITALIERES

 

 

-         Octobre 1979 : Assistant en psychiatrie (occupe un poste de faisant fonction en attendant la publication du poste).

 

-         4 Février 1984 : Adjoint de psychiatrie temps plein (arrêté préfectoral 84 29 82 du 30 juillet 1984).

 

-         4 février 1981 : Assistant de psychiatrie : temps plein

 

-         3 février 1975 : Interne titulaire des Hôpitaux psychiatriques (concours de la région Paris/Ile de France) Nomination à l’E.P.S. Barthélémy-Durand à Etampes (arrêté préfectoral 75 113 75).

 

-         1er Janvier 1985 : Psychiatre des hôpitaux

 

-         16 Septembre 1991 : Chef de service (arrêté préfectoral 91 37 68 du 8 novembre 1991). 13ème échelon depuis avril 2007.

 

 

TITRES UNIVERSITAIRES

 

 

-         Chargé de séminaire à l’Institut Edouard Toulouse (Hôpital Henri Rousselle).

 

-         Chargé de séminaire par le Cercle Freudien.

 

-         Président du Cercle Freudien de 1997 à 2000

 

 

 

 

 

 

II – FONCTIONS EXERCEES

 

 

a) Fonctions hospitalières (soins & prévention) :

 

-         1975 : Interne du 03.02.75 au 30.11.75 - Service du Dr RAPPARD - E.P.S Barthélémy-Durand à ETAMPES (91).

 

-         1975 à 1976 : Interne du 01.12.75 au 31.11.76 – Service du Dr BARROIS – Hôpital militaire de Percy à CLAMART (92).

 

-         1976 à 1977 : Interne du 01.12.76 au 31.03.77 – Service du Dr CERTHOUX (en détachement aux Mares Yvon) – E.P.S. Barthélémy-Durand à ETAMPES (91).

 

-         1977 à 1978 : Interne du 01.04.77 au 30.09.78 – Service du Dr DAUMEZON – C.H. Ste Anne à PARIS 14ème.

 

-         1978 à 1979 : Interne du 01.10.78 au 31.03.79 – Service du Dr VERBIZIER – Institut de psychiatrie La Rochefoucauld (L’Elan) à PARIS 9ème.

 

-         1979 : Faisant fonction d’assistant du 01.04.79 au 30.09.79 – Service du Dr RAPPARD - E.P.S. Barthélémy-Durand à ETAMPES (91).

 

-         1979 à 1981 : Faisant fonction d’assistant du 01.10.79 au 03.02.81 – Service du Dr SYLBERGER - E.P.S. Barthélémy-Durand à ETAMPES (91).

 

-         1981 à 1984 : Assistant de Psychiatrie temps plein du 04.02.81 au 03.02.84 – Service du Dr SIMONET - E.P.S. Barthélémy-Durand à ETAMPES (91).

 

-         1984 : Adjoint de Psychiatrie temps plein du 04.02.84 au 31.12.84 – Service du Dr SIMONNET - E.P.S. Barthélémy-Durand à ETAMPES (91).

 

-         1985 à 1991 : Psychiatre des Hôpitaux temps plein du 01.01.85 au 30.09.91 – Service du Dr SIMONET - E.P.S. Barthélémy-Durand à ETAMPES (91).

 

-         1991 : Chef de service depuis le 01.10.91 – Secteur 91G06

 

-         2007 : Responsable de pôle depuis mai 2007

 

 

b) Fonctions d’enseignement :

 

-         Chargé de Séminaire dans le cadre de l’Institut Edouard Toulouse (Hôpital Ste Anne) auquel participent des étudiants de différentes universités aussi bien que des Praticiens (depuis 1989). Il s’agit d’un séminaire de clinique psychanalytique.

 

-         Chargé d’enseignement après des Assistantes Sociales en formation. Promotion de la notion d’écouteurs publics.

 

-         Enseignement régulier auprès des Infirmiers de l’Essonne. Promotion de la notion d’écouteurs publics.

 

-         Séminaires au Cercle Freudien

 

c) Fonctions de recherche :

 

-         Recherche avec la commission de restructuration des services de l’E.P.S. Barthélémy-Durand à ETAMPES (91). Texte de synthèse sur la théorie des projets rédigé à l’attention de la commission Demay où il figure (1982).

 

-         Travail de recherche avec l’A.P.P.U.I. où il s’agit de définir socialement, théoriquement et pratiquement l’acte analytique.

 

d) Fonctions de consultant :

 

-         Consultant et psychothérapeute au CMP enfants & adolescents de DAMMARIES LES LYS (77), depuis mars 1977.

 

-         Consultant/Formateur/Enseignant à l’Institut Médico Educatif expérimental « Les Vinots » à St PRIVE (89) dirigé par Madame WASSEN – avril 1994 à décembre 2001.

 

-         Consultant au centre La résidence du Fort, à Flémalle (Belgique) foyer occupationnel médicalisé depuis 2006

 

 ACTIVITES HOSPITALIERES

 

I – Le temps de l’Internat :

Le temps de l’internat se partage pour moi de façon sensiblement égale entre l’hôpital Henri-Rousselle et le Centre Barthélémy-Durand à Etampes. C’est ainsi que le Dr G. DAUMEZON, et le Dr Ph. RAPPARD auront été ceux dont la parole autant que l’orientation de travail fut déterminante pour mes options futures.

A remonter le temps, mon premier contact avec la psychiatrie hospitalière eut lieu en 1973 à l’hôpital Henri-Rousselle où déterminant mes études de médecine, j’effectuais un stage en tant qu’Externe. Le Dr DAUMEZON à qui j’avais fait savoir mon intérêt pour la psychothérapie institutionnelle me confia tout d’abord des responsabilités au sein du club thérapeutique de son service, puis m’incita à aller travailler en Seine et Marne.

Cette époque est contemporaine du départ de F. TOSQUELLES du Centre Psychothérapique de Melun où peu avant la passation du concours de l’internat (octobre 1974), j’effectuais un stage de F.F.I. (faisant fonction d’interne) chez le Dr COTTIN qui venait de prendre la suite du F. TOSQUELLES.

Je collectais alors auprès des infirmiers et de façon générale auprès de toute personne dont le témoignage avait valeur d’enseignement, une « mémoire » sur le mode de fonctionnement du service de F. TOSQUELLES et sur la psychothérapie institutionnelle.

J’avais ainsi acquis une façon de faire sur laquelle je m’appuierai pour rédiger quelques années plus tard le rapport de la commission de restructuration des services à Etampes (Référence 5).

Cette connaissance acquise du travail et de l’œuvre de F. TOSQUELLES (bien que ne l’ayant jamais rencontré) m’ait permis d’être sollicité pour une émission de radio qui lui était consacrée (Référence 36).

 

Par ailleurs, G. DAUMEZON qui avait impulsé ce mouvement en Seine et Marne, me proposa de poursuivre une consultation à Dammarie Les Lys (77), consultation qu’il avait lui-même inauguré quelques années auparavant. J’animerai cette consultation auprès des enfants et adolescents pendant près de 15 ans (1976 à 1991) ce qui a contribué à étendre mes compétences à la psychiatrie de l’enfant. La sectorisation en 1983 et l’arrivée du Dr GEORGES comme chef de service m’ont permis de travailler en toute confiance malgré le peu de temps dont je disposais par semaine (1 vacation). Un texte est directement lié à ce travail (Référence 24).

Cependant l’essentiel de ma formation, en relation avec le Dr DAUMEZON, je la dois aux trois semestres passés dans son service en tant qu’interne (du 01.04.77 au 30.09.78).

Il est clair que ce service à contribué non seulement à défendre la clinique psychiatrique, mais aussi acceptait la confrontation avec d’autres champs, que ce soit le champ social universitaire ou de façon plus extensive le champ philosophique. D’autre part, G. DAUMESON avait ouvert son service à tous les courants de la psychanalyse ; c’est ainsi que pendant plus d’un an je fis partie de l’équipe (très restreinte !) d’internes ayant à présenter des malades à J. Lacan.

La présentation de malades qu’effectuait Lacan, les vendredis matins tous les 15 jours, est probablement l’un des enseignements les plus réellement didactique auquel il m’a été donné de participer en tant qu’interne et après coup je me satisfais aujourd’hui de l’avoir voulu.

Ces trois semestres passés chez G. DAUMEZON auront été pour moi l’occasion d’amorcer une réflexion entre la clinique psychiatrique et la psychanalyse, réflexion qui se poursuit encore. De nombreux travaux viendront plus tard actualiser ce thème (Référence 20 – 21 – 25 – 32) auxquels il faut rattacher le maillon institutionnel.

Très tôt il m’est apparu qu’il fallait par un travail toujours à refaire, une sorte de perlaboration permanente, articuler ces trois piliers que sont Clinique psychiatrique/Psychothérapie institutionnelle/Psychanalyse, et je n’ai eu de cesse depuis de les mettre en perspective pour en extraire un langage vivant.

Je dois au Dr Ph. RAPPARD d’avoir le premier su articuler, tendre des passerelles entre ces différents champs.

Le choix de son service au Centre Barthélémy-Durand, au début de mon internat (février 1975) avait été l’occasion d’affronter de plain-pied les théories institutionnelles avec la pratique. Philippe RAPPARD était considéré à juste titre comme l’un des théoriciens du courant institutionnel, auteur lui-même d’un travail sur le club thérapeutique que j’avais pu consulter chez DAUMEZON. Dire que j’ai beaucoup appris à son contact serait peut dire ; essentiellement, Ph. RAPPARD possède cette qualité rare d’éveiller chez son interlocuteur et chez ses internes l’inventivité propre à chacun. Ce fut donc d’emblée un débat d’idées qui se poursuit encore aujourd’hui.

Le Dr RAPPARD me confia pendant le temps de mon internat la responsabilité d’un pavillon (50 lits) que le découpage administratif allait bientôt détacher de son propre service ; mais ceci est déjà l’histoire de l’assistanat. Pendant plus d’un an j’essayais de faire la preuve que l’hospitalisation n’est pas une fatalité et qu’il convient de relier ce temps « hors du temps » aux structures sectorielles.

C’est de cette époque que datent des relations d’une très grande qualité avec le monde infirmier de ce service.

De décembre 1975 à décembre 1976, j’effectue mon service militaire dans le service du Pr BARROIS à Percy (Clamart); un texte de réflexion sur les médicaments sera le fruit de ce travail en milieu militaire. De retour pour quelques mois dans le service du Dr RAPPARD je suis détaché aux Mares-Yvon, centre sectoriel que le Dr CERTHOUX anime et plus particulièrement au foyer de nuit.

Le Dr CERTHOUX sera le 1er à réagir favorablement à l’idée des écouteurs publics qui déjà est en germe dans mes réflexions.

 

II – Le temps de l’assistanat, adjuvat et intégration dans le corps des praticiens hospitaliers :

Après la passation du concours de l’assistanat en octobre 1979, je décide de revenir travailler avec les équipes essonniennes en acceptant un poste de faisant fonction d’assistant chez le Dr RAPPARD jusqu’à la publication du poste.

Je retrouve ainsi les équipes que j’avais connues lors de mon internat mais surtout le choix de l’Essonne au début des années 80 est une préférence donnée à un certain type de psychiatrie.

Une psychiatrie dont je dirais qu’elle n’est pas coupée du politique et qui déjà tient par l’émulation conflictuelle des services « Corbeillois » (partisans de l’implantation préalable) des services « Etampois » tributaire du réel asilaire, les germes du débat que nous connaissons aujourd’hui en particulier sur le rôle de l’hôpital général, la conception du secteur développé comme chaîne structurante et signifiante, le rôle des infirmiers dans la perspective d’un exil (à terme définitif) de l’hôpital psychiatrique.

Alors qu’en 1975, je choisissais le service du Dr RAPPARD pour confronter mes idéaux, en 1979 – 1980 j’ai choisi une communauté de psychiatres hommes et femmes, une communauté d’idées pour mettre en pratique mon propre savoir-faire et contribuer à ma place à l’évolution de l’ensemble essonnien.

Le découpage administratif fait naître alors ce qui allait devenir le 6ème secteur de l’Essonne où mon poste est budgétisé.

L’arrivée du Dr SYLBERGER tout d’abord, rapidement suivi du Dr SIMONNET marque une nouvelle époque toute tendue vers la réalisation de nouvelles structures sectorielles. C’est une époque passionnelle parce que contemporaine de la nouvelle donne politique en France qui donne un élan à la psychiatrie telle que celle-ci n’en avait pas connu depuis la fin de la dernière guerre.

Désormais moins en pointe dans les questions institutionnelles, je cherche préférentiellement à inventer des relations nouvelles entre soignants et soignés.

Cette époque (1984 à 1991) sera pour moi l’occasion d’éprouver du dedans dans ma pratique psychanalytique et de construire peu à peu une méthode  mes actes thérapeutiques (Référence 11 – 21 – 22 – 26 – 31). Je rends hommage au Dr SIMONNET d’avoir toujours soutenu mes travaux au-delà du nécessaire débat institutionnel où nous n’étions pas toujours d’accord.

 

A partir de 1988, mon travail dans le service sera surtout dirigé vers l’hôpital général où je tente d’implanter ma conception des écouteurs publics (voir plus loin) tout en essayant d’améliorer l’image de la psychiatrie auprès des équipes médicales et la qualité de la relation avec les malades. Soutenu par une équipe d’infirmiers et d’infirmières de très grand talent nous sommes parvenus aujourd’hui à un ensemble très satisfaisant pour les futurs projets du 6ème secteur.

Depuis le 16 septembre 1991, à la suite d’un vote intervenu à la CME, j’assume l’intérim du poste de médecin-chef laissé vacant par le départ du Dr SIMONNET.

Je crois pourvoir écrire que la très grande majorité des équipes de soins me témoignent leur confiance et souhaitaient ma nomination.

Je n’ai cessé depuis cette date de construire de nouveaux lieux en particulier la Maison thérapeutique, de les articuler et de tenter  de mettre à l’épreuve des faits une théorie de la pratique orientée par la psychose.

 

ACTIVITES D’ENSEIGNEMENT

Bien que la tâche soit particulièrement délicate j’ai cherché une façon de faire tant à l’égard des infirmiers que des étudiants en C.E.S., voir des collègues qui soit animé par un souci de réinvention.

a) À l’égard des infirmiers :

Fidèle au Dr DAUMEZON (qui avait lui-même fait sa thèse sur les infirmiers) j’ai très tôt pensé qu’il fallait trouver à l’égard du monde infirmier un langage qui permette de l’associer aux projets de désenclavement de l’hôpital psychiatrique. Le but étant de surmonter les résistances souvent légitimes des infirmiers face à la pratique de secteur pour laquelle ils n’étaient pas formés.

J’ai donc cherché à déplacer leur qualification du côté de l’écoute des malades et je leur ai proposé l’appellation d’écouteurs publics (comme il existe des écrivains publics !). On comprendra qu’il s’agit essentiellement ici de faire valoir une fonction dans une équipe de secteur. Plusieurs communications et publications reprennent ce thème (Référence : 5/7/10/27) j’ai été jusqu’à défendre ce projet auprès du directeur du cabinet de C. EVIN en juin 1990.

A mon sens et résumé ici très brièvement les écouteurs apportent d’une part un changement sémantique à l’appellation infirmier quand il s’agit d’un travail sur le secteur, d’autre part, la notion d’écouteur public se veut une sorte de fiction nécessaire quant au travail à concevoir hors de l’asile. (C’est en ce sens que Serge LECLAIRE a pu reprendre le thème des écouteurs publics dans son dernier livre : « Le pays de l’Autre » - édition du Seuil 1991).

A l’E.P.S. Barthélémy-Durand, l’audience de ce concept a souvent été débattue ; j’ai participe par ailleurs régulièrement à l’oral d’admission ou à l’examen des mémoires d’infirmiers.

b) A l’égard des étudiants du C.E.S de Psychiatrie et des internes ou assistants :

J’ai pendant de nombreuses années animé une cellule de réflexion sur les problèmes posés par le secteur en cherchant à intégrer les internes et étudiants en C.E.S. au-delà de ceux dont j’avais directement la responsabilité dans le service : Tout d’abord dans le cadre d’un séminaire de lecture de texte que nous dirigions conjointement avec le Dr RAPPARD (de 1980 à 1984 à mon domicile parisien) puis dans le cadre d’un autre séminaire de lecture dont la responsabilité m’a été confiée par le Cercle Freudien (depuis 1987).

Par ailleurs, l’Institut Edouard Toulouse dont le Président est le Dr AYME a intégré un séminaire clinique que j’anime depuis 1989 (hôpital Henri-Rousselle – Paris 75014)/

Ici comme là, j’ai le souci de faire passer la méthode psychanalytique au cœur de la pratique institutionnelle.

c) Formation permanente des assistantes sociales :

J’ai participé sous la forme de cours (généraux – les psychothérapies) à la formation des assistantes sociales de la F.N.O.S.S. pendant 2 années consécutives (1986 – 1987).

d) Formation auprès des éducateurs

 Dans le cadre de l’I.M.E. expérimental des Vinots de 1974 à 2001

e) Formation auprès des psychanalystes

J’ai animé de nombreux séminaires au Cercle Freudien depuis 1990 et je poursuis cette activité à la fois clinique et théorique.

 

ACTIVITES DE RECHERCHE

a) Recherche avec la commission de restructuration des services de l’E.P.S. Barthélémy-Durand à Etampes :

 

Dès l’arrivée de la gauche au pouvoir en 1981, les différents services étampois se mobilisèrent pour proposer à la commission Demay un rapport qui prenne en compte leur expérience. J’ai participé activement à cette recherche en proposant à la commission de restructuration un texte de synthèse que j’intitulais « Pluriel » (Réf : 5). J’étais déjà préoccupé à l’époque de développer une théorie pour le secteur, afin que celui-ci ne soit pas seulement le « mot valise » de l’administration. Il s’agissait pour moi, comme pour les membres de la commission d’anticiper sur les évolutions à venir. A en juger par les témoignages que je recueille, ce texte reste encore une référence pour les générations de jeunes psychiatres venus depuis sédimenter le travail entrepris.

 

b) Travail avec l’A.P.P.U.I. :

J’ai participé depuis janvier 1990 jusqu’en l’an 1999 aux travaux de l’A.P.P.U.I. (association pour une instance) dirigée par le Dr S. LECLAIRE, association qui cherche à protéger et à définir le statut des psychanalystes tant à l’égard de la société civile qu’à l’égard des autres pratiques de prise en charge. Ce travail concerne les analystes travaillant en institution comme ceux qui exercent hors d’un cadre institutionnel. Un texte ponctue cette recherche qui se poursuit toujours (Réf. : 25).

c) Travail avec le mouvement international Convergencia

Délégué de 1999 à 2006 pour le Cercle Freudien, association dont j’ai été le président de 1997 à 2000

 

 

COMMUNICATIONS ET PUBLICATIONS

 

 

1)       « A propos d’un cas de paranoïa »

a.       Congrès de psychiatrie et de neurologie française (Auxerre)

b.      Publication dans les minutes du Congrès – Paris – Masson 1974

2)      Réflexion sur la notion de statut »

a.       Communication lors de la journée d’études de la Société d’Aide à la Santé Mentale Parisienne (S.P.A.S.M.)

b.      Publication dans les annales de la société – Juin 1976

3)      « Réflexion sur les médicaments »

a.       Publication dans le journal des Armées T.A.M. – Septembre 1976

4)      « La malédiction des derniers-nés »

a.       Communication lors de la journée d’études sur la transmission organisée par l’association de défense du patrimoine des Juifs d’Egypte - 1978

b.      Publication dans la revue Nahar Misrahim - 1978

5)      « A la recherche de principes alternatifs dans l’exercice de la psychiatrie publique : « Pluriel » »

a.       Communication à la commission de restructuration des services hospitaliers d’Etampes

b.      Publication dans le rapport transmis à la commission Demay – Paris - Janvier 1982

6)      « La modernité » (relations entre toxicomanie et pornographie)

a.       Publication dans la revue Spirales n° 15 – Mai 1982

7)      « Le sablier »

a.       Publication dans la revue Spirales n°31 – Novembre/décembre 1983

8)      « Introduction à la notion de TRAUMA PSYCHIQUE »

a.       Communication lors de la 1ère journée d’études du CERCLE FREUDIEN sur le Trauma psychique – Septembre 1983

9)      « Le réel et avant »

a.       Communication lors de la journée d’études du CERCLE FREUDIEN sur le thème : « Construction en analyse » - Chantilly – Janvier 1985

10)  « La psychanalyse est-elle solennelle ? »

a.       Communication au congrès du TEXTE FREUDIEN sur le thème : « La dissymétrie » - Rabat (Maroc) – Mai 1985

11)  « Construire avec l’imaginaire »

a.       Publication in Patio n°4 – Octobre 1985

12)  « La question de l’objet dans la situation anxieuse »

a.       Communication lors de la journée d’études du COUT FREUDIEN sur le thème de « l’angoisse » - Paris – Mars 1986

13)  « La position Lacanienne »

a.       Communication au congrès du Collectif/Evénement/Psychanalyse –Paris – Décembre 1986

14)  « Les éléments vitaux d’une psychanalyse »

a.       Communication lors de la journée d’études du CERCLE FREUDIEN sur le thème de la formation des analystes – Moulin d’Andé (Eure) – Juin 1986

15)  « Le hasard, les mots et la psychanalyse »

a.       Communication au CERCLE FREUDIEN sur le thème de la passion – Novembre 1986

b.      Publication dans la bibliothèque du CERCLE FREUDIEN – Mars 1987

16)  « Les psychothérapies »

a.       Cycle de conférences destinées aux assistantes sociales (rue Boussigaut) – Paris 14ème – Décembre 1986

17)  « Les névroses »

a.       Cycle de conférences destinées aux assistantes sociales (rue Boussigaut) – Paris 14ème – Décembre 1986

18)  « Un détour utile, le langage »

a.       Communication aux « Mercredis du CERCLE FREUDIEN » sur le thème de la résistance – Paris – Janvier 1987

19)  « L’avenir de la psychanalyse »

a.       Communication à l’occasion de l’élection du conseil d’administration du CERCLE FREUDIEN – Mars 1987

20)  « L’effet psychotique »

a.       Communication lors du congrès : « La terreur subjective » (table ronde avec W. APPOLON, J. BIGRAS, F. BESSIS, O. GRIGNON) – Cité universitaire – organisé par la revue Patio – Mai 1987

 

21)  « Entre l’univers et l’inimitable, l’éthique de la psychanalyse »

a.       Communication aux « Mercredis du CERCLE FREUDIEN » sur le thème l’éthique de la psychanalyse

b.      Publication dans la bibliothèque du CERCLE FREUDIEN – Juin 1988

22)  « Les ailes du désir ou l’envie d’aimer »

a.       Publication Patio n°10 – Octobre 1988

23)  « Pratiques/portique ou quand la psychanalyse vient à l’idée »

a.       Communication lors du colloque : « Savoir-faire de l’inconscient, de la psychanalyse en acte » - Dijon – Avril 1989

b.      Publication : Actes du colloque publié dans la bibliothèque du CERCLE FREUDIEN – Septembre 1989

24)  « L’enfant attend » (Problèmes posés par la procréation assistée)

a.       Publication in « Che Vuoi ? » n°3 – Septembre 1989

25)  « Addiction, sexualité et perversion »

a.       Colloque de la revue APERTURA sur le thème de la perversion – Paris – Mars 1990

b.      Table ronde avec E. VERA OCAMPO et A. RIGAUD

26)  « Le nom et la fée »

a.       Publication in Le Feuillet (revue de la convention psychanalytique) – Strasbourg – Juillet 1990

27)  « Un métier sans communes mesures »

a.       Communication au colloque de Royaumont organisé par le CERCLE FREUDIEN sur le thème : « Du didactique dans l’institution, fonction de la désignation » - Royaumont – 16/17 Novembre 1990

28)  « A la recherche de quelques principes théoriques pour le secteur »

a.       Communication lors du 1er congrès de l’association pour le développement des recherches en santé mentale – Paris – Décembre 1990

b.      Publication dans les actes du colloque – Santé Publique n°2 – Février 1992

29)  « Contribution à la conception d’une publicité demandée par le ministère de la santé à propos de l’utilisation des préservatifs dans le cadre de la lutte contre le Sida »

a.       A ECOM (agence de publicité) – Paris – 15 décembre 1990

 

30)  « L’innovation lacanienne et la question du style de l’analyste »

a.       In ETAT DES LIEUX DE LA PSYCHANALYSE – Paris – Albin Michel – Mars 1991 (ouvrage collectif)

31)  « L’objet a chez LACAN et sa relation à l’acte analytique »

a.       Travail qui a fait l’objet d’une communication pour les participants du séminaire de lecture de textes que j’anime

32)  « L’imprononçable et la question clinique »

a.       Communication dans le cadre du séminaire du CERCLE FREUDIEN à St Anne : « FANCY » - Institut Edouard Toulouse (Hôpital Henri-Rousselle) – Paris 14ème – Juin 1991

b.      Publication in VARIA n°2 – Février 1992

33)  « La psychanalyse en Ré et sa fragilité »

a.       Communication au 2ème colloque inter associatif de psychanalyse – Paris – Octobre 1991

34)  « L’autre de la technique »

a Communication prévue pour le colloque international « Le cadre de l’analyse » Paris – Février 1992

1 Jérusalem, Che Vuoi? Numéro 5/1996

 

2 Le geste et le semblant,  Revue Che Vuoi ? Numéro 7/1997

 

3  Adresses    Che Vuoï, Numéro 11/1999

 

4 Le mouvement de l’analyse, Che Vuoi ? Numéro 13/2000

 

5 Le temps de l’atelier et la perlaboration du nom Che Vuoi ? Numéro 15  07/2001

 

6 L’éveil du symptôme et les formes actuelles du Malaise, Che Vuoi ? Numéro 16 12/ 2001

 

7 La psychanalyse peut-elle éviter le désastre ?  Che Vuoi ? Numéro 17/2002

 

8 La route de l’originaire, in Délire et construction, ERES, sous la direction de Franck Chaumon, 2002

 

 

9 Trop tard ? Che Vuoi ? Numéro 20/2003

 

10 De quel lieu parlez-vous cher ? Che Vuoi ? Numéro 22/2004

 

11 L’espace sensible du signifiant comme antidote des discours contemporains, Che

 Vuoi ? Numéro 23/2005

 

12 Négations et transversalité

Quand la psychanalyse oriente la psychiatrie, ouvrage collectif (sous la direction de Patrick Chemla, Guy Dana et Alain Deniau), L’Harmattan, 2005

 

 

13 L’inconscient et la conquête de l’espace, une théorie de la pratique orientée par la psychose

Communication : Aux journées de l’AFPEP (octobre 2004) : Les mots de la psychiatrie

Publication : Psychiatries numéro 145  06/2006

 

 

14 La métaphore du geste Che Vuoi ? Numéro 27  06/2007

 

 

Interventions radiophoniques à France Culture

35)  « Alexandrie, mémoire d’exil »

a.       Réalisation : J. TARONI – 20 Mai 1985

36)  « A propos de F. TOSQUELLES »

a.       Réalisation C. HAMSY – 11 Octobre 1985

37)  « Les mardis du cinéma : John CASSAVETTES »

a.       Réalisation : J. TARONI – 12 Novembre 1985

38)  « Freud et la horde sauvage »

a.       Réalisation : J. TARONI – 22/23 Août 1987

 

 

 

 

 
                                  

    

CURRICULUM FORMATIVO E PROFESSIONALE DI GIUSEPPE LEO

nato a Taranto il 21.08.1963

residente a Lecce in viale Gallipoli, 29

indirizzo di posta elettronica: assepsi@virgilio.it

 TITOLI  ACCADEMICI:

1) Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Bari  con esame generale          tenuto il     10.06.1991 con concessione della lode e con discussione della tesi          sperimentale dal titolo "La logica del cambiamento. Modelli formali del          cambiamento in psicoterapia" ( Relatore: Prof. Piero De Giacomo ).

 

 2) Abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo conseguita presso   l'Università di Bari nella seconda sessione dell'anno 1991 ( novembre 1991 ) con   il voto complessivo di 106/110.

 3) Iscritto all'Albo dei Medici di Lecce dal 18.03.1992,  nonché all’Albo degli Psicoterapeuti dello stesso Ordine.

 

 4) Specializzazione in Psichiatria conseguita presso l'Università di Bari con esame finale sostenuto il 15.11.1995 con concessione della lode e con discussione della tesi sperimentale dal titolo "L'ospedale di giorno nel trattamento delle psicosi infantili. Esperienze terapeutiche in un servizio di pedopsichiatria francese"   ( Relatore: Prof. Mario Scarcella )     (specializzazione conseguita ai sensi del Decreto Legislativo 8 agosto 1991 n.257).

5) Specializzazione in Criminologia Clinica e Psichiatria Forense conseguita presso l'Università di Bari con esame finale sostenuto il 20.04.2004 con concessione della lode e con discussione della tesi dal titolo "L'ascolto del minore vittima di abuso: criteri teorico-epistemologici della valutazione della testimonianza" (Relatore: Prof.ssa Laura Amerio).

6) Corso di perfezionamento post-universitario in "Psicoterapia dell'età evolutiva" di durata annuale (Gennaio-Giugno 1993 ) organizzato dalla cattedra di Neuropsichiatria Infantile ( Prof. E. Caffo ) dell'Università di Modena, a norma del D.P.R. 10.03.1982 n. 162, artt. 16 e 17, per un totale di 100 ore complessive.

 

7) Vincitore di borsa di studio dell'Università di Bari finalizzata a un soggiorno di perfezionamento post-laurea di 3 mesi ( 13 settembre - 22 dicembre 1994 ) presso il Servizio Psicoterapeutico per bambini ed adolescenti dell'Università di Strasburgo ( Francia ) diretto dal Prof. Claude Bursztejn.

 

8) Dal settembre 1998 al giugno 2001 ha frequentato il Corso di Perfezionamento in  "Infant and Child Observation", secondo il Modello Psicoanalitico Tavistock, presso il Centro Studi "Martha  Harris" di Roma.  

 

9) Dal novembre 2004 frequenta i seminari di supervisione clinica del C.I.S.P.P. (Centro Internazionale Studi Psicodinamici della Personalità) di Venezia, coordinati dal prof. Salomon Resnik (Parigi).

10) Dal 2005 è Membro della "International Neuro-Psychoanalysis Association", con sede centrale a Londra.

11) E' socio della Società Italiana di Psichiatria (S.I.P.) e della Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza (S.I.N.P.I.A.).

12) Dal 2007 è socio dell’A.E.P.E.A. (Association Européenne de Psychopathologie de l’Enfant et de l’Adolescent) con sede centrale a Parigi.

 

 TITOLI DI SERVIZIO (prestato come dirigente medico in Aziende USL):

 

A) Dal 15.07.1996  al 3.03.1997 ha prestato servizio presso l'Azienda U.L.S.S. n. 10 del Veneto ( San Donà di Piave ) in qualità di Dirigente Medico I° livello, fascia economica B, di Psichiatria, non di ruolo, con rapporto di lavoro a tempo pieno.

 

B) Dal 4.03.1997 al 3.06.1997 e dal 19.06.1997 al 18.09.1997 ha prestato servizio presso l'Azienda Unità Sanitaria Locale FG/1 in qualità di Dirigente Medico I° livello, fascia economica A  ( ex Aiuto ), di Psichiatria, non di ruolo, con rapporto di lavoro a tempo pieno, presso il Centro di Salute Mentale di San Severo (FG).

 

 

C)  Dal 1.10.1997 al 31.05.1998 ha prestato servizio presso l’Azienda U.S.L. TA/1 in qualità di Dirigente Medico I° livello di Psichiatria,  non di ruolo, con rapporto  di lavoro a tempo pieno, presso il Centro di Salute Mentale di Massafra (TA).   

 

                                                                                                                                                                                                                                  

D)  Dal 13.07.1998 al 27.12.1998 ha prestato servizio presso l'Azienda U.S.L. BA/5 in qualità di Dirigente Medico I° livello di Psichiatria, non di ruolo, con rapporto di lavoro a tempo pieno, presso il Centro di Salute Mentale di Monopoli (BA).

 

 

E)  Dal 4.01.1999 al 31.07.1999 ha prestato servizio presso l'Azienda U.S.L. BR/1 in qualità di Dirigente Medico I° livello di Psichiatria, non di ruolo, con rapporto di lavoro a tempo pieno, presso l'Unità Operativa Psichiatrica di San Pietro Vernotico (BR).

 

 

F)     Dal 1.08.1999 al 31.03.2006 ha prestato servizio presso l'Azienda U.S.L. BR/1 in qualità di Dirigente Medico I° livello di Psichiatria, DI RUOLO, con rapporto di lavoro a tempo pieno, presso l'Unità Operativa Psichiatrica di Carovigno (BR).

 

G)     Dal  1.04.2006 al 30.09.2006 ha  prestato servizio presso l’Azienda U.S.L. LE/2 di Maglie in qualità di Dirigente Medico di I° livello di Psichiatria DI RUOLO, con rapporto di lavoro a tempo pieno, presso il Centro di Salute mentale di Maglie.

 

H)    Dal 1.10.2006 a tutt’oggi presta servizio presso l’Azienda U.S.L.  di Lecce in qualità di Dirigente Medico di I° livello di Psichiatria DI RUOLO, con rapporto di lavoro a tempo pieno, presso il Centro di Salute Mentale di Squinzano (LE), dove svolge, nell’ambito delle attività istituzionali, anche quella di referente psichiatra per il Centro Diurno Riabilitativo Psichiatrico di Campi Salentina.

 

 

 

 PUBBLICAZIONI  SCIENTIFICHE:

 

LIBRI  PUBBLICATI :

 

 

"LA PSICOANALISI. Intrecci Paesaggi Confini" ( a cura di S. Fizzarotti Selvaggi e G. Leo). Scritti di S. Fizzarotti Selvaggi, A. Giannakoulas, G. Leo, M. Mancia, S. Resnik, M. Rossi Monti. Schena Editore (Fasano - Brindisi),Collana "Frenis Zero. Scienze della Mente Filosofia Psicoterapia Creatività",  ISBN 88-8229-567-2.

 

 

ARTICOLI PUBBLICATI SU RIVISTE SCIENTIFICHE o ATTI CONGRESSUALI : 

 

I) G. Leo, "Pazienti con infezione HIV e disagio psicologico del personale sanitario", in "Il vaso di Pandora. Dialoghi in psichiatria e scienze umane", Edizioni La Redancia, Suppl. vol. III, n. 3, pagg. 121-124, 1995. 

 

II) G. Leo, "Uso della scultura della famiglia nella psicoterapia della famiglia a transazione schizofrenica", in "Psicopatologia e modelli psicoterapeutici: la prospettiva relazionale", Volume degli Atti del 2° Convegno di Studi della Società Italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale ( Siena, 8-9 Ottobre 1993 ), pagg. 113-115, Wichtig Editore, Milano, 1994.

 

III) G. Leo, "Immigrati extracomunitari quali utenti dei Servizi Psichiatrici di una grande città del Sud Italia", in "Metropoli e oltre. Equilibri e scompensi",  a cura di E. Aguglia ed E. Pascolo, pagg. 435-441, Andrea Tencati Editore, Milano, 1995.

   

IV) G. Leo, "Modelli cibernetici del cambiamento in psicoterapia relazionale", comunicazione presentata al 4° Congresso di Informatica e Neuroscienze tenutosi a Bari dal 4 al 6 Ottobre 1993, organizzato dall'Associazione Nazionale di Informatica nelle Neuroscienze  ( pubblicata nel libro degli Atti del Congresso ).

 

 

V) A. Catucci, V. Clinca, G. Leo, "Paura di volare. La psicoterapia della coppia con membro agorafobico", in "Famiglia. Continuità affetti e trasformazioni”, atti del 3° Congresso Internazionale della Società Italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale ( Sanremo, 19-22 Ottobre 1994 ), a cura di C. Loriedo, M. Malagoli Togliatti, M. Micheli, edito da Franco Angeli, Milano, 1995.

 

VI) V. Clinca, A. Catucci, G. Leo, "La famiglia che non torna. Studio di 10 casi di drop out in terapia relazionale",  in “Famiglia. Continuità affetti e trasformazioni”, a cura di C. Loriedo, M. Malagoli Togliatti, M. Micheli, atti del 3° Congresso Internazionale della Società  Italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale (Sanremo , 19-22 ottobre 1994 ), edito da Franco Angeli, Milano, 1995.

     

VII)   F. Colizzi, A. Catucci, V. Clinca, G. Leo, “Sulla strada di Ylenia. Mito e realtà in terapia familiare”, Atti del 3.o Convegno di Studi della S.I.P.P.R. (Bari, 18-19 marzo 1994), pagg. 184-188.

 

  VIII) G. Leo, “Sul delirio dell’amor proprio. Prevenzione e trattamento del suicidio nella trattatistica medica tra ‘700 e ‘800”,  Atti del Convegno Internazionale "Aggressività e disperazione nelle condotte suicidarie" (Abano Terme, 4-6 giugno 1998), Istituto Cortivo Editore, Padova, pagg. 265-271.

 

 

 IX) G. Leo, “Tra Lethé e Mnemosyne. Per una storia del morfinismo tra ‘800 e ‘900”, in "Abuso di sostanze e condotte criminali", a cura di F. Carrieri e R. Catanesi, Milano, Giuffré, 2004 (cod.ISBN 881410350X) (atti del XV Congresso Nazionale della Società Italiana di Criminologia - Martina Franca, 4-6 ottobre 2001). 

 X) G. Leo, "Il suicidio in età evolutiva dalla cura alla educazione. Una ricerca storica nella seconda metà del XIX secolo", comunicazione presentata al Simposio Internazionale "Accogliere, comprendere e sostenere l'adolescente che ha tentato il suicidio" (Padova, 5-7 febbraio 2004), pubblicata sul volume degli Atti, edito da Cortivo Editore (Padova), 2004.

XI) G. Leo, "Psicologia dello sviluppo e valutazione dell''attendibilità' testimoniale", in "La Diagnosi oggi" numero monografico dei Nuovi Quaderni di Psicoanalisi e Psicodramma Analitico, anno II, fasc. 1-2, 2005, pagine 111-131.

XII) G. Leo, “Il lato oscuro di Dio. Percorsi di lettura del libro di Gaetano Benedetti <<Riflessioni ed esperienze religiose in psicoterapia>>”, pubblicato in “Setting”, Franco Angeli, Milano, n. 22/2006, pagg. 143-153.

XIII) G. Leo, “<<Cosa ti ha fatto il signor K.?>> Note per una storia della psicologia della testimonianza del minore (1900-1940)”, pubblicato sul n. 14 (2007) della rivista “Medicina & Società”, Polistampa, Firenze, 2007.

 

 

PARTECIPAZIONE IN QUALITA' DI RELATORE AI SEGUENTI CORSI, CONVEGNI, SEMINARI (interventi non ancora pubblicati): 

 

1) Presentazione al Seminario "Aspetti dell'approccio relazionale-sistemico in psicoterapia" ( Siena, 22 Aprile 1994 ) della relazione dal titolo "Che cos'è la terapia relazionale ?", segnalata da una Giuria internazionale tra i migliori due lavori partecipanti al Concorso internazionale organizzato nel 1993 dal "Centro per lo studio e l'applicazione della Psicologia Relazionale" di Prato e dalla Cattedra di Psichiatria dell'Università di Siena.  

2)  "Systemic therapies of rural and urban families in Southern Italy" ("Terapie sistemiche di famiglie rurali ed urbane in Italia Meridionale") (co-autori:A. Catucci, V. Clinca,  F. Colizzi),  relazione presentata alla 4a. Conferenza Internazionale organizzata dallo "International Institute of crisis intervention and Community Psychiatry", intitolata "Innovations in Community Psychiatry", tenutasi a York (Regno Unito) dal 23 al 25 Marzo 1994.  

3)  "Lo hopital de jour: un modello di integrazione degli interventi terapeutici e riabilitativi in un Servizio pedopsichiatrico francese" (co-autore V. Lozito), comunicazione presentata al Convegno Internazionale "La riabilitazione in età evolutiva: verso l'integrazione degli interventi", Capri, 23-25 giugno 1995. 

4)  "L'organizzazione dell'area di primo contatto in un <<hopital de jour>>" (co-autori: A. Chindemi, L. Piscitelli), comunicazione presentata al I° Congresso Europeo di Psicopatologia del bambino e dell'adolescente, Venezia 17-19 Ottobre 1996 .

   

5) Partecipazione al Corso Intensivo di Psicopatologia Pediatrica, organizzato a Firenze dall'Azienda Ospedaliera "Meyer" (12 novembre 2005 - 27 novembre 2005) con una relazione dal titolo "Depressione dell'adolescenza" (co-autore dott.ssa Lucia Giannone). (accessibile all'indirizzo http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenisnews.htm ). 

6) Presentazione al 5° Congresso europeo dell’A.E.P.E.A. (Association Européenne de Psychopathologie de l’Enfant et de l’Adolescent) (Lugano, Svizzera, 14-16 giugno 2007) della relazione dal titolo “<<Perché almeno il dolore fisico fa meno male dentro!>> Depressione ed assetto narcisistico in adolescenza”.

 

 

POSTERS presentati a convegni: 

 

1)  "Aprassia oculomotoria congenita in una coppia di fratelli" (co-autori: L. Piscitelli, A. Chindemi), poster presentato al XXII Congresso Nazionale della Società Italiana di Neuropediatria, Pietrasanta (Lucca), 4-6 Ottobre 1996.

  2) "Lamotrigina ed epilessie generalizzate: nostra esperienza" (co-autori: A. Chindemi, M. Germano, L. Piscitelli ), poster presentato al XXII Congresso Nazionale della Società Italiana di Neuropediatria, Pietrasanta (Lucca), 4-6 Ottobre 1996.  

3) “Il suicidio: dalla cura all’educazione”, poster presentato al XLII Congresso Nazionale della Società Italiana di Psichiatria (Torino, 16-21 ottobre 2000).  

 4) "Abuso sessuale infantile e problematiche psichiatrico-forensi connesse" (co-autori: L. Amerio, F. Carabellese, I. Grattagliano ), poster presentato al XLIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Psichiatria (Bologna, 19-24 ottobre 2003). 

  5) "L'ascolto del minore vittima di abuso sessuale: i contributi per lo psichiatra forense da parte della psicologia dello sviluppo nelle questioni sulla competenza testimoniale", poster presentato al XLIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Psichiatria (Bologna, 19-24 ottobre 2003).

 

 

ATTIVITA'  EDITORIALI ED ORGANIZZATIVE.

A) Fondatore nel 2002 dell'A.S.S.E.Psi. (Associazione per lo Studio della Storia e dell'Epistemologia della Psichiatria), che promuove studi e ricerche attinenti alla storia della psichiatria dinamica, alla tutela della salute mentale ed ai fondamenti filosofici ed epistemologici della psichiatria e della psicoterapia psicodinamica. L'A.S.S.E.Psi. ha un'attività editoriale e pubblica sul suo  sito internet (indirizzo web: http://web.tiscali.it/bibliopsi )  contributi originali e saggi di esperti, nazionali ed internazionali, pertinenti alle aree di interesse dell'associazione.

 

B) Direttore scientifico e responsabile editoriale dal 2004 della rivista "Frenis Zero. Scienze della mente, filosofia, psicoterapia e creatività", pubblicazione semestrale con un proprio sito internet (indirizzo: http://frenis0.tripod.com/ ). 

C) Direttore e fondatore (insieme a S. Fizzarotti Selvaggi) della Collana "Frenis Zero. Scienze della Mente Filosofia Psicoterapia Creatività", creata nel 2005 da Schena Editore.

 

D) Membro della Segreteria Organizzativa delle "IV GIORNATE MERIDIONALI DI MEDICINA LEGALE, CRIMINOLOGICA E PENITENZIARIA / Dipendenze patologiche, malattie mentali e pena: diritti umani, sicurezza, responsabilità" (Lecce, 11-12 aprile 2003) (programma disponibile all'indirizzo www.psichiatria.it/database/convegni/vis.php?code=107 ).

E) Membro della Segreteria Organizzativa delle Giornate Psichiatriche “La Torre e l’Arca” (Maglie, 17-18 novembre 2006).

 

ATTIVITA'  COME  TRADUTTORE E COME CURATORE EDITORIALE: 

1) Conoscenza delle lingue francese ed inglese.

2) Curatore della traduzione  in italiano dell'articolo di Salomon Resnik "Corpo ed esistenza. Riflessioni cliniche sull'autismo e la psicosi", pubblicato sulla rivista telematica "Frenis Zero", anno I, n.2, giugno 2004.

3) Curatore della traduzione in italiano dell'articolo di Peter Fonagy "Psychoanalysis Today", pubblicato sulla rivista telematica "Frenis Zero", anno I, n.2, giugno 2004.

4) Curatore della traduzione in italiano dallo spagnolo dell'articolo di N. M. L. Bahena Yaghen-Vial "Vaslav Nijinsky: un caso per la clinica delle psicosi", pubblicato sulla rivista telematica "Frenis Zero",  n.3, anno II, gennaio 2005.

5) Curatore della traduzione in italiano del saggio di Brenno Boccadoro "Grammatica musicale e discorso melanconico nel  Cinquecento", pubblicato sulla rivista telematica "Frenis Zero".

6) Curatore della traduzione in italiano de "Sotto un mare tempestoso. La storia psichiatrica di Virginia Woolf" di Malcolm Ingram, apparso sul sito internet dell'A.S.S.E.Psi. e sulla rivista telematica "Frenis Zero".

7) Curatore della traduzione in italiano dell'intervista rilasciata nel 1976 da Michel Foucault ed apparsa sulla rivista telematica "Frenis Zero" ( n. 3, anno II, gennaio 2005) con il titolo "Io, Pierre Riviere..." A 20 anni dalla morte di Foucault".

8) Curatore della traduzione in italiano dell'articolo "Fallimenti del trattamento psicoanalitico con pazienti a rischio di suicidio" di Glen O. Gabbard, apparso sulla rivista telematica "Frenis Zero" (n. 4, anno II, giugno 2005).

9) Curatore della traduzione in italiano dell'articolo di Anne-Marie Sandler "Un contributo ad una cornice tecnica di riferimento", apparso sulla rivista telematica "Frenis Zero" (n. 4, anno II, giugno 2005).

10) Curatore della traduzione in italiano di "La follia attraverso i secoli" (edizione francese "La folie à travers les siècles", R. Laffont, Paris, 1967) di Michèle Ristich De Groote, apparsa nel giugno 2005 sul sito web dell'Associazione per lo Studio della Storia e dell'Epistemologia della Psichiatria (A.S.S.E.Psi.) (accessibile all'indirizzo http://web.tiscali.it/cepsidi/groote.htm ).

 

ARTICOLI E RECENSIONI su LIBRI e MOSTRE :

I) Recensione della mostra "Vanitas. Le opere e i giorni 3" (Padula, Certosa di S.Lorenzo, giugno-settembre 2004), apparsa sulla rivista telematica "Frenis Zero" . 

II) Articolo "Breve presentazione di Oskar Panizza" , pubblicato sulla rivista telematica "Frenis Zero" (n. 3, anno II, gennaio 2005).

III) Recensione delle mostre "Action Painting" (Modena, 2004) e "Moi! Autoritratti del XX secolo" (Firenze, 2004), apparsa sulla rivista telematica "Frenis Zero".

IV) Recensione del libro di Mauro Mancia "Wittgenstein & Freud" (Bollati Boringhieri, Torino, 2005), apparsa nel novembre 2005 sulla rivista telematica "Psychiatry on line" (accessibile all'indirizzo http://www.pol-it.org/ital/leo2005.htm );

V) Recensione della Biennale Arte 2005 di Venezia "I giardini della Biennale", apparsa sulla rivista telematica "Frenis Zero" nel luglio 2005 ( accessibile all'indirizzo http://web.tiscali.it/freniszero/giardinibiennale.htm ).

VI) Recensione della mostra personale di David Hare a Matera apparsa nell'agosto 2005 sulla rivista telematica "Frenis Zero" (accessibile all'indirizzo http://web.tiscali.it/freniszero/materahare.htm  ).

VII) Recensione della mostra "Donna/Donne" (Firenze, novembre 2005 - gennaio 2006) apparsa nel novembre 2005 sulla rivista telematica "Frenis Zero" (accessibile all'indirizzo http://web.tiscali.it/freniszero/donnadonne.htm  ).

 

 

                                  

 

    english version

  version française in italiano
"THALASSA. Portolano of Psychoanalysis" is a co-production of "Penta Editions" (Dir. Cosimo Trono) and "Frenis Zero" revue (Dir. Giuseppe Leo) and it would be an attempt to link psychoanalysts and psychotherapists, belonging to the Mediterranean countries. Why would we put the Mediterranean Sea at the centre of attention of psychoanalytic culture? Because it continues keeping , in spite of a time of globalisation of human, cultural and economic exchanges, a central role of hinge between West and East, between cultural patterns dramatically faced with the contemporary problem of sharing universalizable patterns of "humanitas" and civilization. Psychoanalysis, with its group and mass-psychology functioning theories, can help in understanding the anthropological transformations concerning human societies and social institutions in the contemporary world. Our preminent interest is focused on the transformations regarding the cultural "koiné" that has been historically configured as mediterranean, and, moreover,  on the way psychoanalysis can provide interpretative means to investigate them thoroughly. Linking each other  psychoanalysts who, in spite of their different professional backgrounds, share a common belonging to the same cultural milieu, means consulting those who think about such changes from a point of view in which psychoanalysis keeps a preminent role. The means to create this link  would be the traditional ones (through international congresses and colloques), but also those provided by  internet and new communication technologies. "THALASSA. Portolano of Psychoanalysis" est une co-production de "Penta Editions" (Dir. Cosimo Trono) et de la revue "Frenis Zero" (Dir. Giuseppe Leo), née avec le but de mettre en réseau psychanalystes et psychothérapeutes provenants de Pays  Méditerranéens. Pourquoi voulons nous  mettre la Mer Méditerranéenne au centre de l'attention de la culture psychanalytique? Parce que celle-ci continue à tenir, bien que dans une époque de mondialisation des échanges humaines, culturels et économiques, un role central de charnière entre Occident et Orient, entre patterns culturels  dramatiquement confrontés avec la question toute contemporaine de partager de patterns universalisables de "humanitas" et de civilisation. La psychanalyse, avec ses theories du fonctionnement groupal et  des masses, peut nous aider à mieux comprendre les transformations anthropologiques concernantes les sociétés humaines et les institutions sociales dans le monde contemporain. Notre prééminent interet est concentré sur les transformations qui regardent cette koiné culturelle qui historiquement  s'est formée comme mediterraneenne , et sur le comment la psychanalyse peut donner des outils interpretatifs pour approfondir la connaissance de celles-ci. Mettre en liaison des psychanalystes qui, malgré les différentes traditions professionnelles de provenance, partagent l'appartenance au meme milieu méditerranéen,  veut dire interpeller ceux qui réfléchent sur tels changements à partir d'une perspective où la psychanalyse garde une place prééminente. Les moyens pou créer tel réseau seraient ceux traditionnels (séminaires et colloques internationaux), mais aussi innovateurs comme ceux-ci donnés par internet et les nouvelles technologies de communication.  "THALASSA. Portolano of Psychoanalysis" è una co-produzione di "Penta Editions" (Dir. Cosimo Trono) e della rivista "Frenis Zero" (Dir. Giuseppe Leo), nel tentativo di mettere in rete psicoanalisti e psicoterapeuti provenienti dai paesi del Mediterraneo. Perché porre il Mediterraneo al centro dell'attenzione della cultura psicoanalitica?  Perché esso continua ad avere, pur in un'epoca di globalizzazione di scambi umani, culturali ed economici,  quel ruolo centrale di cerniera tra Occidente ed Oriente, tra patterns culturali  messi drammaticamente a confronto con la  problematica contemporanea della condivisione di modelli universalizzabili di "humanitas" e di civiltà. La psicoanalisi,  con le sue teorie sul funzionamento dei gruppi e della psicologia  delle masse, può agevolare la comprensione delle trasformazioni antropologiche  che riguardano le società umane  e le istituzioni sociali nel mondo contemporaneo. Il nostro precipuo interesse è concentrato sulle trasformazioni che hanno per oggetto quella  koiné culturale che storicamente si è configurata come 'mediterranea', e su come la psicoanalisi possa fornire strumenti interpretativi per approfondire  la conoscenza di esse. Porre in collegamento tra di loro gli psicoanalisti che, pur nella diversità delle tradizioni professionali di provenienza, condividono  l'appartenenza al medesimo milieu mediterraneo, significa interpellare coloro che riflettono su tali rivolgimenti da una prospettiva in cui la psicoanalisi mantiene un ruolo preminente. Gli strumenti per creare tale rete saranno quelli tradizionali (attraverso dei seminari e dei congressi internazionali), ma anche quelli innovativi offerti da  internet e dalle nuove tecnologie di comunicazione.

 

 

  

 

A (Aberastury-Avunculo)
B-C (Babinski-Cura)
D- E (Dador de la mujer-Ey Henri)
F- G (Fachinelli Elvio-Guilbert Yvette)
H-I (Haas Ladislav-Italia)
J-M (Jackson John- Myers F.W.H.)
N- O (Naesgaard Sigurd-Otsuki K.)
P (Pacto denegativo-Putnam)

 

 
     

 

 

 Co-Editors:

Cosimo Trono - psychanalyste, énseignant Univ. Paris XIII, directeur Editions "Penta" telecharger  le catalogue

Giuseppe Leo - psichiatra, Centro Psicoterapia Dinamica (Lecce- Italia), editor "Frenis Zero" click here

Comité scientifique/Comitato Scientifico/Scientific Board:

Abram Coen (Paris) psychiatre, chef du service secteur infanto-juvenil Paris-Nord,  directeur collection "Psychanalyse, Médecine et Societé" chez Penta Editions.

Nicole Janigro (Milano) psicoanalista junghiana, nata a Zagabria, collabora a progetti di formazione legati al tema dell’ elaborazione del conflitto, rivolti a volontari e operatori attivi sul campo nelle aree di crisi della ex Jugoslavia. Ha in corso una ricerca su sogno e guerra. 

 

   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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