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PSYCHO:
Nell'era della pecora Dolly non può certo fare scalpore la clonazione
di un film. Psycho è stato a ragione definito una fotocopia dell'omonimo
hitchcockiano: uguali la storia, le inquadrature, lo stile registico… Insomma,
Gus Van Sant di suo ci mette solo attori diversi (anche se Anne Heshe è
identica a Janet Leigh) e qualche scena un po' spinta (la censura non è
più rigida come nel 1960 e
quindi un nudo nella scena della doccia e Norman Bates che si masturba
possono anche passare).
Non c'è pertanto molto da dire su questo film, perché
ormai tutto è stato detto sul "vero" Psycho. Si può solo
criticare la scelta del regista. Un film così famoso, ancora vivo
nei nostri ricordi, non può essere rifatto: non ce n'è alcun
bisogno. Del resto, se di un thriller si conosce già il finale e
lo sviluppo della trama, non può esserci grande interesse nel vederlo.
Eppure, delle variazioni alla storia originale sarebbero state un affronto
alla memoria del grande Hitchcock.
Uscendo dalla sala si ha perciò un senso di indifferenza e non ci
si può astenere dal chiedersi: perché? Perché è
stato rigirato Psycho? La domanda, temo, non avrà mai risposta.
Non ci resta quindi altro da fare se non dire che Anthony Perkins rimarrà
per sempre ineguagliabile, seppure Vincent Vaugh sia abbastanza bravo,
e segnalare la fugace apparizione di un sosia di Hitchock, unico tributo
al grande regista.
CAST TECNICO ARTISTICO
Regia: Gus Van Sant
Sceneggiatura: Joseph Stefano, tratta dal film "Psycho" di Alfred Hitchcock,
ispirato all'omonimo romanzo di Robert Bloch
Fotografia: Chris Doyle
Scenografia: Tom Foden
Costumi: Beatrix Aruna Pasztor
Musica: Bernard Herrmann, orchestrata da Danny Elfman
Montaggio: Amy Duddleston
Prodotto da: Brian Grazer, Jospeh Stefano
(USA, 1998)
Durata: 103'
Distribuzione cinematografica: UIP
PERSONAGGI E INTERPRETI
Marion Crane: Anne Heche
Norman Bates: Vince Vaughn
Lila Crane: Julianne Moore
Sam Loomis: Viggo Mortensen
Milton Arbogast: William H. Macy
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