Pathway Journal - Index Green Corner
Maggio 1999SommarioAnno 1  - Numero 2

 Dossier 
         In principio fu la guerra... 
         Nato o Onu: questo e' il problema 
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 Cinema 
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         Paura e delirio a Las Vegas 
         Padrona del suo destino 
         Radiofreccia 
         Svegliati Ned 
         Patch Adams 
         Psycho 
 
 Musica 
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         Litfiba: Infinito... e oltre! 
         Marduk: Nightwing 
         La svolta dei Fugazi? 
         Nice Price: Police 
         I concerti del mese 
         Curiosita' 

 Sport 
         Inter: un tonfo su tutti i fronti 
         Pallavolo: la sorpresa Iveco 
         Juve: Un sogno infranto 

 Cultura e spettacolo 
         Progetto innocenza 
         Viaggi nel tempo: riflessioni 
         Il vampiro tra storia e leggenda 
         Arte sublime nell'antico Egitto 
         Il Cardinale Richelieu 
         Libri: il sesso c'e', ma non si vede 
         Fumetti: Liberta'! 
         Fumetti:Premio"Roberto Carrescia" 
         Accadde a Maggio... 
         Chi ha incastrato i bimbi? 
         I piu' visti in TV 
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 Societa' 
         Internet VS  pedofilia 
         Piccolo reportage da Londra 

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A CINQUE ANNI DALLA SUA TRAGICA SCOMPARSA, 
UN PENSIERO, UN RICORDO. 

Ayrthon SennaChissa' se adesso sogni, se puoi ricordare il tifo, le urla, le bandiere agitate dal vento, solo per te. 
La tua auto portata all'estremo, il cuore di tutti portato al limite, e la gioia enorme che suscitavi. 
Assorti, tra rumori assordanti, aspettavamo di vedere il giallo di quel casco, che chiunque sognava indosso. Ma solo tu lo avevi, e lo hai portato fino alla fine. 
Solo tu lo avevi, e per quante cose era cosi'! Classe, talento, coraggio, bravura....Che ti ha fregato? Una curva? Quante curve hai imboccato nella tua vita? Gia', la tua vita.... 
Una sola curva, che avevi gia' fatto mille volte. E non un'altra, proprio quella! Avevi avuto due giorni per abituartici, due giorni per conoscerla, e lo hai fatto. Ma allora? Campione del mondo tante volte, tate volte sul primo gradino del podio, e non solo il primo, tante gare, tante curve....Cosa e' andato storto? 
Hai visto quanta gente ha pianto? Quanti fiori, quante lettere che non leggerai mai, come questa! Eri un uomo, ma ce ne siamo accorti solo quando eri steso li' per terra, sul verde, inerme, col casco in testa, come eravamo abituati a vederti, ma non al volante. 
Avevamo gia' visto quanto il circuito fosse pericoloso, il giorno prima, ma due tragedie nello stesso gran premio?! 
Non poteva solo sfasciarsi tutto? Non potevi essere squalificato alla partenza per irregolarita' della macchina? Non potevi avere un influenza, e non gareggiare in quel giorno maledetto, che ti ha portato via dai tuoi 34 anni, dalla pista, dalle bandiere....Ma non dalla gloria e da noi! Sei ricordato ancora come il piu' grande, sei ricordato ancora. E questa lettera, e' solo un pretesto per ricordarti a modo mio, per celebrarti, per salutarti. 
Il primo maggio, che strano giorno. Qui da noi si fa festa, ma e' il giorno in cui quello che amavi di piu' ti ha tradito. Se solo avessero controllato meglio quell'auto... 
Questa lettera non vale niente, non ti riportera' qui, e non ti rimettera' il casco in testa, uno shampagne in mano e una folla esaltata ad acclamarti. Ma e' il mio saluto. Ciao Ayrthon, non ci dimenticare. 
 

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