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A
CINQUE ANNI DALLA SUA TRAGICA SCOMPARSA,
UN PENSIERO, UN RICORDO.
Chissa'
se adesso sogni, se puoi ricordare il tifo, le urla, le bandiere agitate
dal vento, solo per te.
La tua auto portata all'estremo, il cuore di tutti portato al limite,
e la gioia enorme che suscitavi.
Assorti, tra rumori assordanti, aspettavamo di vedere il giallo di
quel casco, che chiunque sognava indosso. Ma solo tu lo avevi, e lo hai
portato fino alla fine.
Solo tu lo avevi, e per quante cose era cosi'! Classe, talento, coraggio,
bravura....Che ti ha fregato? Una curva? Quante curve hai imboccato nella
tua vita? Gia', la tua vita....
Una sola curva, che avevi gia' fatto mille volte. E non un'altra, proprio
quella! Avevi avuto due giorni per abituartici, due giorni per conoscerla,
e lo hai fatto. Ma allora? Campione del mondo tante volte, tate volte sul
primo gradino del podio, e non solo il primo, tante gare, tante curve....Cosa
e' andato storto?
Hai visto quanta gente ha pianto? Quanti fiori, quante lettere che
non leggerai mai, come questa! Eri un uomo, ma ce ne siamo accorti solo
quando eri steso li' per terra, sul verde, inerme, col casco in testa,
come eravamo abituati a vederti, ma non al volante.
Avevamo gia' visto quanto il circuito fosse pericoloso, il giorno prima,
ma due tragedie
nello stesso gran premio?!
Non poteva solo sfasciarsi tutto? Non potevi essere squalificato alla
partenza per irregolarita' della macchina? Non potevi avere un influenza,
e non gareggiare in quel giorno maledetto, che ti ha portato via dai tuoi
34 anni, dalla pista, dalle bandiere....Ma non dalla gloria e da noi! Sei
ricordato ancora come il piu' grande, sei ricordato ancora. E questa lettera,
e' solo un pretesto per ricordarti a modo mio, per celebrarti, per salutarti.
Il primo maggio, che strano giorno. Qui da noi si fa festa, ma e' il
giorno in cui quello che amavi di piu' ti ha tradito. Se solo avessero
controllato meglio quell'auto...
Questa lettera non vale niente, non ti riportera' qui, e non ti rimettera'
il casco in testa, uno shampagne in mano e una folla esaltata ad acclamarti.
Ma e' il mio saluto. Ciao Ayrthon, non ci dimenticare.
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