restauro di un Cristo in Cartapesta |
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Storia della Cartapesta | Il Restauro del Cristo di Confortino | Appendice |
Liberamente Tratto da "Il Cristo in Cartapesta" Tesi di Laurea di Gabriella Brigante
Relatore: Prof. W. Lambertini Correlatore Prof. A. Panzetta
Accademia di Belle Arti Bologna Indice
Storia della Cartapesta
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Metodi di Pulitura
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IL CRISTO IN CARTAPESTA DI S. FRANCESCO IN CONFORTINO D'ANZOLA DELL'EMILIA: INTERVENTO DI RESTAURO E CONSERVAZIONE
Stato di conservazione L’opera si presentava in un pessimo stato di conservazione; erano presenti ridipinture e stuccature effettuate nel corso di un precedente restauro. Mostrava un' evidente discontinuità delle forme, causate prevalentemente da fenditure, che disturbavano la corretta leggibilità della stessa. Rivelava, inoltre, sulla superficie, del pulviscolo atmosferico situato nelle parti aggettanti, in particolare nella zona del capo e nella parte superiore delle braccia.
Fessurazioni sulla superficie
Nelle gambe erano ben visibili sia delle crepe molto profonde ed estese, causate da pressione meccanica o da caduta, situate all’altezza del ginocchio, sia delle cadute di colore di diversa ampiezza.
Anche sulle mani vi erano vistosi segni di cedimento e di cattiva conservazione: in particolare, la destra era priva di struttura anatomica, mentre la sinistra evidenziava, prevalentemente nel palmo, importanti parti mancanti.
Particolare della mano destra Particolare della mano sinistra
Per via delle fratture lungo gli arti inferiori e superiori, che lasciavano intravedere le giunture tra le forme, è ipotizzabile che esso sia stato foggiato entro calchi in gesso.
Nelle parti di maggior tensione, localizzate nello specifico nella zona ascellare, erano presenti delle fratture con relative cadute di colore.
Fratture parte anteriore fratture parte posteriore
Ciò può essere attribuito ad un incidente, presumibilmente una caduta, che ne abbia provocato il suddetto stato di conservazione. La doratura che corre lungo i bordi della croce presentava delle mancanze, sotto le quali era visibile il bolo e la preparazione. Il crocifisso era anche interessato da numerosi attacchi di insetti xilofagi e alcune fessurazioni che ne compromettevano una giusta visione.
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Ultimo Aggiornamento: 22/05/08.