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Storia della Cartapesta | Il Restauro del Cristo di Confortino | Appendice |
Liberamente Tratto da "Il Cristo in Cartapesta" Tesi di Laurea di Gabriella Brigante
Relatore: Prof. W. Lambertini Correlatore Prof. A. Panzetta
Accademia di Belle Arti Bologna Indice
Storia della Cartapesta
Appendice
Metodi di Pulitura
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IL CRISTO IN CARTAPESTA DI S. FRANCESCO IN CONFORTINO D'ANZOLA DELL'EMILIA: INTERVENTO DI RESTAURO E CONSERVAZIONE
Pulitura Sulla parte posteriore dell’opera si sono effettuati dei saggi di pulitura, che hanno evidenziato una pittura a calce sottostante, leggermente grigiastra;
Saggi di pulitura parte posteriore
si è proceduto, perciò, alla rimozione delle ridipinture, costituite da tempera e colla animale: vengono asportate meccanicamente mediante tamponi, con impacchi di soluzione satura di carbonato d’ammonio, mantenuta in sospensione da un addensante (Carbopol). Dopo aver eliminato la pittura a tempera sovrastante, si è verificato se sulla zona del perizoma, in cui era presente la pittura a calce di tonalità azzurrognola, ci fosse il colore originale o un’altra ridipintura, per cui si è operato tramite bisturi. Ciò ha rivelato, nello strato inferiore, traccie di doratura originaria, che, dopo aver eseguito delle prove in varie zone del modellato, è risultata presente su circa il 50 % del panneggio.
Essendo essa molto fragile all’azione dei solventi, si è intervenuti mediante azione meccanica; quindi si sono effettuati dei saggi di pulitura sulla parte posteriore dell’ opera, per non compromettere le zone di maggior importanza figurativa. L’operazione non ha dato risultati soddisfacenti, poiché, essendo uno strumento molto aggressivo, esponeva a rischio il modellato originario e la conseguente perdita della doratura. Sono state effettuate varie prove con prodotti diversi per giudicare quale fosse il più idoneo. La prima verifica è stata compiuta applicando, per mezzo di una spatolina, un impacco costituito da C2000 tensioattivo associato all' addensante Carbopol, che crea una tensione tra lo strato di sporco e di ridipintura e la superficie originale.
Dopo averlo lasciato agire per circa 20 minuti, è stato rimosso mediante spatola e si è proceduto imbevendo il tampone nel C2000 tensioattivo concentrato, e massaggiando la parte interessata, avendo cura di cambiarlo spesso.Una volta raggiunto un risultato accettabile, si è intervenuti bloccando l’azione dell’impacco, utilizzando una spugna imbevuta d’acqua e, all’occorrenza, una successiva tamponatura con carta assorbente.
Questa prova, però, non era ancora sufficientemente efficace per il nostro scopo, in quanto indeboliva la presa del colore a calce, ma non provvedeva alla sua totale eliminazione.
Quindi si sono rese d’obbligo ulteriori strategie applicative. Dapprima si è utilizzato un impacco di amberlite 6744OH unita con acqua, quindi con scialbante e acqua e, infine, con un composto costituito da amberlite ir 120H e acqua. Durante ogni prova di pulitura è stata applicata la pellicola trasparente.
Avendo dato tutti e tre i tentativi esiti inferiori alla prova precedente, si è proseguito con altri controlli: dapprima con l’amberlite ir120H associata con il tensioattivo C2000 concentrato, poi con il Solven Gel, associato con il medesimo detergente.
Anche queste verifiche, però, sono risultate vane.
Una soluzione soddisfacente si è ottenuta con l’impiego dell’acido acetico e l’ammoniaca. Nello specifico, si intinge il tampone nell’acido acetico puro e lo si stende sulla parte da indagare, avendo cura di massaggiare dolcemente e di cambiare spesso il tampone.
Pulitura perizoma
In seguito, si prende un tampone asciutto e lo si inumidisce in una soluzione di 50% di ammoniaca e 50% d’acqua. Per arrestare l’azione dell’acido, infine, si tampona la porzione con una spugna irrorata d’acqua; ove necessario si impiega la carta assorbente. Per tutta la durata dell’operazione si è dovuto utilizzare la mascherina protettiva, per la tossicità dei prodotti usati. Ultimata la pulitura, si eliminano i residui passando il White Spirit, mediante tampone e ricorrendo al bisturi per le rimanenze del colore a calce.
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Ultimo Aggiornamento: 22/05/08.