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La Roma nel cuore e nell'anima di Daniele Lo Monaco - Ott. 1998
Non è facile sorridere al futuro dopo lo
scherzo che il dio del calcio, se è vero che da qualche parte ce n'è uno, ha combinato
alla Roma a Genova: finalmente bella, solida e continua, la squadra rosso&gialla è
passata in mezz'ora dal dolce gusto del trionfo (con due settimane di vigilia dello
scontro con la capolista Fiorentina, big-match da centocinquantamila spettatori, con rosee
prospettive addirittura di primato solitario) all'acre guasto di un'anonima posizione di
mezza classifica, ingiusta condanna decretata dal rigore sbagliato a Empoli da Di Biagio e
dalla volée approssimativa di Delvecchio a Genova, ché se avesse segnato lo 0-2 nessuna
svista arbitrale avrebbe consentito alla Sampdoria di pareggiare. E invece di motivi per
sorridere ce ne sono comunque tanti: perché la Roma è viva, è armonica, è equilibrata,
ha un grande allenatore che ha impostato la preparazione secondo le sue esigenze (è la
prima volta che ha potuto farlo da quando ha lasciato Foggia) e un organico adeguato,
anche in prima linea dove Delvecchio e Bartelt impiegati a turno potrebbero garantire
continuità e rendimento di un attaccante vero. E poi, se permettete, c'è
rosso&giallo, finalmente nella sua veste definitiva, 84 pagine da vedere e rivedere,
proprio come la Roma secondo lo slogan che accompagna la nostra testata. Il successo del
numero zero è stato davvero sorprendente: al momento in cui questo editoriale va in
stampa non ci è stato ancora comunicato il numero preciso delle copie vendute, ma dalle
rilevazioni effettuate, dalle continue richieste di abbonamento e dai già fruttuosi
contratti pubblicitari, tralasciando per un attimo il successo del concorso letterario,
tutto lascia credere che il presuntuoso primo traguardo delle 10.000 copie sia già stato
superato. Il nostro lavoro, insomma, quantomeno ha destato curiosità: se poi potrà
essere addirittura apprezzato lo dirà il successo di questo numero e dei prossimi. Noi,
tra diverse ma superabili difficoltà (alcune inevitabili, altre capitate per procura), ci
stiamo impegnando per fare il giornale che da lettori ci piacerebbe acquistare in edicola.
Così si spiegano i nuovi acquisti che arricchiscono il panorama delle firme, da Cristina
Fantoni a Giancarlo Dotto, da Mimmo Ferretti ai nostalgici Catalani e Mandolesi. E ancora
altri ne arriveranno. Il nostro obiettivo, insomma, è di dare un'anima alla rivista e un
punto di ritrovo alla tifoseria: una piazza in cui ritrovarsi a discutere serenamente,
tenendo fermi alcuni punti, mettendone in discussione altri, ascoltando i pareri più
illuminati e proponendo punti di vista inediti, come i meravigliosi approfondimenti
tattici curati dalla Digital Soccer di Adriano Bacconi. Nel cuore della Roma, nell'anima
della tifoseria: e così ci è scappata anche la citazione in memoria di Lucio Battisti,
che aveva un solo cuore e una sola anima e per questo è vissuto, da un certo punto della
sua breve vita in poi, lontano dai vomitevoli inganni di certe teleribalte. E non ci
interessa sapere se aveva una fede calcistica: altri hanno già provveduto a tirargli la
giacchetta pur di portarlo post mortem nella loro parrocchia. Qui vogliamo solo ricordarlo
per il contributo musicale, letterario e poetico che ha dato al nostro secolo. E perché
qualsiasi gesto quotidiano da compiere, viene meglio se in sottofondo c'è un suo brano.
Qualsiasi gesto. Anche leggere e sfogliare rosso&giallo.
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