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  Tanto per cominciare


 

Per questo ti chiedo di non tradirmi più

di Daniele Lo Monaco - Ott. 2000

Ho deciso di scriverti perché non è urlando o piangendo o, peggio, alzando le mani che posso risolvere tutti i malintesi sorti tra noi. C'è chi lo fa, ma ognuno è responsabile dei suoi atti e io ancora penso di poter sfruttare le riserve mentali che da qualche parte mi sono rimaste per capire il tuo disagio e, di conseguenza, il mio disagio. Dunque, rifletto. Provo ad isolarmi. Occhi chiusi. Musica di sottofondo. Pensiero libero di far male, di riandare ai giorni belli, quelli difficili da raccontare a chi non li ha vissuti perché come puoi raccontare l'odore e la passione e l'emozione e l'anima e l'intimità di una gioia tanto grande, di quando insieme correvamo felici e io urlavo al mondo intero il tuo nome e più lo urlavo e più lo sentivo mio e ti sentivo mia. Nessuna al mondo come te: lo sai che per me sei sempre stata la più bella anche quando, com'è accaduto soprattutto negli ultimi tempi, volgari neofiti suggerivano improponibili confronti magari con le nuove supermaggiorate che tanto vanno di moda. Ma che ne sanno, mi chiedevo e mi chiedo ancora, della tua classe, dell'eleganza, del portamento, della fierezza, che ne sanno del tuo spirito libero, del prestigio di una casata, dell'imprevedibilità, della tua bellezza così insensibile allo scorrere degli anni. E anche quando spiacevoli contrattempi di percorso sbiadivano temporaneamente l'intensità del tuo fascino, magari per le colpevoli influenze di chi senza merito ti affiancava nel percorso stagionale, anche in quei giorni ti sono sempre stato al fianco, sicuro di poterti ritrovare magari d'estate al mare, con la mente sgombra e il cuore lieve, più bella e in forma che mai, pronti insieme a ricominciare. Quante ne abbiamo passate insieme, con la pioggia o con il sole, quanto ardore, quanta passione, quanti baci e abbracci e orgasmi, quante liti con te, quante liti per te, con chi offendeva il tuo nome, chi abusava del tuo nome, chi non capiva il senso del tuo nome. Quanti ricordi, a colori e in bianco e nero, quante pagine di storia. E ora, oggi, proprio adesso, dopo quest'estate promettente, dopo tante speranze coltivate nelle lunghe serate di luglio, d'agosto e settembre, adesso che potevamo volare, ti vedo incerta, dimessa, pavida come mai sei stata prima, neanche nei tempi peggiori. Lo so, non è, non è mai stata la ricchezza materiale a farti sentire nobile, lo so che anche quando eravamo quasi ridotti all'elemosina, il tuo carattere forte ti faceva emergere dalla mediocrità. Ma è proprio per questo che oggi che il destino sembrava poterci ricompensare di recenti stenti, anche io mi ero convinto che nulla o nessuno ci avrebbe fermato. Belli, forti e ricchi: ti tenevo per mano, mi tenevi per mano, e abbiamo cominciato il cammino. Comprendi dunque la mia rabbia se dopo l'incertezza che mi hai mostrato al primo ostacolo maligne ipotesi si sono riaffacciate nel mio cuore. Ho pensato di mollare tutto, ho pensato di gridare, ho pensato di ferirti. Ho pensato di lasciarti. Tutto questo ho pensato, fino a ieri. E tutto questo ho scritto oggi, stasera, da solo, nel buio. Per tutto questo ti amo e per tutto questo ti chiedo, Roma mia, di non deludermi più.

PS Il nuovo corso di rosso&giallo sembra essere stato davvero gradito. Grazie a tutti quelli che direttamente o indirettamente ci hanno rivolto attestati di stima in qualche caso addirittura imbarazzanti. Ma le novità non finiscono qui: nel prossimo numero, ad esempio, troverete tutti i disegni dei gol realizzati dalla Roma in campionato, ritroverete un amico, Stefano Impallomeni, che dopo aver smesso col calcio attivo è diventato un ottimo giornalista a Stream e dal prossimo numero analizzerà dal punto di vista tecnico un giocatore diverso ogni mese e, soprattutto, troverete in allegato con la rivista il cd con la canzone sul presidente Viola composta e interpretata da Stefano Rima, canzone che grazie alla quotidiana diffusione nella trasmissione di Mario Corsi e David Rossi a Radio Incontro è entrata nel cuore di tutti i tifosi della Roma. Ma al 16 novembre manca ancora un mese: intanto godetevi questo numero.

 


  1. La Roma nel cuore e nell'anima

  2. Fuori i mercanti dal tempio

  3. Nessuno ci può fermare

  4. Scudetto? Riparliamone a Febbraio

  5. La Roma lascia, noi raddoppiamo

  6. Dove eravamo rimasti?

  7. Sensi e il complotto di colpa

  8. Il campionato comincia adesso

  9. Per ora è solo un buon inizio

  10. Forza ragazzi possiamo provarci

  11. Facciamo sentire la nostra voce

  12. Gli orologi? Non vedevano l'ora

  13. Ma quel giorno dovrà arrivare

  14. A parole primi e puliti. Ma i fatti…

  15. Se il buongiorno si vede dal pattino

  16. Per questo ti chiedo di non tradirmi più

  17. Dic.2000

  18. Gen.2001

  19. Feb.2001

  20. Apr.2001

  21. Giu.2001

  22. Set.2001

  23. Ott.2001

  24. Nov.2001

  25. Dic.2001

  26. Gen.2002

  27. Feb.2002