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  Tanto per cominciare


 

Il fine giustifica il mezzo

di Daniele Lo Monaco - Gen. 2002

La conquista più appagante dopo la straordinaria cavalcata della scorsa stagione non è stata la sensazione di superiorità per lo scudetto vinto dopo diciotto anni d'attesa o la ritrovata fierezza di una tifoseria che rischiava d'avvilirsi in una catena di insuccessi. In realtà, il grande salto l'abbiamo spiccato affrancandoci da quei rituali tipici del tifoso ipocondriaco, quello che vede ombre e virus dappertutto. Siamo riusciti a non pronunciare mai la parola "scudetto" pur essendo intimamente convinti di poterlo finalmente raggiungere lungo tutto il corso della cavalcata, cominciata e finita d'estate, dal ritiro di luglio 2000 al trionfo di giugno 2001, per la stagione più lunga della storia del calcio; siamo riusciti a immaginarci catastrofici epiloghi accecati dalla nostra stessa superiorità quando nel tratto finale ogni volta che sembravano sul punto di toccarlo questo scudetto scappava via; siamo riusciti persino a metterlo seriamente in discussione con una isterica invasione di campo a partita da ultimare, rovinando così la festa a noi stessi. Ma poi abbiamo dato il via ad un'infinita serie di festeggiamenti che ha reso Roma più colorata e più partecipe, liberando al cielo i cori più suggestivi insieme con le paure coltivate in diciotto anni.

Ora le cose sono cambiate: ora, che abbiamo ripreso proprio all'ultima giornata del girone d'andata il comando solitario della serie A, che siamo lanciatissimi in campionato e in pole position in Champions League, che ci coccoliamo i nostri campioni e gli innesti che ci hanno fatto se possibile più ricchi, ora non abbiamo più paura di quello che potrà accadere, E questa è la più gratificante conquista ottenuta. Così ci possiamo permettere anche noi di proporre una copertina con i tre colori più suggestivi dopo il rosso e il giallo: il verde, il bianco e il rosso, quelli del mezzo scudetto che abbiamo strappato dalla nostra maglia di quest'anno e ricucito su quella del prossimo anno. Oltretutto già dodici mesi fa ci siamo permessi - unici nel genere e solo dopo ci siamo resi conto del rischio che abbiamo corso - una licenza che fece insospettire anche chi ci voleva scopertamente bene, presentando alla vigilia del derby in allegato al nostro giornale una sciarpa da stadio con la scritta "Lo scudetto te lo scucio dar petto". Quest'anno analoga iniziativa abbiamo riservato alla Champions League, grazie alla produzione di una sciarpa con lo slogan "Fino a Glasgow"che abbiamo allegato agli speciali appositamente realizzati per la Coppa dei Campioni. Ora ci spingiamo oltre, presentando con la convinzione di essere ancora i più forti una copertina che non conosce scaramanzia. E speriamo bene.

Dando invece un'occhiata più fredda a quello che è avvenuto finora, non possiamo non notare come lo straordinario potenziale offensivo della Roma sia fino ad oggi rimasto ai box, sia per gli infortuni che hanno impedito a Batistuta e Montella di dare nuove prove delle loro grandiose possibilità sia per l'eccessiva prudenza tattica con cui Capello ha deciso di impostare le partite di questa stagione. Così la squadra si ritrova in vetta non già per aver annichilito gli avversari, ma solo per averli colpiti al momento giusto. Ha vinto quattro dei cinque scontri diretti, la Roma, soffrendo solo contro le cosiddette piccole: segno di grande quadratura tattica, ma anche di perniciosa incapacità ad assumere rischi. Non a caso nessuno dei calciatori rossogialli frequenta le zone alte della classifica dei marcatori (Totti è il nostro capocannoniere, sei reti), mentre la difesa è di gran lunga la meno battuta della serie A, con appena nove reti subite.Che sia un pregio o un difetto lo dirà l'esito di questa stagione. Oggi lasciateci godere perché lassù ci siamo sempre noi. E che gusto poterlo ripetere: veniteci a prendere, se ne siete capaci.

 


  1. La Roma nel cuore e nell'anima

  2. Fuori i mercanti dal tempio

  3. Nessuno ci può fermare

  4. Scudetto? Riparliamone a Febbraio

  5. La Roma lascia, noi raddoppiamo

  6. Dove eravamo rimasti?

  7. Sensi e il complotto di colpa

  8. Il campionato comincia adesso

  9. Per ora è solo un buon inizio

  10. Forza ragazzi possiamo provarci

  11. Facciamo sentire la nostra voce

  12. Gli orologi? Non vedevano l'ora

  13. Ma quel giorno dovrà arrivare

  14. A parole primi e puliti. Ma i fatti…

  15. Se il buongiorno si vede dal pattino

  16. Per questo ti chiedo di non tradirmi più

  17. Dic.2000

  18. Gen.2001

  19. Feb.2001

  20. Apr.2001

  21. Giu.2001

  22. Set.2001

  23. Ott.2001

  24. Nov.2001

  25. Dic.2001

  26. Gen.2002

  27. Feb.2002