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  Tanto per cominciare


 

di Daniele Lo Monaco - Apr. 2001

Esulta tutta Italia su quella maledetta parabola di Candela che va a finire proprio sul paletto più lontano rispetto ad Antonioli, interno naturalmente, e dà alla Fiorentina quel vantaggio anche psicologico che le consentirà di strappare alla capolista i tre punti sospirati da tutta Italia, nonostante l'arrembaggio generoso di Emerson e Batistuta e Montella e Totti e Cafu. È arrivato, quel momento. È arrivato il momento, tanto temuto, in cui qualcuno dei punti di margine accumulati sin qui si sarebbe disperso al vento. Certo, a perderne tre tutti insieme non eravamo preparati. E nella giornata di campionato in cui la Juventus passa a Verona col minimo sforzo, solo per dire agli altri che la Signora è sgangherata ma sta lì. E nella giornata strana in cui la Lazio prende tempo grazie a un nubifragio evidentemente diverso da quello di quasi un anno fa a Perugia. E nella giornata in cui ci hanno fatto aspettare fino a lunedì pomeriggio per vedere la partita storta di Firenze, isolati come barbari. E nell'ultima giornata in cui potevano sperare di ridurre le distanze. Perché parliamoci chiaro: se la Roma fosse passata pure a casa Cecchi Gori, oggi anche il più irriducibile degli avversari si sarebbe arreso. E invece le ansimanti squadrette che ci corrono dietro hanno ripreso fiato e provano a spaventarci facendo la voce grossa. E allora diciamoglielo chiaro, urliamolo a tutti prima del pranzo di Pasqua e la riflessione di Pasquetta, prima che arrivi qui il Perugia, prima che la Juve affronti l'Inter, diciamolo al mondo che qui non si molla niente, che per passarci devono batterci altre tre volte, perché due non bastano, e che la Roma di Firenze può essere sconfitta una volta, mai due, figuriamoci tre, e che siamo una squadra di gente d'onore, che sa fare quadrato e sa reagire, che non si spaventa, fiera del nome che porta, della culla di Testaccio, dei papà dell'83. Non vi illudete, non si sbaracca. Non ce lo toglieranno questo sogno, non con armi lecite. Giocando, non c'è gara. Non ci sarebbe stata neanche a Firenze, checché ne dicano Salvatore Bagni e l'alchimista che gli ha preparato la sostanza che deve aver assunto prima di commentare la cronaca di Stream.
Vola tranquilla, Roma, siamo con te. E siamo tutti uniti. S'è visto a Firenze, si vedrà col Perugia e anche a Udine, prima dei piatti forti, di quando il gioco si farà duro e gli altri duri proveranno a giocare e ci troveranno lì, perché noi stiamo giocando dall'inizio. E si vede anche da questo numero di rosso&giallo, il numero che più profuma di olio canforato da spogliatoio tra tutti quelli che abbiamo fatto, e sono già trenta. Abbiamo lavorato per portarvi importanti testimonianze, cominciando con i capitani più amati dei tempi moderni, Giannini e Totti, riuniti a pranzo a parlare di Roma e di sogni e di speranze, capitani coraggiosi uniti dal sottile filo della romanità, filo che sa essere seta e sa essere fune. Adesso c'è da tirare forte, e spezzatela 'sta corda se vi riesce. E abbiamo finito con Alessandro Spoletini, uno che quando faremo festa - perché arriverà quel giorno, ah, se arriverà - dovrà essere al nostro fianco, e sarà il nostro simbolo e il simbolo di tutti quelli che hanno preso ferie e permessi, treni e pullman e sono andati pure a Firenze, a sfidare l'idiozia che li ha dipinti tutti sbandati. E sono tornati stanchi e un po' delusi, ma mai domi. Pieni di Roma nel cuore e nell'anima, all'inseguimento di un sogno che ci rende migliori le giornate già oggi. Solo al pensiero di quello che un bel dì vedremo.

 


  1. La Roma nel cuore e nell'anima

  2. Fuori i mercanti dal tempio

  3. Nessuno ci può fermare

  4. Scudetto? Riparliamone a Febbraio

  5. La Roma lascia, noi raddoppiamo

  6. Dove eravamo rimasti?

  7. Sensi e il complotto di colpa

  8. Il campionato comincia adesso

  9. Per ora è solo un buon inizio

  10. Forza ragazzi possiamo provarci

  11. Facciamo sentire la nostra voce

  12. Gli orologi? Non vedevano l'ora

  13. Ma quel giorno dovrà arrivare

  14. A parole primi e puliti. Ma i fatti…

  15. Se il buongiorno si vede dal pattino

  16. Per questo ti chiedo di non tradirmi più

  17. Dic.2000

  18. Gen.2001

  19. Feb.2001

  20. Apr.2001

  21. Giu.2001

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