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  Tanto per cominciare


 

di Daniele Lo Monaco - Giu. 2001

Se tu nascessi oggi, figlio mio, proverei a spiegarti che cosa è stato ieri, che cosa significa lo straordinario stordimento di adesso e come vorrei che fosse da qui in poi. E delle centomila cose della vita di cui potremmo parlare, comincerei proprio dalla sciarpetta oroamaranto che anche stamattina porto intorno al collo, come ogni lunedì. Ma oggi è un lunedì speciale, il primo chiarore dell'alba sta rendendo nuovamente visibili i profili di questa meravigliosa città, svegliandola chiazzata degli stessi colori che hanno attirato la tua attenzione. E quindi forse dovrei rinunciare a raccontartelo, questo miracolo che s'è rinnovato ieri per la terza volta: dove trovare la parole? O forse potrei provare partendo da lontano, dall'impero romano o da quello che ne è derivato, magari dalla leggenda di Testaccio, o dalla storia dei magnifici pioneri del 1942, la prima volta, o da quella altrettanto significativa dei ragazzi dell'83, la seconda volta, o quella di ogni singolo personaggio che in maniera più o meno attiva ha scritto qualche riga o qualche pagina di storia dell'Associazione Sportiva Roma, dal '27 a oggi. Potrei parlarti di ognuno di loro, magari sottolineando con maggior enfasi il contributo offerto da chi oggi non c'è più, e di getto mi vengono in mente quattro nomi, Dino, Agostino, Nilo, Dante, che il cognome in certi casi diventa superfluo. Anche questo imparerai, prima o poi. Oppure comincerei da due signori particolari, accomunati dalla voglia di successo e dai metodi spicci: il primo si chiama Franco Sensi, il secondo Fabio Capello. Intorno a loro, oggi, tutti quelli che hanno questa sciarpetta cinta al collo, si stringono felici: molti per convinzione, qualcuno invece che c'è sempre quando si tratta di salire su un carro veloce, qualcun altro con il dovuto rispetto. Con questi ultimi troveresti il tuo posto, a cantare le canzoni di Antonello, a ballare sui cori della curva, a urlare la tua passione e a gioire con tanti altri come te. Da loro, da quei due uomini, impareresti che nella vita conta sì la direzione, ma conta di più la destinazione. Loro, che sono arrivati, ti aspetterebbero laggiù per spiegartelo meglio di me. Ma l'esempio di forza e gloria ti arriverebbe direttamente dai gladiatori dell'epoca moderna, i calciatori della As Roma. Non farei classifiche, non qui, non ora. Ma te li nominerei uno per uno, raccontandoti le loro imprese da luglio a oggi e la somma che ne è scaturita, quel triangolino di tre colori che chiamiamo scudetto e che rappresenta la felicità di tutti noi. E unirei nel ricordo tutti gli altri gregari, li chiamano impiegati, per noi sono anche appassionati, vivono tra Trigoria e l'Olimpico, il nostro Colosseo: da chi porta i fax a chi li firma. Ti racconterei, inoltre, la magia di un popolo, che ai giorni nostri si raduna sugli spalti di quel Colosseo. Un popolo fiero e orgoglioso di portare in giro per il mondo quei vessilli e, per la quasi totalità, rispettoso del nome che rappresenta. Ti indicherei gli esempi da seguire, decine di migliaia di esempi, e soprattutti quelli di un settore, dove c'erano certi che adesso non compaiono più (Commando Ultrà Curva Sud, si facevano chiamare, dal nome del settore di cui si parla) e ora ci sono altri che hanno avuto lo straordinario merito di ricompattare le fila: AsRoma Ultras, si chiamano. E ti indicherei anche gli esempi da non seguire, facilitato in questo compito da quelle poche centinaia di sconsiderati che senza conoscere tutta questa storia prima che finisse hanno pericolosamente varcato i confini del buon senso rischiando di rovinare con la loro stupida ingordigia la festa attesa diciott'anni. Probabilmente gli stessi che invece di festeggiare hanno preso a calci vetrine e fontane. Ma di barbari è piena la storia e ogni civiltà ne conta le vittime. E finirei, di sicuro, per spiegarti quali emozioni può darti un pallone. E come difenderlo da altri barbari che in tutti i modi stanno cercando di bucarcelo. Non ci sono riusciti, finora, ma torneranno alla carica. Soprattutto adesso che abbiamo dimostrato di saperlo trattare meglio di altri. E anche a te insegnerei a calciarlo, con la precisione, la competenza, la cultura, la costanza e soprattutto l'amore che merita.

 


  1. La Roma nel cuore e nell'anima

  2. Fuori i mercanti dal tempio

  3. Nessuno ci può fermare

  4. Scudetto? Riparliamone a Febbraio

  5. La Roma lascia, noi raddoppiamo

  6. Dove eravamo rimasti?

  7. Sensi e il complotto di colpa

  8. Il campionato comincia adesso

  9. Per ora è solo un buon inizio

  10. Forza ragazzi possiamo provarci

  11. Facciamo sentire la nostra voce

  12. Gli orologi? Non vedevano l'ora

  13. Ma quel giorno dovrà arrivare

  14. A parole primi e puliti. Ma i fatti…

  15. Se il buongiorno si vede dal pattino

  16. Per questo ti chiedo di non tradirmi più

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