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Relazioni interpersonali  e modalità comunicative
a cura di Mary Nicotra


15 ottobre 2003

Relazioni terapeutiche mediate dall'espressione corporea - Uno sguardo alla Danza -Terapia 

di Federica Pinna

 


  
Tra adesso e adesso
Tra io sono e tu sei, 
la parola ponte.

Entri in te stessa
Mentre entri in lei;
come un anello
il mondo si chiude.

Da una sponda all'altra
Sempre si distende un corpo,
un arcobaleno.

Io dormirò sotto i suoi archi.


O.Paz


Un ampio ventaglio di possibilità di cura per la persona sofferente si sta oggi aprendo verso nuovi approcci. Fra i nuovi modi di concepire la terapia non si può fare a meno di citare W.Reich, che basò il suo lavoro sul contatto corporeo e sulla liberazione delle zone contratte integrate coi vissuti che vi sono correlati.
Si comincia così a dare veramente importanza al corpo e al suo linguaggio, e ad avere una visione olistica dell'individuo. Il corpo è entrato nella psicoterapia, e può farci da ottimo compagno di strada se lo ascoltiamo e prestiamo attenzione ai suoi messaggi che per la loro natura non mentono mai. 
Corpo e spirito sono in realtà una cosa sola, non si può prescindere da ciò; questa visione olistica della persona ci permette di relazionarci a colui che soffre in modo più autentico e meno fuorviante.
Jung mostrò un profondo interesse verso diverse modalità espressive fra le quali la danza e più in generale il movimento, a cui l'immaginazione ricorre di tanto in tanto. Definì questo modo di concentrarsi immaginazione attiva, e sostenne che le immagini di volta in volta emergenti dall'inconscio posseggano di per sé tutto il necessario per trasformarsi in vita psichica, ed è proprio questo che fa di esse delle istanze autenticamente creative. Egli vide nel movimento uno dei modi che consentono di rendere manifesto l'inesprimibile che è in noi.
J.Chodorow è stata fra i primi ad inserire la danza nel setting analitico junghiano. Tutti e due sostengono che il movimento rappresenta una delle possibilità più tangibili di cui l'inconscio dispone per esprimersi e prendere forma.
La Danza Movimento Terapia nasce nel 1966 con la formazione dell'Associazione Americana di Dance Terapy. Le tre iniziatrici di questa disciplina -M.Chase, T.Schoop, e M.Whitehouse- cominciarono a lavorare tenendo lezioni sulla spontaneità personale e sull'espressione individuale tramite il movimento, mettendone in risalto le potenzialità. Queste ricercatrici osservarono come molte persone, attraverso il movimento guidato, vivevano cambiamenti di comportamento a livello intrapsichico, interpersonale ed ambientale.
Per Danza Movimento Terapia si deve intendere non solo la danza ma anche l'uso del movimento quale matrice comunicativa espressiva di stati interiori e quale possibilità di trasformazione psichica all'interno di un processo curativo mediante una relazione terapeutica.
Oggi la Danza Movimento Terapia è ampiamente riconosciuta come sistema d'intervento psicoterapeutico in un processo che agevola l'integrazione emotiva, mentale e fisica della persona.
La DMT offre un approccio olistico e riconoscendo l'importanza e la complessità delle relazioni tra corpo e mente, si occupa di differenti disturbi attraverso interventi a livello di movimento corporeo.
Fra le basi teoriche su cui poggia la DMT troviamo il lavoro di alcune figure importantissime della scena contemporanea psicanalitica quali Jung, Mahler, Chodorow, e Kestenberg.
La danza è un potente strumento di consapevolezza ma anche di rappresentazione, di comunicazione, di trasformazione, di possibilità di maggiore integrazione:
per questo può essere un prezioso mezzo in campo psicoterapeutico.
La mia scelta di lavorare e vivere in maniera creativa nasce da un'esigenza personale e da un'apertura verso la danza intesa come sentiero espressivo, come porta che si apre al nostro sé. Un ponte fra quello che si sente e si è, un anello di congiunzione fra la nostra parte più antica e profonda che trova forza e coraggio nel "venir fuori" attraverso il movimento e il corpo, potente veicolo di miriadi di costellazioni comunicanti.

Federica Pinna



Citazioni bibliografiche:
J.Chodorow (1991) Dance Terapy and Deepth Psicology, Routledge, London
R.M.Govoni (2000), Danza:linguaggio poetico del corpo e strumento di cura, in Dall'esprimere e comunicare, Pitagora, Bologna
C.G.Jung (1961) Ricordi, sogni, riflessioni di C.G.Jung, a cura di Aniela Jaffè, Rizzoli, Milano, 1965.
M.Soldati (2000) Corpo e cambiamento, Tecniche nuove, Milano.

Federica Pinna organizza incontri di danzaterapia a Bologna - per saperne di più è possibile contattarla
Cell: 349 8697048 - email: darlinglilith@hotmail.com




 


 









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