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15
novembre 2003
PATTO TRA CITTADINE E CITTADINI A MODENA: QUANTO INCIDONO LE PROPOSTE DELLE DONNE SUL GOVERNO DELLA CITTA'?
di Daniela Ricci
A tre anni dalla sua nascita la Convention tra donne di Modena, rete di relazioni e alleanze femminili che riunisce oltre 70 donne di età, professioni, patrimoni culturali e di vita, orientamenti politici e appartenenze associative differenti, fa un bilancio dell'attività svolta
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Dopo tre anni di lavoro e in prossimità della chiusura dell'attuale legislatura, le donne della Convention tra donne di Modena si sono incontrate e confrontate con passione e rinnovata voglia di partecipazione sul lavoro politico svolto come amministratrici, alcune di loro sono state elette in occasione delle consultazioni 1999, e per rilanciare il confronto e la discussione politica sui temi fondamentali, come la qualità della vita delle persone, delle famiglie e delle donne a Modena.
Il tema centrale dell'incontro, che si è tenuto alla fine di ottobre a Modena, ha riguardato lo stato di attuazione delle proposte del "Patto tra cittadine e cittadini", documento elaborato dalla Convention tra Donne di Modena che in oltre 30 pagine ha raccolto le proposte nate da un confronto collettivo e a larga partecipazione delle donne modenesi, sulle politiche per il governo locale. Il documento della Convention, arrivato in risposta al "Patto per la città" presentato dalla giunta uscente nel 1998, aveva aperto il dibattito sull'urgenza di una politica attenta ai reali bisogni delle persone, portando tutte le forze politiche impegnate nel confronto elettorale a misurarsi sul tema della differenza, della non neutralità dei cittadini che hanno differenti bisogni, anche in relazione al loro sesso.
Valutazioni e suggerimenti prendevano in esame viabilità, scuola, cultura, ambiente, salute, rappresentanza politica, sicurezza e coesione sociale, individuando come prioritari gli interventi volti a migliorare la buona qualità della vita delle persone, delle famiglie e delle donne a Modena.
"C'è stato un patto fra noi donne della Convention, dentro e fuori le istituzioni - ha affermato Caterina Liotti, consigliera provinciale -, un accordo nato su valori e progetti condivisi da una vasta rete di relazioni e di alleanze femminili, a prescindere dalle appartenenze politiche e associative affinché quelle proposte fossero portate nelle sedi istituzionali. Questo incontro è l'occasione per restituire a tutte le donne della Convention il segno, il significato di quel patto fra noi e fra le cittadine e i cittadini modenesi. Una verifica dei risultati, per misurare quanto le proposte che facemmo tre anni fa hanno inciso sull'operato della giunta e dei Consigli."
Il patto, dunque, è stato rispettato? "Sono state portate avanti esperienze che hanno cercano di migliorare le risposte ai bisogni familiari, ad una migliore mobilità, alla vita dei bambini - ha affermato l'assessora Morena Manfredini - tutte istanze ben chiare nelle proposte delle donne. Prosegue il lavoro verso la realizzazione di un Osservatorio sulla qualità della vita. Grande attenzione è posta inoltre al creare strumenti per una lettura di genere dei bilanci pubblici."
La Convention ha riportato buoni risultati nell'ambito delle politiche abitative, della scuola, della qualità dei servizi, dell'assistenza alle donne che intendono partorire a casa e della rappresentanza femminile. Nella Commissione di Qualità, già commissione edilizia comunale, sarà d'ora in poi garantita una rappresentanza femminile del 50%. Così come nuove norme sull'equilibrio della rappresentanza tra uomini e donne sono state inserite negli statuti comunali e provinciali. Questi tuttavia sono solo i primi risultati, resta ancora molto da fare sul tema della reale presenza delle donne nei luoghi di potere e sul tema della conciliazione fra i tempi di vita e di lavoro, secondo quanto hanno precisato nei loro interventi Palma Costi, assessora comunale e le consigliere Cristina Cavani, Graziella Bertani, Leonarda Leonardi, Giovanna Zanolini e Renata Frammartino.
L'attività della Convention sulla città prosegue con un ulteriore incontro, aperto a tutte le donne, in programma venerdì 21 novembre 2003, alle ore 17.30, presso il Palazzo comunale a Modena. In questa sede verrà approfondito il confronto sui temi politici emergenti, proseguirà inoltre la discussione - aperta da Rosanna Galli e condivisa da tutte le presenti - su possibili accordi con l'amministrazione comunale affinché il lavoro di elaborazione politica della Convention possa proseguire nella sua autonomia, ma attraverso un riconoscimento pubblico che ne faciliti l'organizzazione, il funzionamento e l'incisività.
Daniela Ricci
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