Pathway Journal - Index Cultura
Giugno 1999SommarioAnno 1  - Numero 3

 Cinema 
         8 1/2: il sogno di un maestro 
         Apicella. Segni particolari?Nutella! 
         Cinema balcanico 
         L. A. Confidential 
         La Formula 
         La sottile linea rossa 
         Matrix 
         Scherzi del cuore 
         The Truman show 
 
 Cultura e società 
         Accadde a giugno... 
         Bonjour, Monsier de Talleyrand 
         Ecco i nuovi Tamagotchi: i Furby 
         In Cina solo figli maschi 
         I "segreti" dello zodiaco 
         Il giro del mondo in 80 giorni 
         Laidi,vieni fratellino 
         M. Manson: lettera alle autorita' 
         Milosevic alla sbarra 
         Working Holidays 

 Libri e Fumetti 
         Calvin & Hobbes 
         Il nome della rosa 
         Libri kafkiani 
         Ranma 1/2 

 Musica 
         Adrenalina che sale: I Litfiba 
         I concerti del mese 
         I festival del mese 
         Jim Morrison l'immortale 
         Meeting delle etichette indipendenti 
         Mediterraneo atto I 
         Radiopanico 
         The Sex Pistols'story 
         Tom Waits:  "Mule Variation" 
         Yngwie J. Malmsteen's rising force 

 Spettacolo 
         I Telegatti 1999 

 Sport 
         Coppe: Parma, che impresa! 
         La palla e' rotonda... 
         Lezioni di P.R. dall'Inter 
         My name is Ayrton Senna 
         Quando i "Diavoli" diventano ladri 

 Green Corner 

 Mail - L' angolo della posta 

 Pinocchio - I vostri racconti 

 Archivio 

 Eppy Page - La pagina della redazione 

 Help - Spiegazioni sul sito 

 Links - Collegamenti ad altri siti web 

 News - Le ultime notizie da ''Amico'' 

 PJ and Co. - Per collaborare con noi

LAIDI, VIENI FRATELLINO..... 

Ogni minuto nascono nel mondo 160 bambini, 28 sono cinesi. La crescita della popolazione stà rallentando, ma non abbastanza per il governo cinese che vorrebbe arrivare al 2000 con 1.294.000.000 di abitanti. 
In base al censimento del 1993 la Cina ha una popolazione di 1.165.700.000 abitanti, con una densità di 123 unità per Km2. 
Ciò significa una distribuzione geografica molto irregolare. 
Nonostante la recente industrializzazione, la Cina continua a essere un paese principalmente rurale e agricolo dove l'urbanizzazione si è verificata attraverso un processo lento e graduale; tuttora circa il 79% della popolazione vive in insediamenti rurali. 
Durante la rivoluzione culturale si cercò di incentivare il trasferimento (temporaneo o permanente) dalla città alle zone rurali di giovani istruiti al fine di diffondervi capacità professionali che avrebbero dovuto ridurre la tendenza all'inurbamento. Il programma fu ridotto dopo la morte di Mao nel 1976 e quasi completamente eliminato verso la fine del 1978. Una politica a lungo termine prevede il trasferimento di 440 milioni di contadini, il 37% della popolazione, verso città già esistenti o nuove città entro il 2040. 
Il calo delle nascite verificatosi tra gli anni 50'- 90' è dovuto alle politiche demografiche del governo cinese. 
Infatti ancora nel 1963 la fecondità era molto elevata (7.3 figli per donna) e nel 1962 venne lanciata una campagna di persuasione rivolta ai giovani affinchè evitassero i matrimoni precoci (23 anni per le ragazze e 25 per i ragazzi). 
Nel 1968 il governo dichiarò il nucleo familiare composto da due o tre figli come famiglia perfetta. 
Nel 1978 però fu chiaro che l'obiettivo della crescita zero entro il 2000 non sarebbe stato raggiunto e per questo venne introdotta una ferrea politica demografica che prevedeva : 
- l'obbligo alla popolazione di "accontentarsi" di un solo figlio 
- penalità economiche per chi concepiva più di un figlio 
- distribuzione gratuita di contraccettivi e legalizzazione dell'aborto. 
Questa politica prevede per le famiglie con un figlio solo l'attribuzione della casa e di altre agevolazioni, poi alla nascita del secondo figlio la famiglia deve restituire il premio ricevuto dallo stato e a partire dal terzo è tenuta a pagare imposte supplementari. 
Questa politica ha portato effetti positivi poichè la percentuale delle donne che usano sistemi contraccettivi è passata dal 60% nel 1978 al 77% del 1987, la fecondità è calata in modo impressionante fino a raggiungere i 2.24 figli per donna e infine il tasso di natalità è calato dal 3.9 del 1960 al 1.9 del 1982, ma anche effetti negativi, bambini non registrati all'anagrafe, il desiderio di avere un figlio maschio restando entro il limite di un solo figlio ha portato un aumento degli infanticidi delle femmine. 
Per molti la colpa della crescita smisurata della popolazione cinese è da attribuirsi a Mao, il quale aveva appena inizato la guerra in Corea e prevedeva di perdere molti soldati, per cui vietò l'aborto e dichiarò che "Un bambino che nasce non è una bocca in più da sfamare : sono due braccia in più per costruire il socialismo". 
In questo periodo le madri "rivoluzionarie" che avevano messo al mondo più di nove figli ricevettero medaglie, e la propaganda incoraggiava le nascite. 
Tutto ciò ha portato alla politica del figlio unico che ha ottenuto i suoi effetti. Adesso il tasso di crescita della popolazione è del 1.12%  percentuale che comunque supera quella dei paesi sviluppati (in europa ad esempio, 0.25%) 
Nonostante l'evidente calo registrato nelle nascite, questa politica del figlio unico cambiò l'attegiamento dei cinesi nei confronti delle femmine, poichè fino ad allora le coppie che mettevano al mondo una femmina, potevano ritentare per il figlio maschio. 
Adesso questo non è più possibile, e ha portato o alla mancata registrazione anagrafica delle figlie (il 5% delle normali nascite di ogni anno cioè circa 500.000 neonate femmine) o all'infanticidio femminile. 
Il desiderio del figlio maschio nasce per due motivi : 
- la Cina è essenzialmente ancora un pese rurale nel quale predomina la forza fisica 
- solo i discendenti maschi possono continuare il culto degli antenati, chiave di volta della cultura e della religione cinese. 
Dopo la rivoluzione culturale, le famiglie tornarono al vecchio stampo tradizionale, sotto la guida del padre con le donne sottomesse alla sua autorità. Tornò allora in voga un nome femminile, Laudi che significa vieni fratellino, che veniva ripetuto più volte al giorno nella speranza che la coppia concepisse un figlio maschio. 
Adesso nel 1999 sembra che il governo cinese stia tornando sui suoi passi a causa dell'eccessivo invecchiamento della popolazione e dell'incapacità dello stato di mantenere i sempre più numerosi pensionati. I figli unici dovranno occuparsi sia dei nonni paterni che di quelli materni, un peso eccessivo sulle spalle delle nuove generazioni. Inoltre sempre più giovani avranno difficoltà a trovare moglie infatti sembra che ogni 120 ragazzi ci siano 100 ragazze, e quindi solo uno su sei potrà sposarsi. Questò stà portando ad un altro problema la vendita delle ragazze della Corea del Nord. 
Allora dopo tutto questo io mi domando se è un peso sostenibile obbligare delle famiglie a concepire un solo figlio (privandole del diritto di libero arbitrio), rinvigorire la piaga dell'infanticidio e dell'abbandono femminile ponendo la donna in una posizione di inferiorità. 
Ciò che mi piacerebbe insegnare al governo cinese è l'umanità, per far diminuire la loro popolazione hanno sacrificato chissà quante vite innocenti. 
Questo è il Grande Sol Levante. 
 

Scrivi alla Perla di Labuan!