Pathway Journal - Index Libri
Giugno 1999SommarioAnno 1  - Numero 3

 Cinema 
         8 1/2: il sogno di un maestro 
         Apicella. Segni particolari?Nutella! 
         Cinema balcanico 
         L. A. Confidential 
         La Formula 
         La sottile linea rossa 
         Matrix 
         Scherzi del cuore 
         The Truman show 
 
 Cultura e società 
         Accadde a giugno... 
         Bonjour, Monsier de Talleyrand 
         Ecco i nuovi Tamagotchi: i Furby 
         In Cina solo figli maschi 
         I "segreti" dello zodiaco 
         Il giro del mondo in 80 giorni 
         Laidi,vieni fratellino 
         M. Manson: lettera alle autorita' 
         Milosevic alla sbarra 
         Working Holidays 

 Libri e Fumetti 
         Calvin & Hobbes 
         Il nome della rosa 
         Libri kafkiani 
         Ranma 1/2 

 Musica 
         Adrenalina che sale: I Litfiba 
         I concerti del mese 
         I festival del mese 
         Jim Morrison l'immortale 
         Meeting delle etichette indipendenti 
         Mediterraneo atto I 
         Radiopanico 
         The Sex Pistols'story 
         Tom Waits:  "Mule Variation" 
         Yngwie J. Malmsteen's rising force 

 Spettacolo 
         I Telegatti 1999 

 Sport 
         Coppe: Parma, che impresa! 
         La palla e' rotonda... 
         Lezioni di P.R. dall'Inter 
         My name is Ayrton Senna 
         Quando i "Diavoli" diventano ladri 

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IL NOME DELLA ROSA 

TEMPO: Viene indicata una data che possiamo assumere come termine di riferimento, la fine del 1327. Per quanto riguarda gli avvenimenti che vengono riferiti da Adso con molte perplessità e sempre per sentito dire, dobbiamo supporre che nella finzione letteraria l'opera sia stata scritta successivamente a questa data; il linguaggio invece può appartenere ad un'epoca nettamente precedente collocabile tra il 12° e il 13° secolo. Eco ricorre al medesimo artifizio usato da Manzoni, in pratica l'idea di un manoscritto trovato da Eco stesso e quindi rielaborato. 

LUOGO: Identica genericità anche per il luogo ove sorge l'abbazia nella quale si svolgono gli eventi narrati: l'unico dato certo è una zona compresa tra Pomposa e Conques, sulla dorsale appenninica tra Piemonte Liguria e Francia. In ogni caso l'abbazia presenta la struttura ordinaria di analoghi reali edifici, un ambito chiuso, non diverso dalla curtis medioevale con una netta distinzione tra la pars dominica (chiesa, chiostro, scriptorium e biblioteca e la pars massaricia, destinata cioè agli addetti ai lavori manuali come le stalle, stabbi e fucine). 

CENNI STORICI: Nucleo della vicenda è senza dubbio il contrasto nato all'interno dell'Ordine Francescano tra frati conventuali e frati spirituali sull'essenza e l'uso della ricchezza. Imperatore è Ludovico il Bavaro, mentre il Papa è Giovanni XXII che si trovava ad Avignone in cattività. 
Il contrasto che deriva dalle diverse interpretazioni date alla povertà di Cristo è al centro della vicenda. (in effetti Guglielmo è chiamato a presiedere come mediatore nella disputa teologica che si svolgerà nell'abbazia). 

PERSONAGGI: Voce narrante è Adso da Melk che all'epoca delle vicende è un giovane novizio francescano affidato alle cure di Guglielmo da Baskerville (evidente riferimento al famoso romanzo di Conan Doyle "Il mastino dei Baskerville", celebre avventura di Sherlock Holmes). 
E' Guglielmo il vero protagonista, anche se bisogna notare come tutta la vicenda ruoti attorno alla biblioteca, labirintico simbolo della pericolosità di una cultura staccata dalla fede e dell'eccessiva curiosità (nel cuore della biblioteca sono custoditi alcuni testi considerati pericolosi, tra i quali il testo aristotelico sulla commedia che in realtà noi non possediamo più). Guglielmo è un frate francescano che gode di una certa fama per quanto riguarda la sua abilità nel risolvere misteri e svelare quesiti incredibilmente complessi (famosa è la descrizione che egli fa del cavallo dell'abate, Brunello, senza averlo mai visto). Egli verrà incaricato dall'abate di svolgere delle indagini sulla morte di alcuni frati dell'abbazia e alla fine svelerà il mistero che si cela dietro ad un libro che uccide, o per il quale qualcuno è disposto ad uccidere. Signore della biblioteca è un vecchissimo monaco cieco, il venerabile Jorge, responsabile per molto tempo della biblioteca e confessore di tutti i monaci del monastero. Non meno importanti sono i frati che vivono all'interno delle mura sacre e che tra una preghiera e un ufficio, assistono sbigottiti ai delitti che si consumano tra loro; i più ricorrenti sono Remigio da Varagine, cellario del monastero ed ex eretico dolciniano, Salvatore che si può considerare relativamente umano e che desta subito i sospetti di Guglielmo per il suo strano modo di parlare una lingua che non esiste, ma che è un concentrato di tutte le lingue parlate nella cristianità. Adelmo, il giovane miniaturista che si uccide vinto dal rimorso di un peccato consumato con Berengario, vice bibliotecario che a sua volta verrà trovato cadavere. Inoltre ricordiamo ancora le figure di Venanzio, il traduttore greco trovato morto nella giara che conteneva il sangue dei maiali uccisi, Malachia, bibliotecario e gran confidente di Jorge e Ubertino da Casale, venerato come un santo dai francescani e condannato come eretico dal Papa. Ultimo personaggio in ordine di comparizione è l'inquisitore Bernardo Gui, espressione di un modo ormai superato di intendere la fede, sostenitore di un intollerante e prepotente azione di soffocamento del libero dialogo, ben lontano dall'apertura illuministica di Guglielmo. 

VALORE: L'opera ha chiaramente un valore simbolico ed allegorico, ambiti cari ad Eco che del resto è titolare della cattedra di semiotica (scienza dei segni) all'università di Bologna: la biblioteca ad esempio è simbolo da un lato del fascino della cultura, dall'altro dell'enorme pericolosità in essa insita a causa del "peccato d'intelletto", tratto tipico della mentalità medioevale. Il Nome della Rosa può essere in effetti letto su differenti livelli: è un romanzo giallo, romanzo filosofico ed allegorico, un saggio romanzato di storia e civiltà medioevale, proprio a causa di questa pluralità interpretativa. 
 

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