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1/2: il sogno di un maestro
Apicella.
Segni particolari?Nutella!
Cinema
balcanico
L.
A. Confidential
La
Formula
La
sottile linea rossa
Matrix
Scherzi
del cuore
The
Truman show
Accadde
a giugno...
Bonjour,
Monsier de Talleyrand
Ecco
i nuovi Tamagotchi: i Furby
In
Cina solo figli maschi
I
"segreti" dello zodiaco
Il
giro del mondo in 80 giorni
Laidi,vieni
fratellino
M.
Manson: lettera alle autorita'
Milosevic
alla sbarra
Working
Holidays
Calvin
& Hobbes
Il
nome della rosa
Libri
kafkiani
Ranma
1/2
Adrenalina
che sale: I Litfiba
I
concerti del mese
I
festival del mese
Jim
Morrison l'immortale
Meeting
delle etichette indipendenti
Mediterraneo
atto I
Radiopanico
The
Sex Pistols'story
Tom
Waits: "Mule Variation"
Yngwie
J. Malmsteen's rising force
I
Telegatti 1999
Coppe:
Parma, che impresa!
La
palla e' rotonda...
Lezioni
di P.R. dall'Inter
My
name is Ayrton Senna
Quando
i "Diavoli" diventano ladri
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APICELLA.
SEGNI PARTICOLARI???NUTELLA!!
Tutto
comincio' il 27 marzo 1994, il giorno in cui si apriva una nuova pagina
della storia italiana . Il giorno della vittoria delle destre, che avrebbe
portato il Cavaliere a rivestire il ruolo di presidente del
Consiglio dei Ministri per un breve e neanche troppo significativo
arco di
tempo . E comincia qui anche l'itinerario individuale di Nanni Moretti,
che
dopo il premio alla regia al festival di Cannes per Caro diario, si
permette un piccolo capriccio: raccontare la storia d'Italia dal '94 al
'97 a modo suo, o per meglio dire, raccontare, senza alcun cedimento alla
fantasia, la Sua storia in parallelo a quella d'Italia . Moretti lo abbiamo
sempre conosciuto cosi', un campione di pallanuto, fan della nutella, che
non ha mai saputo rinunciare all'esigenza di parlare di se' in prima persona,
anche quando si serviva del suo alter ego Michele Apicella . Con Caro diario
ha deciso di divorziare da Michele, e di presentarsi nudo e crudo dinanzi
al suo pubblico, nella sua integrita' . Ma se il diario numero 1 del cineasta
si manteneva a un livello piu' astratto, i riferimenti alla vita privata
erano presenti ma in maniera piu' nascosta, questo diario numero 2 e' una
rappresentazione perfettamente realistica di un pezzo-un pezzo importante-della
sua esistenza . Per anni lo avevamo visto militare
nelle file della sinistra piu' accesa-nel senso buono-, ora vediamo un
uomo deluso dal governo dell'Ulivo, che per la prima volta si concede ai
sentimentalismi, o ai patetismi di un padre attardato.
Sinceramente e' difficile giudicare questo film che non e' un film,
ma un "documentario di vita" . Personalmente ho sempre ammirato Moretti,
perche'
lo considero uno dei pochi, pochissimi artisti che riesce a comprendere
le mille potenzialita' del mezzo cinematografico . Non sono d'accordo con
quelli che hanno definito questo film un momento di "blocco creativo".
Vista l'originalita' della pellicola, se anche lo fosse, mi sembra
un'eresia bollarlo in questo modo!! . E' vero comunque che i suoi fan si
sono un po' imbestialiti, dal momento che dopo Caro diario si aspettavano
il capolavoro della sua vita, e invece hanno aspettato cinque anni per
vedere un film che e' stato interpretato come una sorta di sequel del precedente,
anche se poi in realta' non lo e', perche' ne copia la struttura narrativa,
ma non e' il proseguimento di un discorso lasciato a mezz'aria nel precedente
.
Diciamo, dal
momento che, per quanto mi dolga, non lo posso definire un capolavoro,
mi piace comunque definirlo una sorta di "capriccio".
Moretti da vent'anni e' un artista di chiara fama . E' uno sportivo,
ben piazzato, un bell'uomo, con un suo fascino intrinseco, un uomo che,
pur essendo nella media, riesce ad elevarsi dalla media : in poche parole,
e' un divo!! . E in qualita' di divo, io credo che possa permettersi narcisismi
di questo genere, e il pubblico non puo' lamentarsi, perche' ha a che fare
con uno di quegli uomini che riesce a rendere la propria vita un oggetto
d'arte.
Un appello a chi leggera' questa recensione : Moretti e' un po' come
Allen,
o lo adori o lo detesti . Se non avete mai visto un suo film, potrete
cominciare proprio con Aprile, perche' e' l'unico in cui si diverte a fare
l'occhietto allo spettatore . Se poi lo spettatore del suo occhietto se
ne fa ben poco, cambi pure strada : non e' fatto per il "nostro" Apicella,
impagabile amante della nutella e delle sue stesse idiosincrasie, senza
le quali, sono sicuro, non potrebbe mai vivere.
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