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1/2: il sogno di un maestro
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IN
CINA SOLO FIGLI MASCHI
Vent'anni fa il governo cinese, con a capo Deng Xiaoping, impose alle
coppie di concepire un'unica volta nella vita. Tale pianificazione familiare
-passata alla storia come politica del figlio unico- era diretta ad arginare
l'esplosione demografica che di lì a poco si abbatté sulla
Cina: i Cinesi sono oggi oltre un miliardo duecentocinquanta milioni.
La legge sul figlio unico produsse due drammatiche conseguenze: l'infanticidio
femminile e la mancata registrazione di milioni di bambini all'anagrafe.
Se si doveva concepire un figlio solamente, doveva essere un maschio. Giacché
solo ai discendenti maschi è concesso di perpetuare il culto degli
antenati, vero fulcro della cultura e religione cinese, e di assicurare
la discendenza. Ma soprattutto perché, in una società sostanzialmente
rurale, la forza fisica risulta imprescindibile. Avere un unico discendente
significava mettere al mondo l'erede maschio. E' così che si sono
perpetrate ai danni di bambine innocenti efferatezze indicibili: infanticidio,
abbandono (tra gli orfani ci sono più femmine), morte prematura
per mancanza di cure. Per non citare i numerosi aborti selettivi dopo l'ecografia.
Le discriminazioni sessuali, che sembravano essersi arrestate durante
l'epoca maoista grazie anche ad una campagna di propaganda ufficiale che
puntava alla rivalutazione della donna, riprendono quando la rivoluzione
culturale termina. A partire dalle campagne, la famiglia ritorna al tradizionale
assetto patriarcale e le donne, assoggettate al dominio maschile, tornano
a rivestire ruoli subordinati.
La pianificazione familiare, piuttosto che operare un miglioramento
delle condizioni di vita del popolo cinese, ha peggiorato la situazione,
e non sempre è stata scrupolosamente seguita. Perciò, mai
abrogata, ha, però, subito una certa evoluzione: il figlio unico
si impone nelle città, mentre nelle campagne è tollerato
un secondogenito. Questa liberalità da parte del governo cinese
sembra dovuta all'invecchiamento della popolazione, che pone a carico di
uno stato, incapace di provvedervi, un numero elevato di pensionati. Si
cerca anche di rimediare alle difficoltà che alcuni giovani incontrano
per sposarsi, data l'inferiorità numerica delle donno. Sembra, infatti,
che la scelta che a suo tempo si fece per controllare la crescita demografica,
abbia portato oggi come ulteriore conseguenza il traffico (rapimento, vendita,
tratta) di donne da marito. Un destino brutale e violento.
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