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1/2: il sogno di un maestro
Apicella.
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L.
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La
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Bonjour,
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I
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giro del mondo in 80 giorni
Laidi,vieni
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M.
Manson: lettera alle autorita'
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1/2
Adrenalina
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I
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I
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Morrison l'immortale
Meeting
delle etichette indipendenti
Mediterraneo
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Tom
Waits: "Mule Variation"
Yngwie
J. Malmsteen's rising force
I
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Coppe:
Parma, che impresa!
La
palla e' rotonda...
Lezioni
di P.R. dall'Inter
My
name is Ayrton Senna
Quando
i "Diavoli" diventano ladri
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IL
RITORNO DELLO ZIO TOM
Tom Waits "MULE VARIATION"
Epitaph
Finalmente, non c'è da dire altro dopo il primo ascolto di Mule
Variations. Dopo sette anni di distanza dall'ultimo Bone Machine, Waits
sotto l'egida della Epitaph, firma il suo capolavoro e risponde alle criche
per le eccessive smanie
sperimentetrici, tornando alla forma canzone, essenzialmente blues, confermandosi
come uno degli ultimi grandi "vecchi" (se mi sentisse!), capace di rinnovarsi
ri manendo nel solco della tradizione.C'è chi di recente, vedi al
capitolo Jon Spencer, si è autocelebrato con l'incombente "...this
is blues power", bene gli consigliamo di rivolgersi a questo signore
per avere lezione. Mule Variations è l'essenza del blues,
nudo e crudo, senza tanti fronzoli, passionale, sporca o dolce che
sia ogni canzone trasuda sentimento.Ad un primo approccio potrebbe sembrare
un disco caldo e trascinante, ma allo
stesso modo sa essere notturno e, paradossalmente, molto "cool",vedi
ad esempio un pezzo come Chocolate Jesus: il basso accenna appena un giro,
la voce di Tom è appena intellegibile e in sottofondo, oltre all'armonica,
si sente un lontano verso di un gallo. Mule Variations è un disco
molto vario: dalla cadenza martellante di Big in Japan, in cui partecipano
i Primus, a calde sonate per piano e voce come Georgia Lee; da blues malati
e perversi come Lowside Of The Road a stupende canzoni come Cold water
(a mio avviso la migliore del lotto); da inquietanti monologhi come What's
He Building? a canzoni d'altri tempi come Black Market Baby; passando inoltre
per lidi funky (?!) con Filipino Box Spring Hog.
Mule Variations è un disco molto di compagnia, sembra quasi
che ci sia lo Zio Tom lì vicino a tirarti su col morale con quella
sua voce così calda e roca. Se ancora non l'avete capito questo
è un disco da avere assolutamente, il
godimento è assicurato. Un'ultima raccomandazione: non è
assolutamente musica d'ascoltare a tempo perso, sarebbe un peccato svilire
tanta bellezza...
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