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Alagna Lomellina
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L'origine del nome
Alcuni storici ritengono che questo borgo, di antiche
origini, abbia ereditato il nome dai suoi primi abitanti, gli Alani,
popolazione di stirpe barbarica proveniente dall'Oriente, che si insedia
in Lomellina intorno al 500 d.C.
Cenni storici
Annessa nella seconda metà del XIV secolo al Ducato di
Milano, Alagna diventa, all'inizio del 1400, feudo dei Visdomini e quindi
dei Malaspina di Pavia, marchesi di Fortunago, che, investiti del feudo
dal duca Francesco Sforza nel 1466, mantengono il loro pieno ed
incontrastato dominio del territorio fino all'epoca della rivoluzione
francese, quando succedono loro i nobili Caimi, di origine milanese.
Le attività economiche
Centro tradizionalmente agricolo, in virtù di una
delle sue coltivazioni un tempo più diffuse, quella della zucca, è
ancora oggi conosciuta dai suoi abitanti come "Alagna di suc".
I monumenti e le opere d'arte
Al centro del vecchio nucleo del paese sorgono ancora
oggi i resti di un antico Castello-fortezza, costruito nel 1534, ed
appartenuto, fra gli altri, ai marchesi D'Adda, come attesta uno stemma in
pietra ancora oggi visibile e conservato all'interno. Il castello, di
ridotte dimensioni, non presenta aspetti architettonici di particolare
interesse; tuttavia, alcune tracce riscontrate nelle vicinanze fanno
pensare che lo stesso fosse un tempo circondato da alte mura e da un
fossato di cinta, e che facesse probabilmente parte di un ben più vasto
complesso fortificato. Le stesse finestrelle che si aprono sulle murate
del castello inducono infatti a ritenere che la struttura oggi visibile
fosse solo il corpo di guardia, o la parte del maniero destinata alle
prigioni.
A poca distanza dal castello sorge la Chiesa
parrocchiale, consacrata a San Germano, patrono del paese. La sua
costruzione, ultimata nel 1909, rappresenta il risultato del totale
rifacimento dell'antica piccola chiesa parrocchiale, probabilmente di
stile romanico, della cui facciata è rimasto un antico cimelio,
costituito da una statua in masso riproducente S. Germano. Tale statua,
sul cui piedistallo è riportata la data (1561), è di valore più storico
che artistico, ed è conservata all'interno dell'attuale chiesa, di forma
toscana a due navatine, dove è possibile ammirare anche una tela molto
pregevole del Sampietro da Garlasco raffigurante il santo patrono
nell'atto di liberare dei prigionieri.
Gli eventi e le manifestazioni
Molto conosciuta in tutta la zona, con una affluenza di
migliaia di persone, è la Festa della Birra, che si svolge nelle
serate dei primi tre fine settimana del mese di luglio. La Sagra del
Paese è in programma nel mese di agosto.
Per saperne di più...
... consigliamo di contattare la Pro Loco, tel.
0382/818.105.
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