| |
Scaldasole
|
|
|
|
L'origine del nome
Due sono le ipotesi sull'origine del suo nome: la prima
lo fa derivare da "acquae solis", territorio ricco
d'acqua ed esposto ai raggi del sole; la seconda si basa sul fatto che il
paese accolse per lungo tempo una "fara" longobarda, ossia una
corte giudiziaria ed amministrativa, retta da uno "sculdascius"
(giudice), dipendente dal conte di Lomello.
Cenni storici
Il nome di Scaldasole appare per la prima volta in
documenti del 982, dai quali risulta che il paese è già munito di
castello. Da tali documenti è possibile dedurre la presenza di un'alta
torre con "receptum" (vasto cortile atto all'accoglienza
e protezione di uomini ed animali, in caso di pericolo), eretta per porre
freno alle sanguinose scorrerie barbariche. Questa torre ospita la corte
dello "sculdascio" longobardo; è attorniata da quattro
muraglioni merlati, lunghi ciascuno una ventina di metri, alti circa sei,
ed è posta a controllo della strada che passava poco lontano. Il
complesso è denominato "castrum". Esso, seppure con le
successive manipolazioni architettoniche, rappresenta uno dei più
mirabili esempi di costruzione longobarda del X secolo. Fino al XII secolo
Scaldasole appartiene alla famiglia dei Sannazzaro, passa poi ai Folperti,
ai Mirandola e ai Malaspina. Il castello nel XVIII secolo perviene alla
famiglia Strada, attuale proprietaria.
I monumenti e le opere d'arte
Nel Castello, il più organico e maestoso della
Lomellina, è facile riconoscere il vero "cuore" del paese, il
nucleo originario attorno al quale l'abitato ha preso vita. In origine era
un ricetto, forse già esistente in età longobarda, poi ricostruito tra
il XII ed il XIII secolo e trasformato nella forma attuale dalla famiglia
Folperti agli inizi del quattrocento. Il complesso, di forma quadrilatera,
conserva ancora ben distinti il ricetto, con camminamenti e torri merlate,
e la rocca vera e propria che, trasformata in abitazione nobile, ingloba
l'antico torrione, rimasto a difesa dell'intero edificio. Nel XV secolo,
sotto la famiglia Malaspina, imparentata con i Pico della Mirandola, il
castello ospita personaggi illustri quali Isabella d'Aragona, l'imperatore
Massimiliano d'Austria, l'imperatore Carlo V, il poeta e novelliere Matteo
Brandello.
Gli eventi e le manifestazioni
Tra le manifestazioni, particolare rilievo assume la Sagra
Patronale, che si svolge la terza domenica di agosto.
Per saperne di più...
... consigliamo di contattare la Pro Loco, tel.
0382/995.207.
|
| |
|