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Semiana
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Cenni storici
Semiana, anticamente detta Salviana, deriverebbe il suo
nome dai popoli Salvj, provenienti dalla Provenza, che l'avrebbero
fondata. Successivamente Semiana (la cui storia si intreccia con quella
della vicina Mede) fu feudo prima del Sannazzaro, poi degli spagnoli
Rejna, ed infine dei Pellioni di Persano.
I monumenti e le opere d'arte
Il Castello è più propriamente definibile come
un palazzotto padronale, probabilmente di costruzione secentesca. Ha
pianta rettangolare, con alcuni resti di una torre sul lato sud. Il
palazzo è in mattoni a vista, con un portone d'accesso ingentilito da un
frontone lavorato e da lesene laterali. Sulla destra del portone si
possono notare tracce di una finestra con cornice in cotto lavorato,
finestre attualmente murate, della cui decorazione in cotto poco resta.
Ancora a destra di detta finestra si intravvedono le vestigia di un
affresco raffigurante probabilmente un ecclesiastico. Sul retro vi è un
grazioso porticato a cinque campate. Lungo tutto l'edificio, a ridosso del
tetto, corre una decorazione di mensole in cotto a testa lavorata. Il
castello è in pietoso stato di abbandono, privo di infissi, con il tetto
dissestato e un'ala già crollata.
La Chiesa parrocchiale dei Santi Ippolito e
Cassiano, di cui non si conosce la data precisa di edificazione, è forse
riconducibile al 1500 circa. Nucleo originale fu l'attuale cappella del
Rosario, a sinistra dell'altare maggiore, posta al centro del Cimitero
parrocchiale, cimitero il cui sedime venne in seguito interamente occupato
dalla chiesa, ampliatasi per esigenze di culto. All'interno non sono
conservate opere di particolare pregio, eccetto un altare policromo, di
stile barocco, eretto nel 1766.
Le strutture turistiche
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Ristoranti
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Vecchio Castello
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Via Sartirana, 5
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0384/804.704
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