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Zinasco
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Cenni storici
Le vicende storiche di Zinasco sono legate a quelle di
Sommo, paese confinante, feudo di Alberigo da Sommo. Nel secolo XVII il
paese diventa proprietà degli Olevano, nobile famiglia discendente da un
ramo dei conti di Lomello e passati alla storia locale come signori di
Zinasco. La distinzione fra Zinasco Vecchio e Zinasco Nuovo compare verso
la metà del 1700 quando, a seguito delle ripetute inondazioni del Po, si
costruiscono delle nuove case a distanza di sicurezza dal fiume. Acceso è
ancor oggi il campanilismo fra i due paesi, distanti tra loro circa 2-3
chilometri.
Il territorio e l'ambiente
La pianura alluvionale, formata dalla confluenza del
Terdoppio con il Po, costituisce il territorio di Zinasco. Zinasco Vecchio
è la sede comunale e comprende le frazioni di Zinasco Nuovo, Sairano,
Cascinino e Bombardone. Il Po, fonte di vita e causa di distruzioni, è
stato a lungo arbitro delle vicende di questa parte della Lomellina. La
sistemazione idrogeologica, ultimata nel 1825 con il "taglio del
Po" è stata determinante per la salvaguardia e lo sviluppo del
territorio.
I monumenti e le opere d'arte
La Chiesa parrocchiale di Zinasco Vecchio è
dedicata a Sant'Antonio Abate ed è situata nella centrale piazza della
Vittoria, dove pure campeggia un monumento intitolato ai caduti della
guerra 1915-1918.
La Chiesa parrocchiale di Sairano ha una storia
ricca di vicissitudini. Distrutta da una piena del Po nel 1300, viene
ricostruita nel secolo XVII. Successivamente ampliata, subisce una nuova
distruzione nel 1828 a causa di un incendio, che ne rende necessaria una
nuova ricostruzione. Nei pressi della chiesa è situata villa Carena,
che incorpora nelle sue mura quello che rimane del vecchio castello di
Sairano, costruzione del XV secolo. Sempre nella stessa frazione, in fondo
al paese c'è la chiesetta della Madonnina, risalente al 1700,
posta, pare, a ricordo della parrocchia di San Nazzaro del Bosco, paese
ora scomparso. Nel mese di maggio si celebra sul Terdoppio la cerimonia in
onore della Madonna, che ha il suo momento più suggestivo la sera, con la
benedizione delle barche.
Nei dintorni
Nella frazione Bombardone si vedono i resti del "Palazzo",
villa di signorile fattura, ora adibita a cascina. Il Palazzo, unitamente
alla riserva di caccia circostante, viene acquistato nel 1871 dai baroni
Weil Weiss, residenti a Torino, ed ospita parecchi esponenti della Casa
Reale Sabauda.
Gli eventi e le manifestazioni
Fra le numerose sagre che si svolgono a Zinasco e nelle
varie frazioni, è da sottolineare la Festa di Sant'Antonio Abate,
patrono di Zinasco Vecchio, che si tiene il 17 gennaio di ogni anno.
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