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Velezzo Lomellina
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L'origine del nome
Velezzo fu sede di un insediamento molto antico, come
testimonia il suo nome romano o romanizzato, molto affine a quello della
città latina di "Velitae".
Cenni storici
Il suo territorio ha fornito importanti reperti
archeologici, tra cui un'ascia di bronzo di grande valore storico, ora
conservata al museo delle antichità di Torino. Scavi condotti a più
riprese, durante il secolo scorso ed agli inizi di questo, comprovano che
Velezzo è centro demografico di una certa importanza già nell'età del
bronzo e per tutta l'epoca romana, fino all'avvento del Cristianesimo. La
sua decadenza comincia durante il primo medioevo.
Nei dintorni
Sulla strada che da Velezzo porta a Lomello, si trova
la Pieve di Velezzo (foto a lato), un raggruppamento di cascinali
bassi, intorno alla chiesa ed al suo battistero. Il luogo è deserto e le
antiche costruzioni sembrano perdersi nell'immensità della campagna tra i
filari dei pioppi ed il cielo. Eppure siamo in uno dei luoghi più antichi
della Lomellina, forse il primo centro cristiano di questa terra, situato
al di fuori dell'abitato di Lomello, allora maggiore città della zona, ed
a poca distanza dalla strada per le Gallie. La Pieve, dedicata alla
Natività di Maria, è in decadenza già nel IX secolo; dopo il mille
perde la sua autonomia e diventa dipendenza della chiesa di Lomello: per
questo il popolo la chiama Santa Maria Minore. La chiesa attuale, accanto
ai numerosi rifacimenti, conserva notevoli tracce dell'originaria
architettura romanica, fra cui l'abside, il campanile e gli elementi
decorativi del fianco verso il cortiletto.
Molto più antico è sicuramente il Battistero
(XI sec. - nella foto) che, grazie ad un intervento di restauro, rivive
oggi dopo le offese subite nel passato quando veniva usato come camera da
letto e cantina della canonica. E' una costruzione singolare, sia per la
sua pianta circolare, con una piccola abside ed un protiro rettangolare,
sia per i motivi decorativi ad archetti pensili e la caratteristica
struttura della muratura con corsi di mattoni a spina di pesce.
Nella zona, immersa nel verde a ridosso del torrente
Agogna, si trova la chiesa dedicata alla Madonna dello Zocco,
datata 1200, con molte sovrapposizioni successive di stili architettonici
e decorativi. La tradizione vuole che la Madonna, apparsa su un ceppo
trascinato dalla corrente, avrebbe salvato una bambina che stava per
annegare nel torrente Agogna in piena.
Le strutture turistiche
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Da segnalare
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Azienda agricola "La Gallinella"
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Via Semiana, 1
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0384/43.893
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Ristoranti
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Della Fontana
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Via Roma, 16
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0384/43.070
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Per saperne di più...
... consigliamo di contattare la Pro Loco, tel.
0384/43.072.
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