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Robbio
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L'origine del nome
Antichissima, forse di origini preromane, Robbio pare
sia stata fondata dai Galli Libui ivi stanziati, come testimonia il nome,
incerto tra "Retovium", "Rodobium" o "Forum
Lebuorum". Si ritiene infatti usanza dei romani imporre ai luoghi
conquistati un nome derivato dai popoli che precedentemente li avevano
posseduti. Ritroviamo "Rodovium" nelle parole di Plinio
nella sua "Storia Naturale", dove si sofferma a lodare i tessuti
di questo paese classificandoli come quelli che occupano il secondo posto
in Europa.
Cenni storici
Nei secoli XII e XIII si svolgono sanguinose contese
tra Vercellesi, Novaresi e Milanesi proprio sul territorio di questo borgo
che, in quel periodo, è già dotato di una fortezza. Pare accertato che
la costruzione del castello risalga al secolo IX, al tempo delle
incursioni degli Unni, quando il conte Ottavio da Robbio ottiene la
concessione da Berengario I di erigere una rocca di difesa. Un atto
notarile di Gian Galeazzo Visconti, datato 1432, fa risalire il primo
proprietario "ufficiale" del castello al nobile milanese Antonio
de Porro.
E' nato a Robbio il famoso centravanti Silvio
Piola, campione mondiale
con la nazionale nel 1938.
I monumenti e le opere d'arte
Il Castello sorge su uno spalto naturale del terreno.
Oggi, dopo innumerevoli vicissitudini, distruzioni e rifacimenti, il
castello costituisce uno dei luoghi più interessanti di Robbio. Unico
esempio in Lomellina, Robbio conserva insieme al suo castello e alle
chiese, un intero quartiere d'aspetto tipicamente medievale pur nei
rifacimenti architettonici in stile romanico operati negli anni venti.
Robbio, oltre al suo castello, vanta antiche chiese
ricche di preziose opere d'arte. Di grande interesse la chiesa romanica di
San Pietro (XIII sec.), con preziosi affreschi cinquecenteschi
attribuiti a Tommasino da Mortara. D'epoca quattrocentesca è la chiesa di
San Michele (nella foto), con una tipica facciata tardo-gotica
decorata in cotto; più antica è San Valeriano (V-VI sec.),
ampliata e ricostruita dai monaci cluniacensi alla fine del secolo XI:
dedicata inizialmente a Sant'Andrea, viene intitolata a San Valeriano
quando, nel 1236, vi viene trasferito il suo corpo. Ora si presenta con la
facciata ed il corpo, ornato da elementi romanici, staccati dall'abside
maggiore per il crollo di parte della costruzione. Ricordiamo infine la
settecentesca chiesa parrocchiale di Santo Stefano, che sorge sulla
piazza detta "dl'urmon" per la presenza, fino al 1985, di un
grande olmo, piantato ancora prima della costruzione della chiesa e
rimasto per anni simbolo e memoria storica della comunità robbiese.
Gli eventi e le manifestazioni
Come si è detto sopra, nel 1985, a malincuore, si
dovette abbattere un vecchio olmo del 1700 piantato davanti alla Chiesa
Parrocchiale di Robbio. L'olmo era quasi divenuto il simbolo della
cittadina lomellina e da allora, come a rendergli omaggio, si è deciso di
istituire una manifestazione cittadina, il "Palio dl'urmon",
che in vernacolo locale significa appunto olmo. Nella prima domenica di
settembre, in concomitanza con la festa patronale, si tiene la sfilata
delle contrade, a cui fa seguito una settimana di giochi a punteggio.
Cuore della manifestazione, che vede ogni anno migliaia di spettatori, è
la corsa delle carriole, che si tiene la domenica successiva; l'ordine di
partenza viene stabilita in base al punteggio effettuato nei giochi
infrasettimanali. Ogni concorrente deve trasportare, lungo un percorso di
un chilometro, un sacco da un quintale.
Le strutture turistiche
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Alberghi e ristoranti
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Moderno
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Via Roma, 12
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0384/670.367
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Agriturismo
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Oasi delle cicogne
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Via Tenuta Broccone
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0384/672.673
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Ristoranti
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Da Mino
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Via San Valeriano, 5
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0384/672.216
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Da Nello
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Via Amedeo d'Aosta, 36
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0384/670.274
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Pizzerie
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Pizzeria Porto Rosa
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Viale Lombardia, 73
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0384/671.911
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