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Confienza
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L'origine del nome
Anticamente questo borgo era chiamato "Confluentia",
dalla confluenza di un torrente con il fiume Sesia. A ciò fa riferimento
lo stemma attuale del comune, in cui spiccano due pesci attorcigliati con
teste di drago sgorganti acqua in un fiume.
Cenni storici
Confienza, paese prevalentemente rurale, incuneato tra
le province di Novara a nord-est e di Vercelli ad ovest, fa parte della
provincia di Pavia e della diocesi di Vercelli. In origine probabilmente
è un semplice villaggio, un "pagus", come attestano
parecchie monete romane venute alla luce durante la demolizione della
vecchia chiesa di San Lorenzo.
In un diploma del 999 si legge che l'imperatore Ottone
III dona Confienza al Vescovo di Vercelli. Tale feudo viene a lungo
conteso tra Pavia e Vercelli fino al 1361, anno in cui il comune di
Vercelli cede al comune di Pavia ogni sua giurisdizione sul paese. Nel
1404 passa al marchese Teodoro di Monferrato e nel 1447 a Francesco
Sforza. Nel 1499 Luigi XII, re di Francia, concede in feudo Confienza col
Vigevanasco al maresciallo Gian Giacomo Trivulzio, fuoriuscito milanese,
comandante l'esercito francese alla presa di Milano. Dal 1599 al 1700 è
sotto il dominio spagnolo, durante il quale si abbatte una terribile
pestilenza.
Al dominio spagnolo subentra per breve tempo quello
austriaco, ma, poco dopo, il trattato di Vienna del 1735 assegna il
Vigevanasco definitivamente al dominio sabaudo. Nel corso della seconda
guerra d'indipendenza, precisamente il 31 maggio 1859, è teatro della battaglia
tra gli austriaci e le truppe dell'esercito franco-piemontese.
Confienza ha dato i natali a medici illustri che si
sono fatti onore presso le università e i sovrani dell'Italia
settentrionale; menzione particolare meritano Giacomino
e Pantaleone.
I monumenti e le opere d'arte
A Confienza sono stati costruiti due Castelli:
il grande, detto "castellaccio", costruito nella parte
occidentale del paese e cinto da un corso d'acqua, oggi chiamato Vallette,
è scomparso del tutto; l'altro, che sorge sull'attuale piazza principale,
apparteneva ai duchi di Milano. E' costruito su un rialzo artificiale, con
cinque torri, delle quali una esiste tuttora, sebbene modificata: la Torre
Civica, sulla quale è collocata una grossa campana.
Notevole è la Chiesa parrocchiale di San
Lorenzo, che risale alla fine del primo millennio. E' stata rifatta con
materiale di recupero di qualche edificio, probabilmente con gli avanzi
del Castellaccio, poiché i muri sono composti da frammenti di mattoni.
Essa viene quasi completamente ricostruita nel 1883; in tale circostanza
vanno perduti diversi affreschi di notevole pregio. La chiesa si
caratterizza per la navata centrale con soffitto a cassettoni. Opera di
notevole valore è l'affresco che si trova nell'abside, in fondo al
tempio, che mostra il supplizio di San Lorenzo.
Proprio al centro di Confienza si trova la Chiesa di
San Rocco, eretta nel 1584, anno di nascita della confraternita di San
Rocco, associazione laica avente fini di pietà, culto e beneficenza. Nel
1734 viene eretta, a sinistra dell'altare maggiore, la cappella
dell'Addolorata e posta, in una nicchia dorata, la statua della Vergine,
opera di artista ignoto, secondo il prototipo comune del tardo seicento.
Alla periferia del paese, verso Robbio, si trova la Chiesa
del Carmine, comunemente chiamata "la chiesuola", gioiello
dell'architettura gotica. La sua volta a costoloni salienti, le finestre
ogivali, l'altare di marmo di Carrara, ne fanno un complesso
artisticamente armonioso. La chiesa conserva un dipinto rappresentante un
Crocifisso (XVI sec.), appartenente al tardo stile di Bernardino Lanino,
allievo di Gaudenzio Ferrari.
Nei dintorni
Davanti alla cascina Dado sorge un piccolo Ossario,
monumento commemorativo della battaglia di Palestro, eretto nel novembre
1891.
A poca distanza da Confienza si trova la frazione Kirie.
Tale proprietà appartenne anticamente ad un ricco spagnolo, Fabrizio
Cappelli, il quale, morendo, lasciò tutte le sue sostanze alla Compagnia
di Gesù "in remedium animae suae", come si legge nel
testamento. Infatti questo antico cascinale nella prima metà del XVIII
secolo diventa proprietà dei Padri Gesuiti di Brera, a Milano. L'origine
della piccola chiesa è dubbia; essa è certamente antica, come appare dai
documenti che si trovano nell'archivio parrocchiale, ed è dedicata a
Sant'Ignazio di Loyola, fondatore dei Gesuiti. Presso l'antica cascina
sono affiorate alcune tombe a tegolone, sicura prova della presenza romana
in questa zona.
Gli eventi e le manifestazioni
Sono da segnalare la Fiera di Maggio e la Fiera
d'Agosto.
Le strutture turistiche
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Alberghi
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Italia
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Via Roma, 15
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0384/64.056
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Ristoranti
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Armignago
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Via Cavo, 1
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San Rocco
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