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Dorno
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L'origine del nome
Secondo alcuni storici, Dorno avrebbe origini etrusche,
in quanto la sua etimologia verrebbe da un certo "Horn",
che era un condottiero del popolo etrusco.
Cenni storici
E' una località antichissima, nota fin dall'epoca
romana in quanto punto di sosta per il cambio dei cavalli delle legioni
dirette in Gallia. Questo paese, infatti, corrisponde alla medievale "Plebs
durnensium" ed alla romana "Durius" o "Durnae".
Testimoni delle soste e degli accampamenti romani sono i reperti di
materiali trovati in seguito ad alcuni scavi effettuati nella zona di S.
Materno e della cascina Batterra; inoltre è venuta alla luce una
necropoli composta da una sessantina di tombe. E' anche certo che Annibale
abbia soggiornato a Dorno, prima di sconfiggere i romani nella battaglia
del Ticino, avvenuta nel 218 a.C.
Nel XII secolo è teatro di guerra fra Milano e Pavia:
viene posto a ferro e fuoco e saccheggiato insieme a Lomello, Garlasco e
Valeggio. A causa delle scorribande delle compagnie di ventura, il paese
viene fortificato e neanche Luchino dal Verme, inviato in Lomellina nel
1359 da Gian Galeazzo, riesce ad espugnarlo.
Filippo Maria Visconti nel 1428 consegna il feudo di
Dorno a Raffaele e Teramo degli Adorni; estintasi questa famiglia,
Francesco Sforza nel 1449 cede il feudo dornese ad Antonio Crivelli,
capitano dell'esercito milanese, in cambio della fortezza di
Pizzighettone. Dorno ha l'onore di ricevere nel 1497 l'imperatore
Massimiliano I mentre è in viaggio verso Como per raggiungere la
Germania; in questa occasione, con un atto firmato a Gropello e datato 8
dicembre, l'imperatore conferisce ad Alfonso del Carretto il marchesato di
Dorno e di Vigevano.
Nel 1523 le truppe francesi, impossibilitate ad
assediare Pavia, si accampano sulle rive del Terdoppio, nelle vicinanze di
Dorno, e difendono la Lomellina per assicurarsi i viveri. Le truppe di
Carlo di Borbone, detto il Connestabile, occupano la Lomellina,
impadronendosi del castello dei Crivelli di Dorno e di Sannazzaro.
Nel 1616 gli spagnoli occupano Dorno, imponendo al
paese una tassa di ventimila lire imperiali; impossibilitati a pagare, i
consoli vengono arrestati e rinchiusi nella fortezza di Pizzighettone. Le
donne portano i loro monili d'oro per liberare i parenti imprigionati.
I monumenti e le opere d'arte
A pochi metri dalla piazza centrale si trova la Chiesa
parrocchiale di Santa Maria Maggiore, costruita sulle fondamenta di
una antica fortificazione. L'attuale costruzione, iniziata nel 1848 sui
resti della chiesa precedentemente abbattuta, viene ultimata attorno al
1880. All'interno, da segnalare una tela "Mater amabilis"
del Fontazza, posta nella cappella che raccoglie le reliquie di
Sant'Eufemia, affidate alla parrocchia di Dorno dall'arcivescovo
Scarpardini. In varie parti della chiesa si trovano affreschi del pittore
Garberini di Vigevano e di altri. In prossimità di una vetrata artistica
rappresentante una sepoltura, un affresco di Mazzucchi, raffigurante
Cristo Re, copre una pregevole pittura del Bialetti.
Nella piazza di San Rocco sorge l'omonima chiesa
risalente al 1560; i suoi affreschi, opera di Biagio Canevari di Dorno,
risalgono ai primi del novecento. Alla periferia del centro abitato,
adiacente al cimitero, vi è inoltre il settecentesco santuario della Madonna
del Boschetto, dotato di un pregevole altare in marmo.
Gli eventi e le manifestazioni
Patrono del paese è San Bartolomeo, la cui
festa ricorre la seconda domenica di ottobre; in tale circostanza viene
assegnato l'annuale premio di pittura intitolato a Biagio Canevari.
L'ultima domenica di luglio si svolge la Festa di Sant'Anna, ancor
oggi molto cara agli abitanti di Dorno.
Le strutture turistiche
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Ristoranti
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Giada
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Via Cairoli, 34
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0382/848.502
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Pizzerie
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Bella Napoli
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Via Cesare Bonacossa, 51
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0382/848.537
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Per saperne di più...
... consigliamo di contattare la Pro Loco, tel.
0382/848.100.
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