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Tromello
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L'origine del nome
Sul nome Tromello, dal latino Trumellum, si
propende per l'ipotesi che esso derivi da una sorta di circonvallazione
intorno al paese, formata anticamente da strade provenienti da Mortara,
Pavia e Vigevano (Tres mellum - collare). La radice germanica "mell"
(cinta), tuttavia, potrebbe anche indicare la sede di una triplice
fortificazione, formata da tre ordini di mura risalenti all'epoca dei
Conti Palatini e di cui non sono rimaste tracce.
Cenni storici
La storia di Tromello non è facilmente documentabile
se non considerandola nell'ambito della storia della Lomellina. Ed è
all'epoca dei Langosco, conti Palatini, che trapelano le prime notizie su
Tromello: il borgo ospita una "Corte Regia". Verso il XII secolo
il dominio dei Langosco, sul pavese e sulla Lomellina, viene tenacemente
conteso dai Beccaria. La guerra fra le due famiglie segue alterne vicende,
fino a quando, nel 1335, Tromello viene infeudata ai Beccaria. Nel 1535 il
feudo di Tromello passa ai conti Stampa, grandi di Spagna, per concessione
dell'imperatore Carlo V.
I monumenti e le opere d'arte
Testimonianze tangibili del passato di Tromello si
possono trovare nelle chiese, nei palazzi e nelle vecchie case del centro
storico. Impalpabile è invece la presenza del castello, sulla quale si
esprime con molta fantasia, ma indubbio fondamento di verità, la
tradizione popolare. Con ogni probabilità la fortificazione si trovava in
prossimità dell'attuale chiesa di San Martino, in posizione più elevata
rispetto al resto del paese, ed era circondata da un fossato con ponte
levatoio. Il periodo di costruzione potrebbe ipotizzarsi intorno ai secoli
XIV e XV. La demolizione della roccaforte è comunque posteriore alla
seconda metà del XVII secolo, con la costruzione ed il successivo
ampliamento della chiesa di San Martino sullo stesso luogo. Le tracce del
castello, costituite dagli archi indicanti i ponti levatoi, vengono
cancellate con la selciatura della strada, nel 1817.
La Chiesa parrocchiale è dedicata a San Martino
vescovo. Dagli scritti di Padre Pianzola si apprende che la chiesa,
costruita nel secolo XVII "entro il castello", era di una sola
navata, ed insufficente per la crescente popolazione. Si cita anche una
data: 1666. Con la demolizione del castello, la chiesa viene ampliata a più
riprese e nel 1835 assume l'attuale fisionomia a croce greca con tre
navate. L'affresco sulla facciata rappresenta San Martino in atto di
donare la metà del suo mantello ad un povero. Gli altari all'interno
della chiesa sono sette, fra i quali è interessante notare quello
dedicato alla Madonna della Donzellina, il secondo a sinistra, certamente
per l'antico affresco raffigurante la Madonna, ma anche per la leggenda
che da sempre si tramanda sulla storia del dipinto.
Pare infatti che esso si trovasse su un muro del
cascinale detto "Donzellina", di proprietà dei conti Stampa, ai
confini tra il territorio di Tromello e di Remondò. Con la demolizione
della cascina, nel 1686, viene tagliata la parte di muro riportante
l'affresco. Essendo il dipinto molto venerato dalle genti del posto, sorge
la disputa fra Tromello e Remondò per avere in custodia il prezioso
tesoro. Si stabilisce di lasciare la decisione al fato e, caricato
l'affresco su un carro trainato da due giovenche, si lascia che il destino
segua il suo corso. Così, il 20 ottobre 1686, per la gioia dei
tromellesi, il carro si ferma davanti alla chiesa di San Martino.
Un angolo caratteristico di Tromello è il "Torrione";
costruito intorno al seicento, dagli spagnoli, come punto di osservazione
fortificato, viene innalzato di alcuni metri verso la metà dell'ottocento
per consentirvi l'installazione dell'orologio.
Nella vecchia via Melindrana, ribattezzata oggi via
Trento, si trova la chiesa di San Rocco. La costruzione risale alla
prima metà del seicento, per voto della popolazione minacciata dalla
peste. E' in stile barocco a croce latina e risente molto dei rifacimenti
susseguitisi in epoche diverse. All'interno si possono notare l'affresco
dedicato a San Rocco e l'altare maggiore in marmo, rilevato dalla chiesa
di San Martino di Pavia ed installato nel 1722.
Gli eventi e le manifestazioni
Un'antica tradizione, sempre molto seguita, è la Processione
del "Crocione", una rappresentazione della Via Crucis
che si svolge, ormai da secoli, il Giovedì Santo. Il Cristo è
impersonato da un fedele incappucciato e sconosciuto a tutti che,
offrendosi di portare la croce, intende così espiare le sue colpe.
Le strutture turistiche
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Ristoranti
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Charlot
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Via Roma, 7
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0382/86.385
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Ristorante del Ponte
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Via Marconi, 13
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0382/86.056
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Le Balze
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Via del Croix, 28
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0382/86.226
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