| |
Gravellona Lomellina
|
|
|
|
Cenni storici
Sotto il profilo storico, le prime tracce di
insediamento abitativo nella zona di Gravellona risalgono al VII secolo
a.C., cioè al periodo della cultura di Golasecca, fortemente influenzata
dal contatto con i nuclei celtici dell'età del ferro, presenti nella
Pianura Padana. La penetrazione romana inizia alla fine del III secolo
a.C. e lascia segni profondi sull'intero territorio; ne sono testimonianza
sia la toponomastica locale, che ancora oggi tramanda numerosi nomi di
origine latina, sia abbondanti ritrovamenti archeologici.
Il territorio e l'ambiente
Oggi, la piccola comunità, con poche risorse ma molta
fantasia, si presenta al visitatore come "paese d'arte", grazie
alle numerose pitture murali comparse negli ultimi anni sulle sue case e
sui marciapiedi del centro.
I monumenti e le opere d'arte
Nella Villa Barbavara, risalente al 1700 circa,
si conserva intatta l'atmosfera dei secoli passati, grazie alla perfetta
conservazione dello stile originale. Tradizione vuole che il giorno del
matrimonio le spose vengano ritratte in questo parco a scopo beneaugurale.
Nella villa, tuttora abitata dai Conti Barbavara, si possono ancora
ammirare due antiche carrozze in perfetto stato di conservazione, nella
stupenda e romantica cornice del vasto parco all'inglese, uno dei più
grandi di tutta la provincia di Pavia (quasi sette ettari!).
Sulle fondamenta della vecchia Chiesa parrocchiale
sorge oggi l'attuale, dedicata a San Faustino, costruita nel 1617. Grande,
spaziosa, volta ad occidente, possiede sei altari in marmo pregevole.
Nella cappella del Carmine sono conservate le spoglie di San Faustino,
patrono di Gravellona, donate al parroco di questo paese dalla Chiesa di
Roma nel 1650, dopo la loro esumazione dalle catacombe di Santa Ciriaca a
Roma.
Annesso al civico cimitero sorge il Santuario
Mariano, cui si giunge percorrendo un lungo viale, ombreggiato da due
filari di platani. Il Tempio sorge su un'antica chiesetta, risalente al
1347 e distrutta ai primi del settecento, dedicata a San Zeno, allora
invocato come protettore dalla peste. Di forma ottagonale, in stile
settecentesco (1762), il Santuario presenta, all'interno, due opere di
particolare valore estetico: una pala d'altare raffigurante Sant'Anna e
Maria Bambina incoronate ed un Cristo in croce, vero capolavoro dell'arte
scultoria anatomica. Interessante è anche la pala dell'altare di San
Zeno.
Nei dintorni
Merita una breve deviazione anche la frazione
Barbavara, un piccolo abitato affacciato sulle risaie, a cui fanno da
suggestiva cornice numerosi "murales", con diversi e curiosi
soggetti.
Gli eventi e le manifestazioni
La manifestazione principale è la caratteristica Festa
dell'Arte che si tiene nel mese di giugno. Nella foto a lato un
"murales" realizzato da un artista nel corso della
manifestazione.
Le strutture turistiche
|
Ristoranti
|
Circolo Ca' di Ratt
|
Corso Insurrezione, 10
|
0381/95.811
|
La Primula
|
Via Case Sparse, 16
|
0381/95.394
|
Pizzerie
|
Da Fofo'
|
Corso Insurrezione, 12
|
0381/650.130
|
Per saperne di più...
... consigliamo la "visita" del sito Internet
www.comune.gravellona-lomellina.pv.it.
|
| |
|