| |
Sannazzaro de' Burgondi
|
|
|
|
L'origine del nome
E' un paese di remote ed incerte origini. Il suo primo
nome è probabilmente quello di Santo Nazario, il martire condannato a
morte a Milano da Anolino, per ordine dell'imperatore Nerone.
Successivamente si racconta che viene aggiunto "dei Burgondi" a
seguito delle invasioni dell'omonima popolazione barbarica che, ai tempi
del re goto Teodorico, depreda la Lomellina facendo un gran numero di
prigionieri tra gli abitanti. Alcuni di questi, condotti in Francia,
vengono poi liberati per intercessione del vescovo di Pavia,
Sant'Epifanio, e, ritornati in patria, probabilmente si stabiliscono nel
borgo di San Nazzaro, a cui aggiungono "dei Burgundi" in ricordo
della loro avventurosa prigionia. Altri storici ritengono che il nome
attuale derivi dalla potente famiglia pavese dei Sannazzaro, un ramo della
quale, quella dei Bergonzi o Burgundi, vi aggiunge il nome "de'
Burgundi" per distinguere la località da un'altra, con lo stesso
nome, situata probabilmente nei pressi di Broni.
Cenni storici
Il paese ha partecipato attivamente a tutte le vicende
della Lomellina, ed in particolare del territorio di Lomello. Devastato
nel 1155 dalle truppe del Barbarossa, viene in seguito più volte occupato
da francesi, spagnoli, piemontesi ed austriaci. Almeno tre devono essere
stati i castelli che, in successive epoche, vengono edificati nel
territorio di Sannazzaro dalle nobili casate che vi prendono dimora. A
partire dal XIV secolo diventa feudo della nobile famiglia dei Malaspina,
dominatrice della zona, il cui stemma è oggi visibile, insieme a quello
del comune, sul Portone (1705 - foto in alto), emblema civico della
città e baluardo dell'antico borgo.
Il territorio e l'ambiente
Sorge sopra un terrazzo naturale che domina la fertile
vallata del Po, e, per questo motivo, Sannazzaro era considerato, in
passato, un importante caposaldo militare e dotato di importanti
fortilizi. Un tempo l'abitato si spingeva fin nella sottostante vallata
del Po, ma le numerose e disastrose piene del grande fiume hanno
completamente mutato, nel corso dei secoli, l'aspetto del
"terrazzo" su cui sorgeva l'antico borgo ed hanno spinto gli
abitanti a stabilirsi in posizione dominante sulla parte più alta
dell'argine.
Sannazzaro ha saputo conservare alcune aree verdi di
particolare pregio naturalistico. Un breve ma suggestivo percorso consente
di entrare nella fitta vegetazione che si affaccia al Parchetto
dell'Agognetta, area umida in cui nidificano oltre trenta specie di
uccelli (cuculo, picchio verde, cannareccione, airone, ...) e dove ancora
vive la tartaruga palustre.
Il paese è il più grande comune della Lomellina sulle
rive del Po. La Lanca di Balossa è fitta di saliceti naturali e di
un ricco patrimonio ittico. Sui ghiaieti del fiume, sulle rive del vicino torrente
Agogna e sulla grande Isola sottostante il ponte in ferro (oasi
a tutela regionale), sono sedi ideali per la caccia fotografica, in quanto
si possono avvistare caratteristici animali fluviali.
Le attività economiche
Le attività produttive sono legate in primo luogo alla
grande Raffineria Agip. realtà industriale di grande importanza
economica, forse la più significativa dell'intera Lomellina: le
tecnologie più avanzate per produrre ma anche per salvaguardare ambiente,
natura, tradizioni...
A questa vastissima area industriale si affianca una
sana agricoltura, orientata al riso, al mais, al pioppo per la
carta.
Ed ancora ricordiamo le aziende metalmeccaniche,
legate all'indotto della raffineria, e le viterie della zona, produttrici
affermate di viti metalliche per il legno. Infine le piccole e diffuse realtà
tessili per la creazione di maglieria raffinata.
I monumenti e le opere d'arte
In memoria di una delle più minacciose inondazioni del
Po (1705) la popolazione erige (1706-1714) un piccolo santuario intitolato
alla Madonna della Fontana (foto a lato) e provvede a scrivere
sull'arco posto all'ingresso del paese (verso Pavia) un'epigrafe, ancora
oggi visibile, in cui si rende grazie alla Vergine per l'improvviso e
miracoloso ritirarsi delle acque e per la salvezza degli abitanti. Il
Santuario conserva un affresco medievale dedicato alla Vergine, quadri
settecenteschi ed un pregevole mosaico, realizzato di recente, che si erge
sulla grande fontana esterna.
Al centro del paese sorge la bella Chiesa
Parrocchiale (foto a lato), di epoca gotica, intitolata ai Santi
Nazzaro e Celso; è stata costruita nel 1400 e più volte ristrutturata;
nell'interno, a tre navate di cui quella centrale con bella copertura a
capriate lignee, sono conservati affreschi del 1500, una pregevole Via
Crucis su tela del pittore lomellino Paolo Maggi e, soprattutto, due
splendide statue lignee dei santi patroni (XIV sec.), posti di lato ad un
imponente Crocifisso (XV sec.). Notevole è anche l'alta torre campanaria
ad archetti in stile gotico-romano.
L'altra importante chiesa è quella di San
Bernardino, eretta nel 1782 sulle fondamenta di una chiesa
quattrocentesca officiata dalla Confraternita dei Disciplinati. Di stile
ionico, è dotata all'esterno di un bel portale in bronzo, opera dello
scultore Tito Gasperini. Di notevole, al suo interno, segnaliamo due tele
di Paolo Maggi (1800) ed un pregevole organo a canne Lingiardi.
Degni di nota sono l'accogliente Parco comunale
Allevi, dotato di alberi secolari e di moderne quanto suggestive
architetture acquatiche, e molti palazzi signorili: i settecenteschi palazzo
Pollone e villa Pollini, l'asilo Antona Traversi, i palazzi
Cardoli, palazzo Allevi, l'antico caseggiato detto del Castello
e palazzo Fugazza.
La vocazione contadina dei suoi abitanti è ricordata
dal monumento alla mondina, un personaggio ormai scomparso, ma di
cui è vivo il ricordo per il duro lavoro che svolgeva e per l'allegria
che portava in queste terre durante i quaranta giorni annuali dedicati
alla monda del riso.
Nei dintorni
Nelle vicinanze di Sannazzaro è da vedere il
caratteristico Ponte in ferro sul fiume Po, uno dei primi esempi di
archeologia industriale.
Gli eventi e le manifestazioni
Di grande richiamo è la Sagra del Riso Lomellino,
che si svolge la terza domenica di giugno, all'insegna di gastronomia e
spettacoli. Numerose sono le iniziative organizzate durante l'anno, tra le
quali spiccano la rassegna del "Settembre Sannazzarese",
il Carnevale Burgundo nel periodo carnevalesco e la Sagra
Patronale a luglio.
Le strutture turistiche
|
Alberghi e ristoranti
|
Da Siro
|
Frazione Mezzano
|
0382/997.047
|
Garibaldi
|
Via Cavour, 23
|
0382/995.251
|
Giardino
|
Via Madonna Vecchia, 117 (fr. Mezzano)
|
0382/997.047
|
Il Tabarro
|
Circonvallazione Sud Ovest, 6
|
0382/997.695
|
Italia
|
Piazza Palestro, 8
|
0382/997.682
|
Tre Scalini
|
Via Roma, 37
|
0382/901.183
|
Ristoranti
|
Al km. Zero
|
Via Marconi, 29
|
0382/995.211
|
Del Contò
|
Via Vicinale Pavese, 52
|
0382/997.105
|
Osteria del Lunedì
|
Frazione Buscarella
|
0382/997.755
|
Roma
|
Via Vittorio Veneto, 17/19
|
0382/997.145
|
Stile Assunta
|
Via Camillo Cavour, 23
|
0382/995.251
|
Per saperne di più...
... consigliamo la "visita" del sito Internet
members.exploit.it/rmurelli.
E' possibile inoltre rivolgersi alla Pro Loco,
tel. 0382/997.943.
|
| |
|