LA STORIA
"Quando
i frati trovarono Consuelo nella foresta,
capirono subito che non era una bambina come le
altre, perché aveva gli occhi azzurri e la
carnagione bianca come il latte. Si dispiacquero
appena si resero conto che era femmina, in
quanto, per quel motivo, non avrebbe potuto
avere un grande avvenire."
Eva Luna è una bambina, figlia di
diseredati, che viene abbandonata fin da piccola
e destinata come tanti suoi simili al mestiere
di serva. Osservatrice, avventurosa con una
spiccata personalità, la piccola cresce in un
mondo oppresso dalla dittatura, divorato
dall'ingiustizia, ma lo affronta e lo trasforma
con la fantasia. Ne nasce un'indimenticabile
figura di donna nella tradizione del romanzo
picaresco spagnolo, una donna cui
l'immaginazione, lo spirito d'iniziativa,
insieme a piccoli casi fortunati e inaspettati
gesti di solidarietà, consentono di
sopravvivere fino a che la realtà si costruisce
a misura del desiderio.
Allora non è più necessario inventare un amore
eccezionale, basta solo vestirlo a festa perchè
duri nella memoria e perchè ogni storia possa
avere un finale felice da raccontare tra le
canzoni dell'adolescenza, tra risate e sorsi
di vino.
Il tempo e lo spazio del romanzo
La vicenda si svolge in uno stato non
identificato dell'America Latina. In base alle
ricostruzioni presenti nel libro ho capito che,
in realtà, il romanzo non fa che rispecchiare
una situazione generale del secondo dopoguerra
dell'America Latina. Con questo si
spiegherebbero i termini generici usati
dall'autrice come: la capitale, il generale,
ecc..
Del resto si parla di problemi che, in vari
momenti, hanno caratterizzato tutti i paesi di
questa zona.
Come ho già spiegato, la vicenda si svolge
dagli anni Quaranta agli anni Settanta. Ce lo
dimostrano il padre di Rolf arruolato in guerra
e lo stesso Rolf quando andrà a filmare i primi
accordi di pace riguardanti il Vietnam. Lo
spazio è puramente realistico e non ha
relazione con i personaggi.
I personaggi del romanzo
Eva Luna è la protagonista, in quanto è
proprio lei, con la sua vita colma di storie
incredibili, a creare il romanzo.
Ha diversi aiutanti, dalla mamma che, dopo la
sua morte, si trasforma nel suo angelo custode,
al professor Jones, a Huberto, che la salva
tante volte dalla strada, alla nonna Elvira,
alla madrina, che infondo si è sempre occupata
di lei, a Mimì, che le ha fatto comprendere
quanto fosse importante per lei scrivere e a
Rolf che le ha voluto bene e le ha dato lo
spunto per il teleromanzo.
Gli antagonisti sono, invece, i padroni, come la
zitella isterica e il ministro, il comandante
Rodriguez e il regime conservatore e oppressivo
del governo.
Eva non è altro che una ragazza sognatrice,
capace di inventare e raccontare delle splendide
storie. Nonostante questo non dimentica mai i
suoi doveri, farà la serva, lavorerà
diligentemente in una fabbrica di uniformi e
costruirà armi di cartapesta.
Compie tutto ciò che, secondo lei, è da
compiere, come se già sapesse che, prima o poi,
avrà una ricompensa, che scriverà le sue
storie, si sposerà e sarà felice.
Non si notano grandi evoluzioni dei personaggi.
Prendiamo, per esempio, Melecio-Mimì: il suo
aspetto fisico è cambiato, così come la sua
condizione, ma non il suo carattere, da sempre
aveva desiderato essere donna e ora lo era, o
quasi.
Anche Rolf, da quando si è reso conto che
fotografare immagini era la sua passione, non ha
fatto altro. Huberto, poi, è nato per essere il
comandante Rogelio, astuto, coraggioso e forte.
La madrina subisce un'evoluzione, ma non se ne
rende conto, perché perde la ragione prima di
poter capire cos'è diventata.
Nemmeno il regime cambia mai. Apparentemente, da
una dittatura si trasforma in una democrazia,
ma, in realtà, è sempre l'esercito a detenere
il potere, perfino i ministri sono gli stessi e
cosa ancora peggiore rimangono sempre i servi
poverissimi e i padroni immersi in grandi e
splendidi palazzi, fra feste e pranzi lussuosi.
Ogni personaggio è presentato da un ritratto.
Elvira viene subito riconosciuta come la nonna
dolce e apprensiva, Rolf come un ragazzo dalle
reazioni lente, capace di immortalare ogni cosa
e il governo, come qualcosa di onnipresente,
duro e opprimente.
Il ruolo del narratore
Il romanzo è raccontato da un narratore
interno: Eva Luna.Il punto di vista adottato
rimane sempre quello di Eva dall'inizio alla
fine della vicenda.
Il significato
"Eva Luna" è la storia di una
ragazza che sa inventare racconti. La sua
esistenza è resa particolarmente travagliata da
parecchie avventure e disavventure che
caratterizzano la vicenda, trasformandola in un
riflesso di quell'epoca, che ci permette davvero
di capire in quale situazione erano costretti a
vivere questi popoli.
Commento
Una grande storia d'amore che è anche quadro
d'ambiente e romanzo d'avventura.
Devo ammettere che, leggendo alcuni racconti di
Isabel Allende, nonostante le valutazioni
positive delle critiche, mi ero convinta che non
fosse una grande scrittrice. Questo romanzo mi
ha fatto cambiare idea.
Trovo che "Eva Luna" sia scritto con
uno stile fresco e scorrevole, con un'abilità
straordinaria nel descrivere così ordinatamente
e chiaramente tanti avvenimenti.
L'autrice descrive ogni azione come se già
preordinata: come se ognuno di noi sapesse già
quali saranno i momenti più importanti della
sua vita e quali le decisioni cruciali, come se
avessimo un destino a cui non possiamo
sottrarci.
Ho apprezzato inoltre il finale che è stato un'
autentica sorpresa. Il romanzo, da un libro
serio ed estremamente dolce, si è trasformato
in un giallo stile americano, come quelli basati
sulla giustizia, che come scenario hanno i
lunghi processi o gli scandali giornalistici.
Eva Luna diventa un'eroina e la vicenda, una
favola con uno sfondo di verità. Soddisfa
pienamente il nostro bisogno di un lieto fine. |