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ISABEL ALLENDE: Eva Luna

 

 
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LA STORIA

"Quando i frati trovarono Consuelo nella foresta, capirono subito che non era una bambina come le altre, perché aveva gli occhi azzurri e la carnagione bianca come il latte. Si dispiacquero appena si resero conto che era femmina, in quanto, per quel motivo, non avrebbe potuto avere un grande avvenire."

Eva Luna è una bambina, figlia di diseredati, che viene abbandonata fin da piccola e destinata come tanti suoi simili al mestiere di serva. Osservatrice, avventurosa con una spiccata personalità, la piccola cresce in un mondo oppresso dalla dittatura, divorato dall'ingiustizia, ma lo affronta e lo trasforma con la fantasia. Ne nasce un'indimenticabile figura di donna nella tradizione del romanzo picaresco spagnolo, una donna cui l'immaginazione, lo spirito d'iniziativa, insieme a piccoli casi fortunati e inaspettati gesti di solidarietà, consentono di sopravvivere fino a che la realtà si costruisce a misura del desiderio.
Allora non è più necessario inventare un amore eccezionale, basta solo vestirlo a festa perchè duri nella memoria e perchè ogni storia possa avere un finale felice da raccontare tra le canzoni dell'adolescenza, tra risate e sorsi di vino

Il tempo e lo spazio del romanzo

La vicenda si svolge in uno stato non identificato dell'America Latina. In base alle ricostruzioni presenti nel libro ho capito che, in realtà, il romanzo non fa che rispecchiare una situazione generale del secondo dopoguerra dell'America Latina. Con questo si spiegherebbero i termini generici usati dall'autrice come: la capitale, il generale, ecc..
Del resto si parla di problemi che, in vari momenti, hanno caratterizzato tutti i paesi di questa zona.
Come ho già spiegato, la vicenda si svolge dagli anni Quaranta agli anni Settanta. Ce lo dimostrano il padre di Rolf arruolato in guerra e lo stesso Rolf quando andrà a filmare i primi accordi di pace riguardanti il Vietnam. Lo spazio è puramente realistico e non ha relazione con i personaggi.

I personaggi del romanzo

Eva Luna è la protagonista, in quanto è proprio lei, con la sua vita colma di storie incredibili, a creare il romanzo.
Ha diversi aiutanti, dalla mamma che, dopo la sua morte, si trasforma nel suo angelo custode, al professor Jones, a Huberto, che la salva tante volte dalla strada, alla nonna Elvira, alla madrina, che infondo si è sempre occupata di lei, a Mimì, che le ha fatto comprendere quanto fosse importante per lei scrivere e a Rolf che le ha voluto bene e le ha dato lo spunto per il teleromanzo.
Gli antagonisti sono, invece, i padroni, come la zitella isterica e il ministro, il comandante Rodriguez e il regime conservatore e oppressivo del governo.
Eva non è altro che una ragazza sognatrice, capace di inventare e raccontare delle splendide storie. Nonostante questo non dimentica mai i suoi doveri, farà la serva, lavorerà diligentemente in una fabbrica di uniformi e costruirà armi di cartapesta.
Compie tutto ciò che, secondo lei, è da compiere, come se già sapesse che, prima o poi, avrà una ricompensa, che scriverà le sue storie, si sposerà e sarà felice.
Non si notano grandi evoluzioni dei personaggi.
Prendiamo, per esempio, Melecio-Mimì: il suo aspetto fisico è cambiato, così come la sua condizione, ma non il suo carattere, da sempre aveva desiderato essere donna e ora lo era, o quasi.
Anche Rolf, da quando si è reso conto che fotografare immagini era la sua passione, non ha fatto altro. Huberto, poi, è nato per essere il comandante Rogelio, astuto, coraggioso e forte.
La madrina subisce un'evoluzione, ma non se ne rende conto, perché perde la ragione prima di poter capire cos'è diventata.
Nemmeno il regime cambia mai. Apparentemente, da una dittatura si trasforma in una democrazia, ma, in realtà, è sempre l'esercito a detenere il potere, perfino i ministri sono gli stessi e cosa ancora peggiore rimangono sempre i servi poverissimi e i padroni immersi in grandi e splendidi palazzi, fra feste e pranzi lussuosi.
Ogni personaggio è presentato da un ritratto.
Elvira viene subito riconosciuta come la nonna dolce e apprensiva, Rolf come un ragazzo dalle reazioni lente, capace di immortalare ogni cosa e il governo, come qualcosa di onnipresente, duro e opprimente.

Il ruolo del narratore

Il romanzo è raccontato da un narratore interno: Eva Luna.Il punto di vista adottato rimane sempre quello di Eva dall'inizio alla fine della vicenda.

Il significato

"Eva Luna" è la storia di una ragazza che sa inventare racconti. La sua esistenza è resa particolarmente travagliata da parecchie avventure e disavventure che caratterizzano la vicenda, trasformandola in un riflesso di quell'epoca, che ci permette davvero di capire in quale situazione erano costretti a vivere questi popoli.

Commento

Una grande storia d'amore che è anche quadro d'ambiente e romanzo d'avventura.
Devo ammettere che, leggendo alcuni racconti di Isabel Allende, nonostante le valutazioni positive delle critiche, mi ero convinta che non fosse una grande scrittrice. Questo romanzo mi ha fatto cambiare idea.
Trovo che "Eva Luna" sia scritto con uno stile fresco e scorrevole, con un'abilità straordinaria nel descrivere così ordinatamente e chiaramente tanti avvenimenti.
L'autrice descrive ogni azione come se già preordinata: come se ognuno di noi sapesse già quali saranno i momenti più importanti della sua vita e quali le decisioni cruciali, come se avessimo un destino a cui non possiamo sottrarci.
Ho apprezzato inoltre il finale che è stato un' autentica sorpresa. Il romanzo, da un libro serio ed estremamente dolce, si è trasformato in un giallo stile americano, come quelli basati sulla giustizia, che come scenario hanno i lunghi processi o gli scandali giornalistici. Eva Luna diventa un'eroina e la vicenda, una favola con uno sfondo di verità. Soddisfa pienamente il nostro bisogno di un lieto fine.