...Sin
da quando ero molto piccola, da quando ho
memoria, ho percepito che il mondo è magico,
che esistono due realtà: una palpabile,
visibile, quotidana, solare, e un'altra che è
la realtà della notte, dei segreti, delle
ombre, delle passioni incontrollabili, una
realtà lunare...
Vengo da una terra di montagne, cataclismi,
sangue indigeno e tragedia spagnola, l'onore e
il rancore sono per sempre, l'ospitalità è
sacra, i vincoli indistruttibili, e, infine, la
vita sembra raccontata da Garcia Lorca. ...
Il fenomeno narrativo
dell'ultimo decennio è sicuramente la
scrittrice I. Allende (n.1942), figlia di Tomás
Allende, cugino di Salvador Allende , lo
scomparso Presidente, narratrice di saghe
familiari tra realismo e magia.
Biografia
Isabel Allende è nata a Lima
nel 1942, ma le sue radici sono in Cile, dove ha
vissuto fino al 1973, lavorando come giornalista
a Santiago per la televisione. I suoi programmi
godono di grande popolarità. Nel 1962
Isabel sposa Miguel Frías, da cui avra Paula e
Nicolás. Dopo il golpe di Pinochet, al pari di
molti compatrioti costretta all'esilio con
l'avvento del Colonnello, non ha fatto più
ritorno in patria e vive negli Stati Uniti.
Quando riceve la notizia della morte a 99 anni
di suo nonno, nel 1981,inizia a scrivergli una
lettera che diventerà poi il manoscritto di La
casa degli spiriti, che pubblica nel 1982. La casa degli
spiriti (1982) si è rivelato subito un
grande successo anche se il tentativo di
ricostruire mezzo secolo di storia cilena con
toni da "realismo magico" ha diviso la
critica inizialmente. Nuova è la prospettiva
femminile, se non femminista, adottata dalla
Allende che, sulla scia di G. García Márquez
ha creato numerosi, indimenticabili personaggi.
Fra le sue opere: Eva Luna
(1987); Eva Luna racconta(1990). Nel 1990 - In
Cile La democrazia è ristabilita. Dopo quindici
anni di assenza ritorna e riceve il premio
Gabriela Mistral. Nel 1991 Sua
figlia Paula soffre un attacco di Porphyria e
rimane in coma. L'autobiografico Paula (1994) è dedicato
alla prematura morte della figlia. Seguono
D'amore e ombra (1984), che ha suscitato qualche
riserva al suo apparire, Il piano infinito
(1992), sorta di romanzo "on the road"
in cui per la prima volta la
|
Allende ambienta una sua storia
fuori del continente andino. Nel 1993, il
film La casa degli spiriti è presentato a
Monaco di Baviera prodotto da Bernd Eichinger,
diretto da Billie August e la partecipazione di
Winona Ryder, Vanessa Redgrave, Meryl Streep,
Glen Close, Jeremy Irons e Antonio Banderas.
Cinque anni dopo pubblica Afrodita,
e nel 1999 il romanzo La
figlia della fortuna.
Isabel Allende e i suoi personaggi
femminili
di Vanessa Bozzi
Così sono fatte le donne
di Isabel Allende. Personaggi forti che, dalla
loro apparente fragilità, traggono l'energia
per non soccombere, e spesso vincere, in un
mondo ancora segnato dalla violenza maschile.
Un esercito di eroine è
quello che popola le pagine dei libri di Isabel
Allende, 58enne scrittrice sudamericana, autrice
di 5 romanzi (La casa degli spiriti, Eva Luna,
D'amore e d'ombra, Paula, Il piano infinito, La
figlia della fortuna) e 2 raccolte di racconti
(Eva Luna racconta, Afrodita) oggi tradotta in
tutto in tutto il mondo.
Donna fiera e passionale, la
Allende trasferisce nei suoi personaggi le
caratteristiche tipiche delle donne latine:
dignità, orgoglio, amore per la propria terra.
Le sue protagoniste non sono belle, spesso sono
opulente, ma hanno un fascino ribelle e
selvaggio.
La Allende prende spunto
dalle esperienze sue e della sua famiglia. La
madre Panchita Llona, ha vissuto un amore da
romanzo, scandalizzando il Chile fuggendo con un
uomo sposato. La stessa Isabel, esule negli
Stati Uniti dopo il Golpe in Cile ha dovuto
spesso ricominciare da zero: dopo la fuga in
America, e dopo la morte della figlia Paula.
Nascono così nei suoi libri personaggi forti,
impulsivi, donne avventuriere e coraggiose.
Le varie Blanca Alba, Elisa,
Miss Rose si muovono determinate in ambiti
tipicamente maschili (la rivoluzione, la guerra)
e non temono di rischiare la vita per la 'loro'
causa, sia essa la patria o il proprio uomo.
Spesso si fanno forti di
un'energia silenziosa, ma non meno travolgente:
Clara, Zulema, Clarisa, personaggi chiave dei
suoi romanzi sono armate 'solo' di pazienza e di
un'apparente fragilità. Come arabe fenici tutte
le eroine di Isabel Allende risorgono dalla loro
ceneri, trovando la forza nell'amore, ma anche
nella sete di vendetta (Dulce Rosa in Eva luna
Racconta) o in una grande creatività (Eva Luna
vive di parole, Tamar - Il piano infinito -
disegna gioielli). La morte della figlia Paula
arricchisce le storie della Allende di una nuova
costante: l'amore materno. Già nella Casa degli
Spiriti Clara prima e Blanca poi si isolano
durante la gravidanza, dialogando con il proprio
ventre.
Ma l'amore materno si fa più
viscerale nelle opere successive: Tamar e
successivamente Miss Rose ne 'La figlia della
fortuna', sono legatissime (quasi morbosamente)
a figli non loro, ma adottati e voluti con tutte
le forze. E come reagiscono gli uomini di fronte
a questi uragani sensuali e devastanti?
Ne sono letteralmente
travolti, a partire del rude Esteban (La casa
degli Spiriti) che piange disperato la morte di
Clara a Ernesto, marito di Paula, al cinese Tao,
angelo custode di Elisa (La figlia della
fortuna). Il messaggio della Allende è chiaro:
la forza è donna, e quasi provocatoriamente lo
dimostra con uno dei suoi personaggi più
coraggiosi, l'omossessuale di Amore e d'ombra.
Link al suo sito ufficiale www.isabelallende.com
http://collaboratory.nunet.net/goals2000/Eddy/Allende/Resources.html
pagina di links ai siti che parlano della
scrittrice
http://www.ilbolerodiravel.org/letteraturaspagnola/tesiallende.htm
una tesi di 109 pagine
http://www.metroactive.com/papers/metro/12.14.95/allende-9550.html
recensione di "Paula" di Victor
Perera (inglese) |